Dolorose, provocatorie e sorprendentemente rivelatrici di gioia, le circostanze della vita celano spesso significati inaspettati e sfide risolutrici che maturano percorsi di fede profonda e riconciliazione. Un’infanzia segnata da abusi fisici e mentali, la passione per la moda, la recitazione e l’alimentazione vegana, un sorriso iridescente che illumina da dentro e il lungo cammino di conversione al cristianesimo – baluardo e ispirazione per l’anima in cerca di se stessa.
 
Si tratta di Gianna Simone –  attrice e modella italoamericana –   il cui carisma si posa ilare e irruente sull’ignaro e fortunato interlocutore che s’imbatte nel suo innocente e accattivante sguardo. A soli quattro anni costruisce in salotto un sipario di lenzuola e quinte adornate di cuscini dalle quali irrompe cantando e danzando allegramente. “Un misto di gioia e frustrazione – ricorda – che accompagnava ogni mio tentativo di scena nella speranza di portarla a compimento nel migliore dei modi. Non sapevo allora che questo potesse in qualche maniera coincidere con la realtà consistente della recitazione”.
 
Da sempre interessata alla carriera di modella, completa il suo primo portfolio a 16 anni e intraprende contemporaneamente un sofferto cammino di conversione alla religione cristiana che segnerà indelebilmente ciascuna delle sue scelte di vita successive. Tenace e motivata, si rivolge a diverse agenzie in cerca di rappresentanza, ma le sue richieste vengono puntualmente rigettate, e le viene anzi consigliato di dedicarsi alla recitazione.
 
A Boston, dove viveva all’epoca prima di trasferirsi a Los Angeles, decide allora di realizzare lei stessa dei photo shoot e, solo dopo l’uscita di una campagna pubblicitaria sulla mostarda francese, firma con una delle migliori agenzie della città diventando una delle loro modelle di punta. Le capita allora di posare per Reebok, New Balance, Hasbro, Vera Wang, Carolina Herrera, Ellie Saab,  Kardashian Kollection, e molto altro.  
 
A seguito del suo talento innato per la recitazione rivelatosi nella proficua collaborazione con i fotografi, per ironia della sorte, comincia a lavorare poi come attrice. Tra i film più significativi si ricordano: Into Darkness – Star Trek (2013), Lodge Lake (2011) e  The Apple of Knowledge (2010).
 
Qual è il ruolo dei suoi sogni o quello che ritiene sia più adatto alla sua personalità?
Amo i ruoli femminili forti e i drammi colmi di coraggio e grinta come per esempio Ragazze Interrotte. Sono le mie esperienze passate  che mi hanno in qualche modo portato a prediligere eroine audaci, temerarie e vitali –  una regina guerriera, l’angelo dell’oscurità o anche Wonder Woman.
 
Quali i migliori registi/attori con cui ha lavorato finora?
Mi è piaciuto molto recitare in Star Trek – into Darkness.  Ho interpretato il ruolo di un ingegnere americano dell’Enterprise e ho trascorso tre settimane negli studi della Sony a Culver City (CA), lavorando ogni giorno a fianco di  JJ Abrams e l’intero cast del film. È stata una gioia immensa poter collaborare con ognuno di loro  –  una sorta di Paradiso in terra.  In occasioni come questa, avverto la grazia e la benedizione di cui Dio ha voluto farmi dono e realizzo di essere sulla strada giusta per realizzare il mio destino.
 
Hobby o interessi particolari?
Mi ritengo una persona molto curiosa e amante della vita e per questo sono impegnata in molte attività.  Sono appassionata di aerial silk  – acrobazie aeree – che pratico ormai da circa quattro anni e ho anche un mio canale Youtube chiamato “Love Gianna”  incentrato sulla salvaguardia della salute e uno stile di vita vegano, cruelty free.
Contemporaneamente mi occupo della mia fondazione “The Gianna Simone Foundation” che fornisce ricovero e supporto per essere umani e animali abusati e rifiutati dalla società. Lavoro anche in collaborazione con una compagnia chiamata “Wings of Rescue” in cui vengono liberati animali destinati a morire in rifugi atroci e assicuriamo loro un’adozione o il ricovero in strutture adeguate. Ho preso inoltre accordi con il presidente del Rwanda Paul Kagame per portare la lavorazione di una mia linea di cappelli nella capitale Kigali e nel tempo libero mi dedico agli sport estremi (skydiving, corse con i cavalli e gare motociclistiche).  Sono esperta anche di tiro al segno e ho esperienza nel maneggiare fucili e armi da fuoco – rigorosamente bersagli di carta.
 
E che mi dice del futuro? Prospettive in vista?
Il 29 Aprile sarà distribuito nelle sale cinematografiche il mio ultimo lavoro “Mother’s Day” dove ho interpretato il ruolo di Val, una madre incinta di nove mesi, a fianco di Britt Robertson – star della pellicola sono Julia Roberts, Jennifer Aniston, Kate Hudson, Jason Sudeikis e appunto Britt Robertson. Ho anche ideato una sitcom dal titolo “Hitting the breaks” in cui recito la parte della protagonista, motociclista dedita alle corse e al contempo proprietaria di un ristorante vegano  in una città del Colorado chiamata Long Drop – al momento stiamo ultimando la procedura di editing e la serie nello specifico è in coproduzione con Purefix Entertainment.

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