Si svolgerà dal 29 giugno al 15 luglio il Festival dei Due Mondi di Spoleto 2018. Alla sua 61a edizione, la rassegna – presentata in conferenza stampa al MAXXI di Roma – conferma il suo carattere originale e il suo prestigio internazionale. Storico luogo d’incontro tra culture diverse, offre una vetrina d’eccellenza ai grandi artisti e a quelli emergenti ed è promotore di nuove creazioni.
Il Festival si inaugura con la nuova produzione del Minotauro, opera lirica in 10 quadri, commissionata alla compositrice Silvia Colasanti. Alla direzione dell’Orchestra Giovanile Italiana, il Maestro Jonathan Webb. È una produzione del Festival anche l’oratorio drammatico Jeanne d’Arc au Bûcher di Arthur Honegger e Paul Claudel, che chiude la manifestazione in Piazza Duomo e che avrà come protagonista il premio oscar Marion Cotillard. L’opera, con la regia di Benoît Jacquot, è diretta da Jérémie Rhorer alla testa dell’Orchestra Giovanile Italiana, con il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Coro delle Voci Bianche.
I Concerti di mezzogiorno saranno eseguiti dai giovani talenti provenienti dai maggiori conservatori italiani e vincitori del Premio Nazionale delle Arti. I Concerti della Sera saranno a cura del Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia.
Una coproduzione internazionale, alla quale ha contribuito il Festival di Spoleto, porta in scena la nuova versione di The Beggar’s Opera di John Gay e Johann Christoph Pepusch, con l’ideazione musicale di William Christie e la regia di Robert Carsen.
La danza è rappresentata dai coreografi Lucinda Childs, Jean-Claude Gallotta e John Neumeier.
Alla sezione Teatro, partecipano, fra gli altri, Adriana Asti, Corrado Augias, Alessandro Baricco, Franco Branciaroli, Lucia Calamaro, Romeo Castellucci, Victoria Chaplin Thierrée e Aurélia Thierrée, Rezo Gabriadze, Emilio Gentile, Marco Tullio Giordana, Manuela Kustermann, Silvio Orlando, Ugo Pagliai, Massimo Popolizio, Letizia Renzini e Daniele Salvo. Prosegue inoltre la ormai decennale collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” e con le principali scuole di teatro europee con il progetto “European Young Theatre”, una grande palestra della creatività, per i futuri protagonisti del teatro in Italia e nel mondo. Continuano le collaborazioni del Festival con istituzioni artistiche italiane e straniere: la Fondazione Teatro Coccia di Novara, il Festival di Ravenna, il Teatro Metastasio di Prato, il Napoli Teatro Festival, l’Emilia Romagna Teatro, il Théâtre des Bouffes du Nord, il Festival Internacional de Musica de Cartagena, il Vakhtangov State Academic Theatre of Russia. Inoltre, a seguito del protocollo d’intesa firmato nel 2017 con il Bureau for External Cultural Relations Ministry of Culture, People’s Republic of China, sono in via di definizione progetti di coproduzione per il 2019.
Lo spazio “pop” che il Festival offre al suo pubblico è affidato quest’anno a Francesco De Gregori.
La Fondazione Carla Fendi, presieduta da Maria Teresa Venturini Fendi, si apre alla scienza e presenta una mostra di carattere storico-scientifico dal titolo “Il Mistero dell’Origine. Miti, Trasfigurazioni e Scienza”. Il Premio Carla Fendi andrà a Peter Higgs e François Englert, vincitori del Nobel per la fisica 2013 e a Fabiola Gianotti, fisica delle particelle, Direttore del Centro Europeo di Ricerca Nucleare di Ginevra.
Il manifesto della 61a edizione è di Fabrizio Ferri, fotografo fra i più conosciuti e apprezzati al mondo.
Da dieci anni sotto la guida di Giorgio Ferrara, il Festival di Spoleto è cresciuto progressivamente, contando 90.000 presenze nel 2017. Così come si è consolidata l’attenzione da parte delle istituzioni, degli artisti, degli operatori culturali, delle aziende, dei media, che hanno contribuito all’affermazione della manifestazione quale evento di risonanza mondiale e appuntamento da non perdere.
“Il Festival dei Due Mondi di Spoleto ha varcato la soglia dei 60 anni e oggi vive una fase di nuovo splendore, confermata da risultati qualitativi e numeri di grande soddisfazione”, ha detto Ferrara. “Una sfida vinta, che ci fa guardare al triennio che sta per avere inizio con sempre maggior fiducia e ci spinge a proseguire il nostro percorso nelle Arti con la consapevolezza di chi crede nel coraggio e nell’efficacia della cultura”.
Il Festival di Spoleto gode del sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Umbria, Comune di Spoleto e numerosi sponsor privati. La Rai rinnova l’accordo di media partnership, riservando al Festival una specifica programmazione su Rai Cultura, RaiNews24, RaiRadio 3 e Ray Play, oltre che sul portale www.rainews.it, con collegamenti quotidiani in diretta, interviste e servizi, e con la realizzazione di uno spot che verrà trasmesso sui principali canali TV. Il quotidiano la Repubblica sarà quest’anno, nuovamente, media partner, per supportare e dare spazio al filone culturale espresso dal Festival. Torna a sostegno del Festival anche Il Messaggero, che garantirà una copertura su web e social network. E continua infine la collaborazione con il Corriere della Sera che ospita sulle sue pagine la comunicazione della manifestazione.