Che ne dite di dare un’occhiata più da vicino alle rose delle 20 squadre di Serie A per cercare di scovare i talenti nascosti, ragazzi di belle speranze che rappresentano il futuro del nostro calcio?
ATALANTA: KESSIÉ. Mastodontico mediano ha impressionato tutti in avvio di Campionato. È un calciatore totale, che sa difendere e soprattutto attaccare. Dotato di tecnica e personalità, è già finito sul taccuino delle big di mezza Europa. E, ovviamente, della Juventus. 
 
BOLOGNA: VERDI. Prodotto del vivaio del Milan, il talentuoso centrocampista sembrava essersi perso: deludente tra Empoli, Eibar (in Spagna) e Carpi, a Bologna si è completamente rilanciato. È nel cuore del progetto ed è il motore ‘qualitativo’ della squadra. 
 
CAGLIARI: BARELLA. Il giovane trequartista sta già insidiando la titolarità di Joao Pedro. Piace per la generosità e la versatilità, ma non va sottovalutato per tecnica e inventiva. 
 
CHIEVO: CASTRO. In una squadra anziana e coriacea, è il rilancio del centrocampista argentino la sfida più intrigante. Fino a due anni fa Castro univa corsa e tecnica, mentre nella scorsa stagione si era potentemente involuto, risultando poco più di un distruttore di gioco. Quest’anno è tornato a praticare un calcio arioso e offensivo, risultando una delle componenti più positive del sorprendente Chievo Verona. 
 
CROTONE: FALCINELLI. Si è sempre parlato un gran bene di questo mobile centravanti. Al Sassuolo rischiava di finire ‘stritolato’ dalla grande concorrenza ma, in maglia rossoblù, potrebbe rilanciarsi, sentendosi protagonista e importante. Molte possibilità di salvezza del Crotone passano per i suoi piedi. 
 
EMPOLI: DIOUSSÉ. Puntiamo sul giovane senegalese che, dopo il grande avvio di Campionato nella scorsa stagione, è stato letteralmente travolto dall’esplosione di Paredes. Con l’argentino rientrato a Roma, è il suo momento: se saprà accantonare qualche leziosismo di troppo, potrà consacrarsi come perno della mediana. 
 
FIORENTINA: BERNARDESCHI. Il biondo esterno è chiamato ad affermarsi definitivamente. Dopo una stagione ‘di sostanza’, deve tornare a dare qualità. L’inizio non è stato dei migliori, ma il tempo gioca dalla sua. 
GENOA: SIMEONE. Il figlio del ‘Cholo’ è un attaccante di movimento e senso del gol comprovati. Se Pavoletti gli concederà qualche spazio, potrebbe giovarsi di un sistema di gioco e di un ambiente che per lui paiono davvero congeniali. La qualità offensiva c’è tutta. 
 
INTER: ANSALDI. Da anni l’Inter è alla ricerca di soluzioni affidabili sulle fasce difensive. Ansaldi potrebbe essere la risposta, perché abbina corsa, capacità di contrasto e qualità. Ha iniziato con qualche problema fisico di troppo, per cui è costretto a rincorrere. Ma la concorrenza non lo ha certo tagliato fuori. 
 
JUVENTUS: LEMINA. Difficilissimo trovare una ‘sorpresa’ nella rosa fitta di campioni agli ordini di Allegri. Vista la partenza di Pogba e i tanti infortuni in mediana, segnaliamo Lemina, che è il centrocampista più ‘di prospettiva’ della rosa bianconera. Il giovane del Gabon sa fare un po’ tutto, anche se non eccelle ancora in nessun fondamentale. Ha però la voglia giusta per crescere e imparare. 
 
LAZIO: MILINKOVIC-SAVIC. Grande, grosso e tecnico. Il serbo non ha più alibi: dopo un’annata di adattamento, è chiamato a imporsi nel centrocampo biancoceleste, concretizzando tutto quello che di buono si è detto su di lui negli scorsi anni. 
 
NAPOLI: DIAWARA. Il mediano originario della Guinea, lo scorso anno, aveva impressionato con la maglia del Bologna. Adesso si dovrà misurare con una grande piazza e senza essere titolare. Dovrà garantire una valida alternativa a Jorginho: ha tutto per farlo. 
 
PALERMO: RISPOLI. Nome alternativo rispetto ai più gettonati Nestorovski e Aalesami. È un esterno totale che è partito fortissimo, riuscendo a essere incisivo tanto in avanti, quanto in fase difensiva. 
 
PESCARA: ZAMPANO. Imbarazzo della scelta, nella rosa giovane e di qualità a disposizione di Massimo Oddo. Scegliamo Zampano, perché il fluidificante, oltre ad abbinare corsa e qualità, è partito fortissimo, risultando sempre decisivo per i bianco-azzurri. 
 
ROMA: PAREDES. Sorpresa ‘annunciata’. L’a­rgentino è stato trattenuto per esplicita volontà di Spalletti ed è davanti all’annata più importante della sua carriera. Non è partito benissimo (anche perché tutta la squadra arranca), ma ha le qualità per riuscire a invertire la tendenza. 
 
SAMPDORIA: TORREIRA. Anche i Blucerchiati hanno un organico pieno di giocatori interessanti. Scegliamo Torreira perché sa fare davvero tutto: piazzato in mezzo al campo, detta i tempi di gioco e recupera palloni in quantità. Già titolare inamovibile, nonostante la grande concorrenza. 
 
SASSUOLO: LIROLA. Altro predestinato. Complice l’infortunio di Gazzola, lo spagnolo di proprietà della Juventus, si è preso la fascia destra e ha già fatto dimenticare Vrsaljiko. E abbiamo detto tutto. 
 
TORINO: MARTINEZ. Il venezuelano parte dietro nelle gerarchie, ma sembra finalmente vedere la porta con continuità. Non scalzerà mai nessuno del tridente, ma sarà un dodicesimo uomo importantissimo. 
 
UDINESE: KUMS. Dopo anni di flessione, sono tornati i giocatori di prospettiva. Il nostro favorito è il Belga Kums che, arrivato all’ultimo, si è subito imposto in mezzo al campo. Fin qui non ha ancora impressionato, ma ha le caratteristiche giuste per portare in dote tanta qualità, ottima visione di gioco e soluzioni letali sulle palle da fermo. 
 
MILAN: SUSO. I Rossoneri sono una squadra piena di giovani con la grande occasione di imporsi da subito in un club glorioso. Suso è l’emblema di questo gruppo di giocatori. Sembra il più pronto, nonché il più talentuoso. Maturato dopo il prestito al Genoa, ha da subito convinto Montella, che, al momento, non fa mai a meno di lui. 
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