A meno di clamorosi rovesci, la corsa verso la salvezza, in questo campionato di Serie A, sembra ormai riguardare solo quattro squadre: Genoa (27 punti), Siena (26), Palermo (24), Pescara (21). Coinvolgere la quint’ultima (Atalanta, 34 punti), attualmente, sembra davvero fuori luogo.
 
La situazione di queste tre squadre appare piuttosto differente. Per cui, cercare di capire chi può essere favorito per rimanere in Serie A non è facile.
 
Il Genoa si trova invischiato nella lotta per non retrocedere dopo l’ennesima stagione confusa e contraddittoria. Ancora una volta, infatti, Preziosi e il suo staff hanno compiuto una rivoluzione di mercato in estate, facendola seguire da altri stravolgimenti a gennaio. In tutto questo, pochissime sono state anche le certezze in panchina. Oggi al timone c’è Ballardini che, se non altro, ha dato al Grifone una precisa identità. Senza, però, conferire vera continuità al rendimento della squadra.
 
A Genova sembra sempre regnare una confusione di fondo: i progetti cambiano di continuo e vengono smentiti in tempi rapidissimi. Sabato scorso è stato anche fallito il matchpoint interno contro il Siena: il Genoa ha infatti sfiorato un sanguinoso ko, strappando nel finale un provvidenziale pari. A questo punto, il Grifone è arbitro del proprio destino, ma non c’è da stare tranquilli: nonostante un calendario abbastanza favorevole, il gruppo rossoblu non dà mai vere garanzie.
 
Il Siena è in forma. Nonostante qualche delicato passaggio a vuoto, in partite abbordabili, i toscani danno la sensazione di essere vivi e combattivi. Hanno un allenatore carismatico e, in Emeghara, hanno trovato un attaccante affidabile e in forma smagliante. Non mancano qualità e motivazioni. Serve, però, cattiveria nei momenti decisivi. Calendario buono: due punti in meno del Genoa non sembrano incolmabili.
 
Il Palermo paga le solite idee balzane del Presidente Zamparini che, con esoneri lampo in serie, ha impedito alla squadra di avere l’identità che scaturisce da un lavoro continuato e serio. I rosanero, però, tornati in mano a Sannino, stanno facendo vedere buone cose. Anche se faticano terribilmente a vincere. La partita del sabato di Pasqua contro la Roma era davvero l’ultima spiaggia. Giocando bene, Miccoli e compagni hanno ottenuto una vittoria fondamentale. E ora sono a tre punti dalla salvezza. Il calendario dei siciliani, però, è piuttosto complicato.
 
Fanalino di coda è  il Pescara. Gli abruzzesi sono stati a lungo ‘in vista’ della salvezza. Anche se aldilà dei loro effettivi meriti e a dispetto di numerose prestazioni sconcertanti. Nelle settimane più recenti i biancazzurri sembrano essersi lasciati definitivamente andare. Nelle ultime dieci partite, il Pescara ha raccolto un solo punto, segnando quattro reti e subendone addirittura ventisei. Sono numeri praticamente senza speranza.
 
Mancano 8 partite e, Pescara a parte, sembra proprio che i giochi siano ancora aperti ed equlibratissimi. Sarà importante, per ogni squadra, tenere alta la concentrazione, mantenere la calma e sfruttare ogni occasione utile per fare punti. Adesso ogni match è una finale.
 
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