Il prof. Ernesto Livorni (Ph courtesy E.Livorni)

Scrivi Madison e scopri il gemellaggio con Mantova. Scrivi Università del Wisconsin e scopri Ernesto Livorni, vero e proprio talent scout della letteratura italoamericana in questo angolo degli Stati Uniti.
Nato a Pescara, capoluogo dell’Abruzzo, Livorni è emigrato negli Stati Uniti e si è trasferito a Madison proveniente da Yale. Nell’ateneo del New England, le sue ricerche hanno permesso di (ri)scoprire i libri di John Fante e Pascal D’Angelo oltre a rafforzare quel legame tra Italia e Stati Uniti che in ambito letterario è sempre stato assai fertile. E se oggi la lingua e la cultura italiana gode di nuovo di molta considerazione nell’ambito accademico americano, parte del merito va al suo entusiasmo.

“La cultura italiana medievale e rinascimentale e, naturalmente, quella classica, hanno un posto di rilievo nel mondo accademico statunitense, anche se questo non vuol dire che ce l’abbia necessariamente negli Usa. La cultura moderna e contemporanea è sostanzialmente ignorata se non per pochi fenomeni spesso determinati da cause mediatiche”.
Impegnato professionalmente con i corsi di cultura nell’Università di Madison, Livorni è padre di tre figli nati da mamma italoamericana e ha una visione privilegiata sul mondo dei giovani italoamericani. Soprattutto sulle dinamiche di appartenenza etnica.

“La vita quotidiana americana per me non esiste – spiega Livorni a L’Italo-Americano – se non nella misura in cui entra nella mia attività professionale. A casa parlo in italiano tutte le volte che posso e senz’altro sempre con i miei figli. Leggo giornali italiani e sostengo che la vita quotidiana americana, pur con il vantaggio di essere molto facile da gestire da un punto di vista logistico, favorisce rapporti asettici o quanto meno neutrali con il mondo. Forme di aggregazione amicale sono molto più comuni tra gli italiani più giovani, come dimostrano i dottorandi che vengono a Madison per ragioni di studio e trascorrono alcuni anni di passaggio in questa città”.
Docente nei programmi di Italianistica e di Comparatistica, Ernesto Livorni ha scelto la strada americana che già fu dei suoi avi, trovandovi tra l’altro anche l’amore della sua vita. Oggi la sua famiglia rappresenta un mix indicativo di quella commistione culturale che lega l’Italia al Nuovo Mondo.

I progetti portati avanti da Ernesto Livorni nell’Università di Madison sono soprattutto di studio e di ricerca. Gli studenti che frequentano i suoi corsi di dottorato di ricerca (Masters e Ph.D.) sono italiani e statunitensi mentre i corsi che corrisponderebbero al regolare percorso universitario italiano (“undergraduate”) hanno la popolazione strettamente statunitense. Gli studenti non sono (se non in rare eccezioni) di origine italiana e non sono ben informati sull’Italia e sulle abitudini italiane, nonché sulla storia e sulla cultura. Tuttavia,  l’Università del Wisconsin di Madison vanta una vasta gamma di programmi all’estero, tra cui diversi programmi in Italia, a Firenze, a Bologna e a Perugia, e numerosi progetti.

Livorni, apprezzato scrittore e già vincitore del Premio Internazionale Parco Maiella è autore di numerose pubblicazioni: “Avanguardia e tradizione: Ezra Pound e  Giuseppe Ungaretti” (1998), “T. S. Eliot, Montale e la modernità dantesca” (2020). Inoltre, sta lavorando a nuovi progetti come “La questione ermetica e la ricerca dell’assoluto” e “Il concetto di madre patria nella letteratura italiana dal Risorgimento ad oggi”. Infine, è di prossima pubblicazione la curatela del volume collettaneo di saggi “Petrarch and  Petrarchism(s)”, curato con Jelena Todorovic.

Inoltre, sta lavorando con Jason Laine (Pennsylvania State University) a un volume che raccoglie le traduzioni di alcuni componimenti poetici e di alcuni saggi di Pascoli che trattano le questioni dell’emigrazione italiana e del mantenimento della lingua italiana da parte delle comunità emigrate all’estero.

Fondatore e editore de  “L’Anello che non tiene: Journal of Modern Italian Literature, ha pubblicato diverse raccolte poetiche tra cui “Prospettiche illusioni (1977-1983) – Illusions of Perspective” del 1987, “Nel libro che ti diedi. Sonetti (1985-1986) – In the Book That I Gave You. Sonnets” del 1998 e “L’America dei Padri – The Fathers’ America” edito nel 2005.

La sua ultima collezione “Onora il Padre e la Madre” (Honor Thy Father and Mother,  2015) mette insieme le tre raccolte già pubblicate, la raccolta che dà il titolo al volume e alcune poesie di una raccolta ancora in corso di scrittura, ma di cui si dà l’anticipazione con una decina di poesie. Insomma, “Onora il Padre e la Madre” è il compendio che si fonda sui punti di giunzione e di frattura, di crescita e sviluppo di un discorso letterario pluridecennale e che lega la sua cifra poetica a una ricerca profonda sul linguaggio, accompagnata da un’autentica e profonda tensione poetica. Una tensione verso il ‘viaggio’ nella sua accezione esistenziale e verso la memoria che diviene mitologia personale.
L’abbandono di una terra natale, l’assunzione di nuovi orizzonti geografici e culturali, l’incontro con un nuovo idioma: da qui Livorni muove nel suo itinerario fra preghiere alla materia e ombreggiature di sapore metafisico. Sperimentazione e recupero di forme tradizionali del poetare, come l’endecasillabo o il sonetto, convivono in una scrittura di confine come testimonianza di un’irripetibile avventura umana.


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