March 8, Women’s Day, honors the world’s women. It was first proclaimed on March 8, 1910, to commemorate a protest by female garment workers in New York City in 1857, and is a holiday born out of women’s struggles for suffrage, decent working conditions, and other human rights. Many Italian women were hired as low-paid workers in the garment industry and were exploited by factory owners in the Eastern States.“We want bread and roses, too” was a sign carried in 1912 by young Italian-American women striking in a textile mill in Lawrence, Massachusetts. The 1912 strike resulted in national sympathy for the exploited Italian workers in America. The phrase “bread and roses” became the title of a poem about the strike, and A. Giovanitti wrote an Italian song, Pane e Rose, which was popular with the Italian dressmakers of the International Ladies Garment Union.
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Saint Patrick’s Day, which we celebrate on March 17, has an Italian Connection.
In his autobiography, Confessions, written shortly before his death, the saint tells us that his father was a Roman official named Calpurnius. Calpurnius was an ancient Italic or Etruscan clan name: Julius Caesar’s wife was Calpurnia (daughters took the feminine form of the clan name).
Patrick was born in England around the year 385 AD. Roman cities in England had shops and beautiful houses, so Patrick lived the good life for a while. But across the sea, in Ireland (Eire), things were not so good: tribal kings were constantly feuding, and in the year 400 AD, a tribal king named Niall, attacked England. He took thousands of prisoners, including Patrick, as slaves. Soon, the rich little Roman kid was forced to herd pigs and sheep, just a poor little slave boy far from home.
At 21 years of age, after six years as a slave, he ran away. Walking many miles to the sea, he found a ship that took him back to England. By now, the Romans had been chased out; they were no longer rulers, and the country was in ruins. Patrick sailed across the channel and wandered through Europe, then on to Rome, and found that, by the year 410 AD, the center of all Roman power had been conquered as well.
His past was really dead, so he decided to go back to England to think, pray, and live very quietly there. While in prayer, he felt certain that God was calling him back to Ireland to bring all those tribes together and make Ireland a Christian land. But first, Patrick went to France and studied religion there for ten years.
In 432 AD, Pope Celestine made Patrick a bishop and named him Patricius. Now bishop, Patricius sailed for Ireland, but the Irish people were not interested in Christianity and tried to stone him to death. Patrick and his men fled, and they found shelter for the night in a barn near the shore. The barn belonged to a tribal king called Dichu. He thought the bishop and his men were robbers and wanted to kill them. Patrick held out his hand and smiled, with a golden aura around his face. Dichu put down his weapons, his fierce dog stopped growling, and the king became the first Christian in Ireland, with the barn turning into its first church.
Patrick then started traveling around Ireland, preaching the gospel and teaching the Irish about the Holy Trinity using a shamrock, a three-leafed clover, to explain the idea of the Father, the Son, and the Holy Ghost. Still today, the shamrock is one of the most beloved symbols of Ireland. Patrick always had a drummer with him, too. When he arrived in a village, the drummer would drum, so that people would leave their houses to go listen to Patrick preaching. It is also said that the Saint chased all the snakes out of Ireland and into the sea and that he built hundreds of churches.
Patrick died on March 17, between the years 461 and 492 AD. The Pope declared him a saint and had him buried on church grounds in Downpatrick, Ireland.
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Father’s Day in Italy is celebrated on March 19, the Feast of Saint Joseph. In the US, we arbitrarily picked a day to honor our fathers. Saint Joseph represents a fine example of what fatherhood is supposed to be, as Joseph raised Jesus as his own son (conceived, as the Gospel say, without sin by God).
Cari lettori,
L’8 marzo, festa della donna, onora le donne del mondo. Fu proclamata per la prima volta l’8 marzo 1910, per commemorare una protesta delle lavoratrici tessili a New York City nel 1857, ed è una festa nata dalle lotte delle donne per il suffragio, condizioni di lavoro dignitose e altri diritti umani. Molte donne italiane furono assunte come lavoratrici sottopagate nell’industria dell’abbigliamento e furono sfruttate dai proprietari di fabbriche negli Stati dell’Est. “Vogliamo il pane e anche le rose” diceva un manifesto portato da giovani donne italoamericane mentre scioperavano in una fabbrica tessile a Lawrence, Massachusetts. Lo sciopero del 1912 provocò la solidarietà nazionale per le lavoratrici italiane sfruttate in America. La frase “pane e rose” divenne il titolo di una poesia sullo sciopero, e A. Giovanitti scrisse una canzone italiana, Pane e Rose, che fu apprezzata dalle sarte italiane dell’International Ladies Garment Union.
