Campo Imperatore (Ph© Andrea La Corte| Dreamstime.com)

La poetica narrazione della transumanza del pastore e poeta Francesco Giuliani (Castel del Monte, 1890-1970) ha ispirato la realizzazione di un documentario che raccoglie le immagini di località e paesi attraversati lungo il tratturo, lungo i sentieri che muovendo dal Gran Sasso e Castel del Monte (L’Aquila) per il Molise portavano verso i pascoli del Tavoliere, in Puglia. Il documentario cerca di cogliere il più possibile lo sguardo dello stesso Giuliani – che si mostrò sempre attento al paesaggio circostante – anche con immagini dell’inizio del secolo scorso, che spesso pongono in evidenza le profonde trasformazioni del paesaggio agrario intervenute negli ultimi decenni. Tra le immagini compare anche lo schizzo di un gregge a Campo Imperatore del noto fumettista romano Michele A. Jocca, originario di Calascio.                                                          

Il documentario, dal titolo “Se vi piace ascoltar”, è stato progettato e autoprodotto da Ciriaco Panaccio, dell’Associazione Zampognari dell’Anima, con montaggio e ottimizzazione di Stefano Marchegiani. Un viaggio intenso ed emozionale che si sviluppa sul filo della memoria, accompagnato da una struggente colonna sonora costituita da brani legati alla transumanza, alcuni dei quali caratterizzati dalle malinconiche note della zampogna e della ciaramella, antichi strumenti simbolo dell’Abruzzo pastorale di un tempo, suonati dallo stesso Ciriaco Panaccio (zampogna) e da Matteo Di Marco (ciaramella), autore, quest’ultimo anche di alcuni scatti e filmati.

Si deve ricordare come il valore culturale, antropologico e sociale delle testimonianze di vita di Francesco Giuliani furono colte – nell’anno 1960 – dalla studiosa romana Annabella Rossi (1933-1984), collaboratrice di Ernesto De Martino, alla quale il poeta-pastore mise a disposizione i suoi quaderni. Proprio in quegli anni la millenaria pratica della transumanza tradizionale scomparve del tutto.

La presentazione del documentarioa Castel del Monte – uno dei Borghi più belli d’Italia -, nel teatro comunale dedicato proprio a Francesco Giuliani. L’appassionato lavoro di Panaccio – come si è detto realizzato senza contributi pubblici – vuole “rendere omaggio alla vita dei pastori transumanti del passato, ingiustamente considerati ai margini della scala sociale, che per secoli hanno percorso gli antichi tratturi”, generando influenze culturali e valori che nei mesi scorsi hanno portato il Ministero delle Politiche Forestali a candidare la transumanza come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità (Unesco). 


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