Fino al 30 aprile a Bologna, presso Palazzo D’Accursio, il progetto artistico “Colori e suoni delle origini”, una mostra che vede la collaborazione tra Andrea Benetti, artista noto a livello internazionale e autore del Manifesto dell’Arte Neorupestre presentato alla 53° Biennale di Venezia, e Frank Nemola, figura di primo piano nel panorama musicale italiano e polistrumentista di Vasco Rossi.
“Colori e suoni delle origini” è un progetto promosso da Friends of the Johns Hopkins University/Associazione di cultura e di studio italo-americana “Luciano Finelli” e dal “Dar Dipartimento delle Arti Visive Performative Mediali” dell’Università degli Studi di Bologna.
Silvia Grandi, curatrice della mostra e docente di Fenomenologia dell’arte contemporanea all’Università di Bologna, riscontra nel progetto forte complementarietà: “l’improvvisazione musicale-sonora di Nemola, abbinata alle icone e ai colori di Benetti, rende possibile, in chiave attuale e assolutamente contemporanea, il ritorno a quella sensorialità primigenia e originaria predicata oltre quarant’anni fa da McLuhan il quale, con le nozioni di ‘spazio visivo’ e ‘spazio acustico’ (The Medium is the Message, 1967), aveva teorizzato il ritorno dell’uomo ad una struttura sensoriale primordiale, piena di emozioni e di facoltà sinestetiche proprio grazie alla diffusione dei media elettronici”.
“Colori e suoni delle origini” nasce dalla ricerca creativa di Benetti e Nemola, che, attraverso l’unione di due mezzi espressivi riescono a creare un progetto di “arte acustica” creando un ponte tra le origini dell’uomo e la contemporaneità, tra le forme antiche ed essenziali di espressione e le odierne esemplificazioni dei sistemi digitali di comunicazione di massa utilizzando i due sensi per eccellenza dei due periodi: udito e vista.
La mostra si compone di trenta opere di pittura neorupestre di Benetti e della performance musicale e vocale composta da Nemola. Venti minuti di live performance in cui lasciarsi incantare da suoni e immagini.