Luigi Casale
Abbiamo avuto modo di parlare di come le parole possono cambiare di significato, col tempo e con l’uso; spostandosi lentamente da un significato ad un altro; sia quelle più dense di significato in quanto indicano un’azione, un oggetto, una qualità, …
Chiunque può avvicinarsi al lavoro che stiamo portando avanti da qualche mese su queste pagine. Se ciò interessa, naturalmente. Soprattutto, lo si può fare autonomamente: a partire da un buon dizionario della lingua italiana. E ce ne sono diversi in …
Lungo il percorso non sempre agevole, anzi piuttosto accidentato, nella foresta lessicale della lingua italiana, intendo oggi avviare una riflessione su alcune voci: vocaboli che nella loro forma essenziale si incontrano identici in quasi tutte le lingue europee, in quanto …
I vocaboli: affetto/affetti, confetto/confetti, difetto/difetti, infetto/infetti, perfetto/perfetti, sono parole della vita quotidiana, facilmente comprensibili. Di significati completamente diversi tra di loro. Nella loro diversità di significato spaziano da un’area semantica all’altra, talvolta abbastanza lontane. Affetti, confetti e difetti sono …
Gli aggettivi possessivi trovano stretta corrispondenza con i pronomi personali. Per chi ha poca dimestichezza con la nomenclatura grammaticale, precisiamo che i pronomi personali sono quei pronomi che accompagnano il verbo quando questo non ha un soggetto determinato: essi sono …
Uno dei tanti itinerari spirituali, i percorsi attrezzati, ma meglio diremmo “illustrati”, che si trovano in Alto Adige, è il sentiero campestre di recente allestimento a Velturno. Il “Cammino della domenica” (Sonntagsweg), ha inizio nei pressi del Castello di …
Oggi esordisco con una poesia, il Sonetto di Paradiso da “Cuor morituro (1925-1930)” di Umberto Saba (1883 – 1957). Mi viene in sogno una bianca casetta, sull’erto colle, dentro un’aria affatto tranquilla; e il verde del colle è compatto e …
Nello svolgimento di questo mio lavoro di ricerca sulla semantica storica, un lettore dei lemmi che andavo pubblicando volle gratificarmi, lusingandomi, del titolo di “più istruito”. Dovetti ringraziarlo pubblicamente riconoscendogli, a mia volta, un apprezzamento sulle sue qualità di …
Fino agli anni sessanta, per dire “a lui”, “a lei”, usavamo le forme atone “gli” e “le” (per intenderci, quelle che attacchiamo all’imperativo, all’infinito, al gerundio nelle espressioni tipo: “ricordagli / ricordale”; “per ricordargli / per ricordarle”; “ricordandogli / ricordandole”). …
Poco tempo fa, rileggendo una pagina di giornale, ho trovato questo titolo: “La campagna elettorale cui stiamo assistendo…” (da: La panna montata e lo scandalo di Siena di E. Scalfari in la Repubblica). Com’è evidente in questo te-sto, i …