Consideratelo un inno alla vita, un’iniezione di fiducia per l’ammaccato, attuale “made in Italy”. Chiudono fabbriche, imprese: capitani d’industria, strangolati dai debiti e dalle tasse, alzano bandiera bianca, trascinando sul lastrico migliaia di lavoratori. Ecco perché – di questi tempi – quando l’industria italiana mette in campo fantasia ed inventiva, raggiungendo un successo, è il caso di fermarsi un attimo e applaudire.
 
Gianluigi Aponte, campano di Sorrento, classe ’40, è il fondatore e proprietario della MSC, la Mediterranean Shipping Company, società di navi da crociera. Nel 2008 la rivista Forbes ha valutato il suo cospicuo patrimonio, etichettandolo come il 412° uomo più ricco del pianeta. Una sorta di napoletano eccellente del mondo: perché nel capoluogo Aponte ha vissuto per anni, finendo poi per trasferire la sede della sua società in Svizzera. Eccolo, il suo ultimo capolavoro, la nave da crociera “Divina”, costruita nei cantieri francesi di Saint Nazaire.
 
Varo ufficiale tra lustrini e paillettes avvenuto nel porto di Marsiglia: in mezzo alle bandiere francesi decine di tricolori perché la nave – anzi, meglio sarebbe dire la città-galleggiante, con la sua capienza di 4300 passeggeri e 1700 cabine – sprizza italianità in tutti gli angoli. Per la cerimonia inaugurale invitati e presenti Sofia Loren – peraltro anche omaggiata con una suite che porterà il suo nome – il cantautore Paolo Conte e l’attore Gerard Depardieu, che, per il Belpaese, ha sempre parole gentili.
 
Tra gli sponsors del progetto altri italiani che, nel mondo, svettano da decenni: lo stilista Valentino e il napoletano Barocco. Lo svizzero Swarowski ha illuminato con i suoi cristalli la scalinata principale della nave. Quanto è costata la “Divina”? Seicento milioni di euro che la compagnia (con un bilancio in attivo nel 2011) medita in fretta – grazie ai lucrosi contratti di sinergia già perfezionati – di ammortizzare. La vacanza in crociera, d’altronde, non è più riserva esclusiva di nababbi, come accadeva puntualmente una trentina di anni fa.
 
La nuova nave sarà specializzata nei viaggi nel bacino del Mediterraneo: opererà nei porti di Bari e Venezia, portando soprattutto nell’Adriatico una offerta che latitava. Con offerte distribuite per tutte le stagioni e il biglietto gratuito per ragazzi al di sotto dei diciotto anni, la compagnia ritiene di arricchire notevolmente il suo portafoglio-clienti. Senza contare gli sconti che premierebbero coloro che prenotano una eventuale crociera last-minute.
 
A pochi mesi dal disastro, davanti all’Isola del Giglio, della Costa Concordia (le cui operazioni di recupero inizieranno dalla fine del prossimo agosto) ecco che l’industria navale italiana torna a ruggire. Piscine, discoteche, ristoranti panoramici, palestre, saune. Persino un barbiere. Il tutto condito da tantissima italianità: dai tessuti scelti per arredare le cabine ai variegati menù serviti a bordo. La “Divina”, solcando i mari, esporterà un pizzico di Italia che funziona e che sogna il riscatto.
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