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Il giorno di San Patrizio, che celebriamo il 17 marzo, ha una “Italian Connection”.
Nella sua autobiografia, Confessioni, scritta poco prima della sua morte, il santo racconta che suo padre era un funzionario romano di nome Calpurnio. Calpurnio era un antico nome di un clan italico o etrusco: la moglie di Giulio Cesare era Calpurnia (le figlie assumevano la forma femminile del nome del clan).
Patrizio nacque in Inghilterra intorno all’anno 385 d.C. Le città romane in Inghilterra avevano negozi e belle case, quindi Patrizio fece la bella vita per un po’. Ma dall’altra parte del mare, in Irlanda (Eire), le cose non andavano così bene: i re tribali erano costantemente in lotta e nell’anno 400 d.C., un re tribale di nome Niall, attaccò l’Inghilterra. Fece migliaia di prigionieri, incluso Patrizio, e li rese schiavi. Ben presto, il ricco ragazzino romano fu costretto ad allevare maiali e pecore, solo, divenne un povero schiavo lontano da casa.
A 21 anni, dopo sei anni di schiavitù, fuggì. Camminando per molte miglia verso il mare, trovò una nave che lo riportò in Inghilterra. Ormai i romani erano stati cacciati; non erano più i governanti e il paese era in rovina. Patrizio attraversò il canale e vagò per l’Europa, poi raggiunse Roma, e scoprì che, nell’anno 410 d.C., anche il centro di tutto il potere romano era stato conquistato.
Il suo passato era davvero morto, quindi decise di tornare in Inghilterra per pensare, pregare e vivere lì molto tranquillamente. Mentre pregava, fu certo che Dio lo stesse richiamando in Irlanda per riunire tutte quelle tribù e rendere l’Irlanda una terra cristiana. Ma prima, andò in Francia e lì studiò religione per dieci anni.
Nel 432 d.C. Papa Celestino nominò vescovo Patrizio e lo chiamò Patricius. Divenuto vescovo, Patricius salpò per l’Irlanda, ma gli irlandesi non erano interessati al cristianesimo e tentarono di lapidarlo a morte. Patrizio e i suoi uomini fuggirono e trovarono rifugio per la notte in un fienile vicino alla riva. Il fienile apparteneva a un re tribale chiamato Dichu. Questi pensò che il vescovo e i suoi uomini fossero ladri e volessero ucciderlo. Patrizio tese la mano e sorrise, con un’aura dorata attorno al viso. Dichu depose le armi, il suo cane feroce smise di abbaiare, il re divenne il primo cristiano in Irlanda e il fienile si trasformò nella sua prima chiesa.
Patrizio iniziò quindi a viaggiare per l’Irlanda, predicando il Vangelo e insegnando agli irlandesi la Santissima Trinità usando un trifoglio, per spiegare l’idea del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Ancora oggi il trifoglio è uno dei simboli più amati dell’Irlanda. Patrizio aveva sempre con sé un tamburino. Quando arrivava in un villaggio, il tamburino suonava, affinché la gente uscisse di casa per andare ad ascoltare la sua predicazione. Si dice anche che il Santo scacciò tutti i serpenti dall’Irlanda e li gettò in mare, e che costruì centinaia di chiese.
Patrizio morì il 17 marzo, tra gli anni 461 e 492 d.C. Il Papa lo dichiarò santo e lo fece seppellire nel cortile della chiesa di Downpatrick, in Irlanda.
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La Festa del Papà in Italia si celebra il 19 marzo, festa di San Giuseppe. Negli Stati Uniti abbiamo scelto arbitrariamente un giorno per onorare i nostri padri. San Giuseppe rappresenta un bell’esempio di cosa debba essere la paternità, poiché Giuseppe ha allevato Gesù come suo figlio (concepito, come dice il Vangelo, senza peccato).
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