Uno dei tanti itinerari spirituali, i percorsi attrezzati, ma meglio diremmo “illustrati”, che si trovano in Alto Adige, è il sentiero campestre di recente allestimento a Velturno.
 
Il “Cammino della domenica” (Sonntagsweg), ha inizio nei pressi del Castello di Velturno, nel punto dove confluiscono le due strade principali, salendo l’una da Bressanone l’altra da Chiusa in direzione opposta, e formano un trivio con la terza che ivi s’innesta proseguendo a sua volta sempre in salita verso Snodres. Ad una cinquantina di metri dal castello, il percorso si allontana dalla carreggiata: lì inizia il sentiero, immettendosi a destra nei campi dove segue il tracciato della mulattiera sulla cornice che asseconda il bosco e lo delimita dai prati in pendenza sulla vallata del fiume Isarco. 
 
Superata la prima stazione e la seconda, si arrampica poi nella parte terminale con alcuni tornanti, per sbucare di nuovo sulla strada asfaltata che porta alla chiesetta di S.Giorgio a Snodres, ancora in salita.
 
 La “domenica”, nome assegnato al sentiero tematico, paesaggistico e spirituale insieme, è il tema della problematica esistenziale, tra il sociale, il filosofico e il religioso, della  riflessione che si vuole proporre a quanti decidono di intraprendere il cammino tra le bellezze della natura e le profondità dello spirito. La domenica è emblema e simbolo del cammino della vita personale e, nello stesso tempo, del percorso spirituale verso l’alto: tra terra e cielo.
 
La partenza del tracciato topografico o, se volete, turistico (per quella parte di bellezze paesaggistiche o varietà naturalistiche che presenta, nonché per il benessere fisico che procura), prende il via dalla fontana fiorita, nei pressi dell’antico Castello,  sulla strada che porta a Snodres. Dopo appena cinquanta metri si apre il passaggio verso i prati e il bosco, un accesso contrassegnato da una placca di ferro riportante, incise, citazioni d’autore. 
 
Pietra e ferro sono i materiali utilizzati per il supporto artistico e culturale, la parte materiale della decorazione; quella concettuale sono le idee che i manufatti suscitano. Da lì ha inizio il percorso che termina poi con l’altra “porta” ugualmente evidenziata da iscrizioni su lamine di ferro allo sbocco sulla strada per Snodres, dopo che il sentiero, tracciato un ampio arco sul fianco  della montagna, ha diretto il suo corso ad ovest.
 
Il cammino è intervallato da quattro punti-sosta, stazioni tematiche adornate da monumentali pietre artisticamente elaborate, a richiamare alla mente idee, simboli, ideali, pertinenti al tema della domenica: la sosta, il riposo, la preghiera, la santificazione del lavoro, lo stare insieme, la ripartenza del cammino comunitario, il guardare avanti con fiducia.  Ogni fermata è un invito alla meditazione.
 
Prima sosta, primo pensiero: Determinare il dove. “Adamo, dove sei?” (Gen. 3,9). Seconda sosta: Riposiamo! “Venite in disparte in un luogo solitario e riposatevi un poco.” (Mc. 6,31).
Terza: Incontriamoci! “Caino, dov’è tuo fratello Abele?” (Gen. 4,9). Quarta: Riprendere il cammino con fiducia. “ Va’ via …. verso la terra che io ti mostrerò.” (Gen. 12,1).
 
Su questi punti si articola la meditazione che ogni viandante potrà sviluppare con opportuni approfondimenti sulla situazione della propria vita. 
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