All’Auditorium Florio della Scuola Guardia di Finanza dell’Aquila, un concerto straordinario. Il celebre pianista Carlo Grante si è esibito con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Musiche di Felix Mendhelson–Bartholdy e di Ferruccio Busoni. 
 
Opportuno dare qualche informazione su Carlo Grante: radici aquilane e ali forti, straordinarie, che volano alto nei cieli difficili ed affascinanti della musica. Un   artista del pianoforte che sfiora, accarezza e tocca la tastiera con prodigiosa padronanza tecnica, con cuore, sentimenti e intelligenza dei testi. Una miscela specialissima, rara, che emoziona e coinvolge il pubblico. 
 
Carlo Grante, ospite di grandi e prestigiose sale internazionali come il Lincoln Center di New York, Barbican e Wigmore Hall di Londra, Philarmonie di Berlino, Santa Cecilia di Roma, Musikverein e Konzerthaus di Vienna, ha iniziato gli studi presso il conservatorio “Casella” dell’Aquila, poi si è diplomato al Conservatorio Santa Cecilia con Sergio Perticaroli, quindi in Usa con Ivan Davis e con Rudolf Furkusuj alla Julliard School di New York. Successivamente si è trasferito a Londra dove ha studiato con Alice Kedzeradze Pogorelich. Lunghissima la sua discografia, al suo attivo ha una attività discografica di oltre 50 titoli, da Bach e Rachmaninoff; è autore del libro “Criteri primari di metodologia pianistica”.
 
E’ specializzato nell’esecuzione di partiture particolarmente impegnative dal punto di vista strumentale e interpretativo, virtuoso del pianoforte e fine ricercatore e musicologo, ha un repertorio vastissimo e originale. 
 
Per descrivere l’arte di Carlo Grante, sfoglio sul web la corposa antologia critica europea ed americana riguardante l’attività concertistica da solista, quella con orchestre e le registrazioni su disco. Questo materiale colloca Carlo Grante nel ristrettissimo olimpo dei grandi del pianismo mondiale, ricco di descrizioni tecniche meriterebbe approfondita attenzione.
 
Da queste pagine scelgo brevi citazioni che possano illuminare per i nostri lettori la figura dell’artista aquilano Carlo Grante.  In Inghilterra, 1994: Chi è Carlo Grante? Un superuomo pianistico, un artista da conoscere, stratosferico livello di esecuzione. 
 
Musical Opinion, Uk, I994: Semplicemente, Grante sembra avere tutte le risposte, musicali e pianistiche per questi pezzi ferocemente esigenti. Differenzia e caratterizza i molti fili del tessuto e i differenti ritmi simultanei.  
 
John Bell Young, per il cd di Busoni,1999: Il modo di suonare di Carlo Grante, garbato e scorrevole, molto attento, fa venire in mente Maurizio Pollini, per la sua gelida precisione, e Bolet per la coinvolgente combinazione di riservatezza e intensità.
 
 Leipziger Volkszeitung, 2005: Grante è un pianista meraviglioso, nel suo bis con la Fantasia in re minore di Mozart ha accarezzato i tasti in modo magnifico, e, come in un trance, li ha fatti cantare; come se rappresentassero il mondo. Un  miracolo.
 
Thüringer Allgemeine, 2005: Grante ha sopraffatto il pubblico con una esecuzione spettacolare della potente fantasia contrappuntistica di Busoni con bravura tecnica e creativa ha messo insieme il titanico ed il monumentale con la più grande finezza e trasparenza possibile. 
 
Direttore Fabio Luisi, 2014: Carlo Grante è uno degli artisti più straordinari che io abbia conosciuto e con cui ho lavorato. È una sfida per ogni artista, poiché la sua arte è permeata della più profonda conoscenza in tutti i campi dell’arte. Con le sue fantastiche abilità tecniche ed analitiche, la musica diventa viva, nuova, inattesa, ma sempre logica e naturale. 
Wilhelm Sinkovic, critico musicale del giornale viennese Die Presse. Il 14 gennaio 2010, scrive: “Carlo Grante, cavaliere senza macchia e senza paura”. Una descrizione dell’artista e dell’uomo, che ci rende orgogliosi.
 
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