(Ph Kyle Loftus da Pexels)

L’emergenza sanitaria internazionale dovuta al Coronavirus non c’entra anche se questa l’iniziativa bene si adatta ai tempi complicati del Covid-19.

Si è svolto interamente in modalità virtuale – attraverso un’apposita piattaforma e in sintonia con il linguaggio dei progetti coinvolti – il workshop della 4a edizione della Biennale College Cinema – Virtual Reality. È la prima volta al mondo che un workshop completo, organizzato nel corso di più giorni, ha visto svolgersi l’intera attività in modalità virtuale.

Il workshop virtuale ha collegato a distanza lo staff della Biennale College – Cinema con i tre team selezionati dalla Germania, dalla Gran Bretagna e dall’Italia. Uno dei tre progetti sarà poi presentato nella sezione Venice Virtual Reality della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2 – 12 settembre), diretta da Alberto Barbera.

Il workshop, che ha impegnato i tre team nello sviluppo dei loro progetti produttivi, si è svolto in un ambiente virtuale progettato dalla piattaforma VRROOM sull’applicazione VR Chat. Attraverso questo canale è stata replicata virtualmente l’intera situazione del workshop, con la realizzazione di avatar che rappresentavano i partecipanti in diverse aule e in uno spazio comune, con lo svolgimento di discussioni, proiezioni di film e video, oltre ad esperienze immersive di Virtual Reality a 360° proposte dai team e dallo staff della Biennale College Cinema.

I tre progetti selezionati per questa edizione della Biennale College Cinema VR sono: THE PUB (UK) Regista: Duane Hopkins | Produttore: Samm Haillay; TOUCHED Regista: Emilia Ondriasova (Slovacchia), Sarah Lisa Vogl (Germania) | Produttore: Sarah Lisa Vogl e VAJONT (Italia) Regista: Iolanda Di Bonaventura | Produttore: Saverio Trapasso.


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