Meriterebbero di ricevere premi importanti. Meriterebbero di essere insigniti con il premio Nobel della Letteratura e della Pace. Meriterebbero di finire nei sussidiari. Ma nessuno si ricorderà di loro e nessuno darà loro medaglie. Del resto, loro stessi non le vorrebbero. A loro basta un po’ di biada e qualche succulenta carota, oltre all’affetto dei padroni. 
 
Loro sono asini e gli asini, si sa, non scrivono pagine di storia. Ma “questi asini” (e i loro cugini  “muli”) la storia invece la fanno conoscere, portandola sulla loro groppa sotto forma di libri. Sono gli asini delle librerie ambulanti. 
 
E sono indissolubilmente legati ai loro eroi umani: uomini che hanno scelto di dedicare la vita alla diffusione del libro tra i villaggi sperduti dell’Africa e dell’America. Permettendo così a migliaia di bambini di accedere al Sapere e alle Storie, alla lettura e alle immagini, al Mondo senza frontiere racchiuso tra le righe della scrittura. 
 
Si chiamano Luis Soriano, Christina Vieras, Yohannes Gebregeorgis, Obadiah Moyo, Thobani Gasela, Mezrasha Kibret, Sylvester Nkomo e da anni si dedicano alle biblioteche ambulanti che permettono di leggere ai bambini dell’Etiopia, dello Zimbabwe e della Colombia. 
 Oggi lo Zimbabwe è il paese africano con l’alfabetizzazione al 92%

 Oggi lo Zimbabwe è il paese africano con l’alfabetizzazione al 92%

Ma si chiamano anche Alfa, Beto, Helena, Harasban, Canela Chiquito, Cenizo e sono gli asinelli e i muli che da anni portano sulla loro groppa o trainano su carretti, centinaia di libri nei villaggi africani e sudamericani.
 
In Zimbabwe la cultura fa rima con la sigla Rlrdp. Il Programma per le biblioteche rurali e lo sviluppo che oramai da venti anni distribuisce libri e materiale scolastico ai bambini delle scuole rurali. Anni fa il governo ha smesso di fornire libri alle scuole sparse e il trasporto librario affidato ai somarelli ha permesso di ribaltare una situazione negativa.
 
Oggi lo Zimbabwe, grazie al programma ideato da Obadiah Moyo e affidato a librari ambulanti come Thobani Gasela, è il Paese africano con il più alto tasso di alfabetizzazione: il 92% dei bambini nel 2010 sapeva leggere e scrivere grazie agli umili animali di fatica che proprio in Africa vantano il loro progenitore: l’asino domestico è stato addomesticato 4000 anni fa partendo dal piccolo asino selvatico che oggi sopravvive in alcune zone della Dancalia e nella valle del Nugaal. 
 
I libri vengono caricati su carretti e portati nei villaggi rurali, dove ad attenderli ci sono circa duemila, tra bambini e adulti affamati di novità. Nel paese che fino al 1980 era conosciuto come Rhodesia, dove la prevalenza dell’Hiv tra la popolazione è tra le più elevate al mondo, gli asini non si limitano a portare solo libri scolastici ma anche informazione e testi dedicati alla prevenzione della malattia. 
  Le biblioteche ambulanti raggiungono i più sperduti villaggi rurali

  Le biblioteche ambulanti raggiungono i più sperduti villaggi rurali

 
E sui carretti, da qualche mese sono comparsi anche postazioni internet e phone center alimentati da pannelli solari sistemati sul dorso dei somari.
A migliaia di chilometri a Nord, in Etiopia, la lettura fa rima con Yohannes Gebregeorgis, ideatore della biblioteca mobile che distribuisce  “sapere” tra i villaggi dell’area di Awassa. 
 
Libri che raccontano favole classiche della letteratura internazionale per bambini ma anche storie ambientate in Etiopia. Ex rifugiato politico, Gebregeorgis ha vissuto per 11 anni a San Francisco svolgendo l’attività di bibliotecario. Tornato in patria nel 1998, Yohannes decise di provare a realizzare un sogno: aprire biblioteche per i bambini in un territorio devastato dalla guerra e dagli eventi naturali.
 
Aiutato dalla scrittrice Jane Kurtz e da altri volontari, fondò “Ethiopia reads” una organizzazione No Profit che tenta di ovviare alla pressoché assenza totale di biblioteche in un Paese che detiene uno dei tassi di alfabetizzazione più bassi del mondo. “Il 60% dei ragazzi aventi più di 15 anni – precisa il promotore – non sa leggere e nelle regioni più arretrate si contano classi con 180 alunni alla volta. Il 99% delle scuole non dispone di una biblioteca”.
 
