Uomo afflitto da un disturbo di personalità si trova a dialogare con il suo alter-ego allo specchio per cercare di ricostruire l’omicidio della sua ex ragazza misteriosamente assassinata. In questo duello tra le sue due personalità emergono ricordi, in forma di flashback, sepolti nel suo inconscio che lentamente vanno a svelare la vicenda in un crescendo emotivo e di tensione. Passato, presente e futuro si incrociano mescolando ricordi, dubbi e indizi che porteranno a una nuova sconvolgente verità.
Questa la trama del cortometraggio “Echoes” del torinese Andrea La Mendola, che è qualcosa di più di un’opera artistica.
È un progetto che esplora e sfrutta le nuove tecnologie audiovisive per raccontare una storia. La sperimentazione si va ad intrecciare alla trama, determinandone lo sviluppo.
Il progetto, denominato “Echi”, non è solo realizzazione, ma ricerca approfondita ed insegnamento. Infatti, oltre al cortometraggio, Echi, ha contribuito alla realizzazione di una serie di documentari e materiali didattici utili per la formazioni di studenti universitari del Politecnico di Torino. Cinque ore di interviste a tutti gli elementi principali dei diversi reparti, 45 ore di immagini di documentazione.
Per quanto riguarda il cortometraggio, ci troviamo di fronte ad una grande sinergia tra tecnica e narrazione che ha dato i suoi frutti, ottenendo nomination in molti festival italiani e d’oltreoceano, e raggiungendo grandi vittorie: Echoes ha vinto il Best Italian Short Movie al Miff (Milan International Film Festival), poi l’Awards come Best Inter-national Short Movie al Santa Monica Film Festival e tre Awards come Best International Short Movie, Best Director e Best Actor al Los Angeles Movie Awards.
“Fa piacere notare – ha detto La Mendola – come alcune immagini di Echoes rimangano a lungo nella mente dello spettatore. Dal mio punto di vista vuol dire che siamo riusciti a lavorare su un piano emozionale profondo e suscitare delle emozioni vere nello spettatore. In fin dei conti questa è la sfida principale di ogni regista ed è ciò che mi rende molto fiero di questo lavoro”.
Prodotto dalle società torinesi Indyca e Liquid Gate Studio, è stato realizzato con il supporto del Politecnico di Torino, della Fondazione Crt e della Film Commission Torino Piemonte.
Andrea La Mendola è laureato in ingegneria del cinema, con un master conseguito al Politecnico di Torino. A Los Angeles ha ottenuto il diploma di regia cinematografica alla UCLA. In Italia ha co-fondato Indyca, casa di produzione cinematografica con cui produce e dirige documentari, cortometraggi e commercials, collaborando tra gli altri con Gabriele Vacis, Franco Nero, Alessandro Gassman.
Negli Stati Uniti lavora come regista e produttore. Tra i lavori più interessanti “Lost In Gray” mediometraggio con Robert Miano, Haley Webb, Jack Plotnick, Jesse Luken.