Dopo i pareggi con Danimarca e Armenia, nelle ultime partite di qualificazione, l’Italia sapeva che non sarebbe stata una testa di serie nel sorteggio per i gironi del Mondiale di Brasile 2014.
Il Ct Cesare Prandelli, nei giorni precedenti la cerimonia di Costa do Sauipe, non aveva nascosto un certo disappunto per il funzionamento del sorteggio, sostenendo l’assurdità di un’Italia non testa di serie nonostante un settimo posto nel ranking Fifa. “Qualcosa va rivisto”, il commento secco di Prandelli, a cui hanno fatto eco numerosi addetti ai lavori. Per certo, non è piaciuto a nessuno il ‘giochino’ di Blatter, che ha introdotto un pre-sorteggio, per evitare che la pessima posizione nelle graduatorie relegasse la Francia alla pari delle Nazionali africane.
Tutti i dubbi e i malumori hanno trovato conferma nell’esito delle urne: i gironi del prossimo Mondiale, infatti, saranno ricchi di paradossi e profondamente squilibrati.
Anzitutto, si segnala la compresenza (Gruppo B) delle due finaliste dell’ultima rassegna iridata: Spagna e Olanda sono nello stesso girone (assieme a Cile e Australia). Situazione singolare e poco corretta, con il Gruppo B che diventa immediatamente difficilissimo.
Particolare anche quanto (guarda un po’) capitato alla Francia: i transalpini, nonostante il ranking pessimo, sono nel morbido Gruppo E (in compagnia di Svizzera, Ecuador ed Honduras).
Sorteggio favorevole anche per il Brasile: nel Gruppo A, i padroni di casa se la vedranno con Camerun, Messico e Croazia.
Interessante il Gruppo C, dove incroceranno i loro destini potenziali outsider come Colombia Giappone e Costa d’Avorio. Completa il raggruppamento l’esperta Grecia.
Partenza in discesa per l’Argentina: nel Gruppo F se la vedrà con Nigeria, Iran e Bosnia. Passaggio del turno in ghiaccio, salvo clamorosi suicidi sportivi.
Durissimo invece il Gruppo G, dove Germania, Portogallo e Ghana si daranno battaglia, senza poter troppo sottovalutare gli Stati Uniti.
Buone possibilità per la Russia di Capello che, nel Gruppo H, se la giocherà con Belgio, Algeria e Sud Corea.
Agli Azzurri non è andata molto bene: il Gruppo D comprende Inghilterra, Uruguay e Costa Rica. Certamente un raggruppamento di livello.
Secondo Prandelli, si tratta del girone “più duro” (probabilmente esagera: il Gruppo B e, soprattutto il Gruppo G, sono ben più impegnativi), che andrà affrontato “con la giusta mentalità”. Forse, però, non tutto il male viene per nuocere.
Storicamente, l’Italia ha sempre patito avvii sulla carta facili: il girone degli Azzurri, in Sud Africa 2010, era di gran lunga il più semplice del Mondiale, ma fu comunque fatale. E allora ben venga l’alto livello di sfida rappresentato da Inghilterra e Uruguay. L’Italia così, non correrà certo il rischio di sottostimare l’impegno.