Aiutato dai fondi della chiesa presbiteriana del Wisconsin, dall’associazione Room to Read di San Francisco e dall’organizzazione olandese “Biblionef”, Gebregeorgis ha dato vita alla “Donkey mobile library” affidando agli asinelli (animale che in Etiopia è ubiquitario) il trasporto della cultura e l’ingresso nel Mondo della lettura. 
  Oggi oltre ai libri si portano i pc

  Oggi oltre ai libri si portano i pc

L’ex profugo, conscio della difficoltà di trovare libri scritti nell’idioma “amharico”, ha tradotto le favole più conosciute in questa lingua per permettere ai bambini di avvicinarsi al mondo dei libri.
 
Oggi la Ebcef (libri di Etiopia per Bambini e Fondazione per l’Istruzione) ha aperto biblioteche anche ad Adis Abeba permettendo ai ragazzi poveri di accedere ai volumi ed è anche una casa editrice che pubblica nella lingua “amhara” tanti libri che poi vengono trasportati nei carretti trainati dagli asini e accolti con incredibile festosità dai bambini dei villaggi che attendono con ansia i “loro” libri.
 
Al grido di “Bibilomu-u-u-u-las”, decine e decine di bambini accorrono dalle capanne della valle di Momboy (area di Trujillo) in Venezuela, per afferrare con incontenibile gioia i libri trasportati dagli infaticabili Chiquito e Cenizo. 
 
In questo angolo di Sudamerica sono proprio i muli a percorrere, insieme ai bibliotecari itineranti, gli impervi sentieri di montagna per raggiungere i bambini di sperduti villaggi andini. 
 
Il progetto è nato nella piccola Università Valle di Momboy, tenacissima paladina della lettura in un territorio andino particolarmente impermeabile alla penetrazione culturale. Coordinati da Christina Vieras e da Roberto Ramirez, gli universitari non si sono limitati alla diffusione di testi cartacei ma portano sul dorso dei “cyber muli” e “cine muli” anche computer e videoproiettori.
 
E sono sempre bambini quelli che in Colombia accolgono con carote e carezze gli asini del “biblioburro” fondato da Luis Humberto Soriano Bohorquez. 
 
Nella regione di Nueva Granada, Luis è considerato un vero e proprio angelo dei libri. E nonostante l’amputazione di parte della gamba sinistra (a causa di un incidente sofferto proprio durante uno dei suoi numerosi viaggi sul dorso degli asini) continua a programmare la sua alfabetizzazione dei villaggi rurali arroccati sulle Ande colombiane. 
 
Nato a La Gloria, Soriano aveva scelto l’insegnamento come professione ma nel 2000 ha dato vita al proprio sogno.
 
Quello di portare i libri laddove era impossibile realizzare delle biblioteche. Una zona impervia quella scelta per la diffusione dei testi, devastata da terroristi e trafficanti e povera di tutto. Dove i libri non rappresentavano la prima necessità di sopravvivenza per gli abitanti e i bambini. Ma dove ai bambini veniva strappata anche la possibilità di dissetare la sete della conoscenza e l’ingresso nel mondo della fantasia. L’insegnante decise di tentare di cambiare il triste stato delle cose e partì con la sua asina Alfa (cui dopo alcuni anni si è aggiunto il compagno Beto) sistemando ai lati del basto due valigie cariche di libri. 
 
Due volte a settimana, partendo da La Gloria, Soriano percorreva per 8 ore la strada che lo conduceva nei villaggi per permettere ai bambini di custodire tra le proprie mani volumi considerati veri e propri tesori, e per insegnare loro le basi della cultura. In 12 anni, Soriano è riuscito a salvare dall’analfabetismo 4000 bambini (e spesso anche le loro famiglie) e grazie all’aiuto proveniente da associazioni e semplici cittadini, che da tutto il mondo hanno inviato libri e soldi, l’insegnante ha dato vita con le proprie mani a un edificio adibito a prima biblioteca stabile della regione. 
 
Oggi Biblioburro è una fondazione riconosciuta dal governo ed è diventato il soggetto di un documentario che ha fatto conoscere in tutto il mondo la tenacia dell’insegnante di La Gloria. 
 
Il suo posto, sul dorso degli asinelli, è stato preso da Óscar España, un ex alunno che ha sposato la causa dell’alfabetizzazione nei villaggi di Nueva Granata mentre Soriano già pensa a un nuovo progetto: l’alfabetizzazione informatica per i ragazzi della regione, con l’insegnamento dei primi rudimenti dell’uso dei pc e delle telecamere. Ma non abbandonerà mai l’idea della lettura dei libri ai bambini.
 
“La nostra fondazione – precisa Soriano – ha aperto sedi in Sierra Nevada e nella zona di Magdalena, a Bonquimake, Atanquez, el Algarrobo e Kankurua. Il nostro progetto ha stretto amicizia con altre associazioni e anche a New York abbiamo in attività una nostra volontaria che ogni 15 giorni legge racconti e fiabe ai bambini di famiglie indigenti”.

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