Secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero degli Affari Esteri, gli studenti di lingua italiana negli Stati Uniti si attestano a circa 204.000. L’italiano è dunque la quarta lingua più studiata dopo lo spagnolo, il francese e il tedesco.
La diffusa presenza della nostra lingua negli USA è strettamente legata ad un insieme di fattori che affondano le proprie radici nella presenza di una prospera comunità di italo-discendenti (oltre 5.5 milioni sono gli italiani emigrati tra il 1870 e il 2004 nel Paese) e nel particolare successo che l’italiano conosce in ambito commerciale, ma anche dal potere evocativo della nostra lingua nel trasmettere l’immaginario di uno stile di vita caratterizzato da bellezza e qualità.

L’insegnamento della lingua italiana è particolarmente diffuso a livello scolastico e universitario, tanto che gli Stati Uniti rimangono il Paese con la maggiore presenza di cattedre e Dipartimenti di italiano al mondo, con corsi attivi in oltre 400 atenei e 70 Dipartimenti. Quanto alle scuole, negli anni recenti sono stati censiti circa 800 istituti di ogni ordine e grado in cui l’italiano, grazie soprattutto al programma AP (Advanced Placement) Italian Language and Culture, costituisce parte dell’offerta curricolare dando agli studenti delle scuole superiori la possibilità di maturare crediti formativi per l’accesso all’Università grazie ad appositi corsi di lingua italiana reintrodotti a partire dal 2010. Il 2016 ha fatto registrare un marcato incremento negli esami AP di italiano sostenuti: 2.774 esami a fronte dei 2.573 dell’anno precedente, un aumento dell’8% circa in un contesto che vede invece lingue come il francese e il tedesco in diminuzione per numero di prove sostenute (rispettivamente – 3,30% e -3,10% rispetto al 2015).

La concentrazione di corsi nelle scuole statunitensi di segmento K-12, ovvero dalle elementari alla high school, riflette in particolare la demografia degli “heritage speaker”, della popolazione AIRE e della presenza della nuova immigrazione ad alto capitale intellettuale. La maggiore concentrazione si trova sulla costa Est, soprattutto nella fascia che attraversa Boston, New York, Filadelfia e Washington. Numeri elevati si riscontrano, tuttavia, anche in Florida e Illinois, mentre limitata rimane la diffusione dell’italiano nella costa Ovest. A titolo di esempio, nella circoscrizione consolare di San Francisco l’italiano è solamente la sedicesima lingua parlata, dopo il mandarino e prima del portoghese.

Che fare? Proprio a San Francisco è nato l’Istituto Italiano Scuola (IIS), scuola di lingua ufficiale dell’Istituto Italiano di Cultura e associazione no profit che promuove la lingua e la cultura italiana in tutta la Bay Area attraverso eventi speciali, workshop e corsi di lingua italiana. La scuola offre corsi classici, a tutti i livelli, ma anche curiosi, come quello che si terrà nel mese di dicembre e che userà uno strumento diverso e accattivante per insegnare la dolce lingua: il cinema. Dopo la sua memorabile esibizione in Roma Città Aperta, l’attrice Anna Magnani conquista celebrità internazionale. La sua intensità interpretativa, ammirata in tutto il mondo, è stata in grado di rappresentare la sofferenza del dopoguerra e il suo sogno di felicità futura. Attraverso la proiezione di scene selezionate dei suoi film più importanti, il corso consentirà di analizzare l’eccezionale status di star della Magnani e come si è identificata con Roma e la nazione italiana. Il corso “Anna Magnani. Un’icona italiana” si terrà nel pomeriggio di sabato 1° dicembre e sarà a cura di Barbara Gautero.

Il cinema affiancato alla tradizione gastronomica regionale è invece il binomio su cui punta l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles con il corso “A modern taste of italian cinema”: un ciclo di sei incontri, ciascuno dedicato ad un regista e a una regione italiana, che ha preso il via il 15 ottobre con Paolo Sorrentino e il Lazio. Un viaggio fra le regioni italiane e i loro sapori tipici, attraverso le opere di alcuni dei registi più rappresentativi del cinema italiano contemporaneo.

Gli incontri, che proseguiranno sino al 3 dicembre, sono condotti da Valentino N. Misino, che illustrerà il panorama del cinema italiano contemporaneo ed il profilo dei registi attraverso brani tratti dai loro film e con riferimenti alla più recente storia sociale, artistica e cinematografica della penisola. Ogni appuntamento si conclude con una degustazione di prodotti tipici della Regione presa in considerazione: dopo Sorrentino, oggi, 22 ottobre, sarà la volta di Luca Guadagnino e la Lombardia, il 29 Ferzan Ozpetek e la Puglia, il 5 novembre Giuseppe Tornatore e la Sicilia, il 12 Matteo Garrone, Napoli e la Campania, e infine il 3 dicembre Paolo Virzì e la Toscana.

Obiettivo del governo italiano e della nostra rete diplomatico-consolare e degli IIC resta la creazione di nuove classi bilingue nelle scuole pubbliche a partire dalle materne; e, sebbene ad oggi il numero di vere e proprie sezioni bilingui negli Stati Uniti sia ancora limitato, qualcosa pur si muove.

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