Guardare tutti dal basso verso l’alto non significa certo essere inferiori. Dimenticate per un attimo tutti gli stereotipi inerenti a quel “macismo” sportivo che spesso ci porta a credere che il più grosso sia il più bravo.
Capita infatti che madre natura decida di condensare in uno scricciolo di donna talento, caparbietà e spirito di sacrificio a sufficienza per dar vita ad un esemplare più unico che raro: Sara Errani. La piccola grande campionessa del tennis italiano che anche agli Us Open in svolgimento a New York sta riservando qualcosa di speciale a tutti gli appassionati della racchetta del mondo.
La romagnola è riuscita ad avere la meglio sulla ex numero 1 del mondo e già vincitrice degli Us Open, Venus Williams, in una partita che ha ricordato l’epico duello tra Davide e Golia.
Da una parte il tennis attento, di sacrificio ed intelligenza della Errani, dall’altra la classe e la potenza della Williams che pur non essendo quella extraterrestre della sorella, partiva comunque con un qualcosa in più rispetto alla nostra “Saretta”.
Con gli ottavi di finale in ballo, l’italiana, testa di serie numero 13 del tabellone del torneo, ha sfoderato la grande prova, come spesso le capita negli ultimi tempi, rimpicciolendo ambizioni e status della più accreditata avversaria. Un match dall’andamento incredibile e dal punteggio altrettanto singolare perché anche contro la 34enne campionessa americana e trionfatrice a Flushing Meadows giovanissima nel 2000 e nel 2001, la Errani ha mostrato la sua grandezza.
Nonostante il gap fisico con la Venere Nera, cui concede 21 centimetri (164 contro 185) è riuscita a disinnescare la potenza della maggiore delle Williams nell’immenso e assolato Arthur Ashe Stadium.
L’azzurra ha cercato di fiaccare la resistenza della rivale spostandola ed allungando gli scambi il più possibile. I primi due set sono quasi surreali per l’andamento: 6-0 in 27 minuti per Sara, con la Venere Nera capace di conquistare solo 13 punti. Poi 6-0 per l’americana con l’azzurra alle corde. Venus nella terza e decisiva partita è scappata sul 5-3, ma la Errani ha avuto il grande merito e la forza di non mollare.
Sotto 5-3 è stata per tre volte a due punti dalla sconfitta, ha rimontato lo svantaggio e nel tie break si è portata sul 5-2 condendo il momento catartico con uno scatto nei confronti del pubblico che in maniera poco cavalleresca ha provato a farle perdere le staffe. Leggiadra come in campo, la Errani, con il dito indice ha fatto segno di far silenzio dopo un bel punto in suo favore senza però trascendere in atteggiamenti eccessivamente polemici (Fognici ci sei?). Un neo dettato dal nervosismo però comprensibile, tenuto conto della tensione in campo. Venus ha parzialmente rimontato fino al 5-4 ma poi si è arresa: 7-5 per l’azzurra che si era procurata il match point al termine di uno scambio mozzafiato concluso con una volèe di diritto.
Battuta la Williams, Saretta si è ripetuta negli ottavi contro la 32enne Mirjana Lucic-Baroni. Ha battuto la croata con marito italiano e numero 121 del Wta 6-3, 2-6, 6-0 ed è così arrivata ad affrontare la fortissima Caroline Wozniacki, ex numero uno e testa si serie numero 10 del torneo, nel suo secondo quarto di finale in carriera agli Us Open. La romagnola è ad un solo passo dal ripetere la storica semifinale centrata nel 2012 quando poi perse 6-1 6-2 con l’irraggiungibile Serena Williams.
Sara Errani è la sesta volta che raggiunge i quarti di finale in uno slam: Australian Open 2012, Roland Garros 2012 (finalista), 2013 (semifinale) e 2014 (quarti), Us Open 2012 (semifinale) e ora 2014. Meglio di lei, tra le azzurre, soltanto Francesca Schiavone, 7 volte tra le prime 8 di uno slam.
Ma a un passo dalla gloria c’è anche un’altra italiana che sulla sua strada trova proprio la Williams: Flavia Pennetta si è qualificata, anche lei per il secondo anno consecutivo, ai quarti del torneo americano.
L’azzurra, numero 12 del mondo e 11 del seeding, ha sconfitto l’australiana Casey Dellacqua, numero 30 del ranking Wta e 29 del tabellone, con il punteggio di 7-5, 6-2 in un’ora e 20 minuti di gioco. La 32enne brindisina, semifinalista l’anno scorso a New York, che ha raggiunto i quarti per la quinta volta nella sua carriera, affronterà ai quarti di finale la statunitense Serena Williams, numero uno del mondo, che ha regolato con un doppio 6-3 l’estone Kaia Kanepi, numero 49 del ranking Wta.
È il terzo anno di fila che l’Italia porta due rappresentanti nei quarti del tabellone femminile dello Slam americano. Nel 2012 ci fu il derby Errani-Vinci (con la vittoria di Sara), nel 2013 sempre la Vinci fu fermata dalla Pennetta.