Forse oggi @ è il simbolo più famoso e diffuso al mondo. Nelle 116 pagine di un libro tascabile, l’autore Massimo Arcangeli spiega l’origine e i vari nomi del simbolo @. L’autore afferma che nel 2010 due miliardi di persone in tutto il mondo hanno utilizzato il simbolo.
Il titolo del libro (edito da Castelvecchi) è “Biografia di una chiocciola – Storia confidenziale di @” ed è in vendita a €16,50.
L’autore, docente di linguistica italiana presso l’Università di Cagliari, fa risalire l’origine del simbolo @ all’epoca medievale. Notiamo che un “linguista” è uno scienziato piú che uno scrittore, che invece tende ad utilizzare una prosa più accessibile.
L’inizio del libro non è molto accattivante. Si deve arrivare a pagina 16 per leggere alcuni fatti interessanti, come quello che nel 2010 il Museo di Arte Moderna di New York City ha incluso la @ nelle sue collezioni.
Poi bisogna saltare a pagina 19 per scoprire che il simbolo della e-mail @ è nato nel 1971 grazie all’ingegnere americano Ray Tomlinson, che lo ha preso da un simbolo raramente utilizzato nel telex e situato sullo stesso tasto della lettera “P”.
Arcangeli ha scoperto che il simbolo sul telex era stato a sua volta preso da una macchina da scrivere americana costruita nel 1883. Tomlinson lavorava sul progetto Arpanet (che ha dato la base ad Internet), tuttavia, la @ per la posta elettronica è stata creata nel 1978 da Shiva Ayyadurai e perfezionata nel 1982 da Abhay Bhushan K. Negli indirizzi e-mail @ è come dire “presso” e le è stato dato il codice binario 1000000 o 64 in numeri decimali.
Purtroppo, il linguaggio usato da Arcangeli per descrivere questa evoluzione è molto tecnico e incomprensibile per i non esperti. L’autore avrebbe fatto un grande favore ai lettori se avesse spiegato il tutto in modo semplice.
Da pagina 27 a pagina 44 Arcangeli descrive la storia della macchina da scrivere, e solo a pagina 45 si ritorna ad @. In seguito l’autore cura l’aspetto interessante su come @ viene chiamata in varie parti del mondo, spesso con nomi presi dal regno animale, come chiocciola in Italia, lumaca in Francia, cagnolino in Armenia, Uzbekistan e Russia, papero in Grecia, topolino in Cina e Taiwan, verme in Ungheria, scimmia in Germania mentre in Polonia si chiama gattino.
Seppur l’autore dedichi quasi 20 pagine a questo aspetto, le numerose e minuziose descrizioni sono molto confuse, con un’esposizione poco chiara.
In Francia il nome ufficiale di @ è “arrobe”, termine arrivato dalla Spagna del 1500, dove era chiamato “arroba” ed era una unità di peso.
Secondo il professor Arcangeli, la @ si è evoluta tra il sesto e il settimo secolo dalla lettera “d” preceduta dalla “a”, che in latino si legge “ad” e, più tardi, in inglese è diventata “at” commerciale.
Precedentemente, in Spagna, la preposizione latina “ad” divenne un’unità di peso designata come @ e prima chiamata “arrúb” (dall’influenza araba “rub”, cioè un quarto), e più tardi “arroba”. L’unità scritta come @ appare in un documento del 1536: “una @ di vino, che è 1/30 di una botte, vale 70 o 80 ducati”.
L’ampia ricerca del prof. Arcangeli ha trovato @ in un manoscritto bulgaro scritto intorno all’anno 1115, in cui si indicava con @ la lettera iniziale di “amen”.
L’ultimo capitolo del libro è dedicato alla rappresentazione storica di @ dai manoscritti alle iscrizioni in artefatti antichi, purtroppo senza indicarne il periodo e con molte illustrazioni senza didascalie (i riferimenti alle immagini sono inseriti nel testo). Questo capitolo comprende anche una sequenza di complicate equazioni matematiche per dimostrare l’aspetto geometrico di @.
Il libro si conclude con un’estesa bibliografia che indica come per le ricerche l’autore sia andato a scavare persino tra la musica dell’antica Grecia.
Una curiosità finale è che, scritta questa recensione non la si è potuta salvare sul computer come @, in quanto il programma la registra come “document1. doc”.