Gironzolare per la campagna può dare delle grosse sorprese. Oltre al paesaggio estremamente rilassante, le varie sfumature di verde, i colori caldi dell’autunno, le distese di riso, grano o qualsivoglia prodotto che alla fine andrà sulle nostre tavole, si possono trovare dei veri tesori laddove non ci si aspetta. Percorrendo la campagna nella provincia di Cremona, si potrà incrociare un borgo che merita di essere visitato: Soncino.
Entrando nella parte urbana ci si accorgerà subito che questo luogo può regalarci delle sorprese e delle emozioni, per questo il suggerimento è di lasciare l’auto quanto prima e di visitarlo. Siamo in Lombardia tra Bergamo, Brescia e Cremona.
Ovunque ci si trovi nell’abitato, salta subito all’occhio la rocca. Questo monumento architettonico è stato conservato talmente bene nel corso degli anni, che sembra di entrare nel passato non appena si varcano le sue porte. La sua struttura architettonica racchiude differenti forme geometriche: una delle torri, la più caratteristica, è circolare. Tra le altre spicca una torre più squadrata: era l’alloggio dove viveva il castellano.
Soncino, con le sue vie tranquille, con i suoi palazzi signorili, con i baretti sotto i portici ai cui tavolini ci si può fermare per sorseggiare uno schiumoso cappuccino, ha ancora molte sorprese da offrire al visitatore.
Se avere un occhio d’insieme è importante, sarà altrettanto importante approfondire aspetti della storia, ma anche aspetti della tradizione culinaria, per poter assaporare fino in fondo la cultura dell’area.
Uno dei luoghi di grande interesse del paese è il Museo della stampa. Nonostante oggi l’informazione viaggi alla velocità dei click e in pochi secondi si raggiunga tutto il mondo, solo qualche secolo fa la diffusione della cultura, ancor prima dell’informazione, era delegata alle sapienti mani di monaci che trascrissero testi di grande valore.
L’avvento delle prime macchine a stampa con caratteri mobili decretò l’arrivo dell’era moderna, un grandissimo cambiamento che avrebbe rivoluzionato la storia dell’umanità. La composizione di una pagina con i caratteri mobili era un lavoro impegnativo e lungo. Questa esperienza, che ovviamente fa parte del nostro passato, si può oggi rivivere attraverso questo museo, dove una guida mostra, a livello pratico, come avveniva un processo di stampa. Ognuno può stamparsi la sua pagina rifacendo tutto il procedimento. Il piacere di provare una tecnica così tradizionale, in un’era come la nostra caratterizzata dalla velocità, è sicuramente molto emozionante soprattutto per un pubblico in età scolare.
Quando il sole è alto nel cielo e le strade si vuotano quasi magicamente lasciando il silenzio delle vie, in cui rimbomba il passo sul selciato, il segnale è chiaro: è giunta l’ora di pranzo.
Perchè dunque non seguire gli usi? All’ingresso del centro storico, in un antico palazzo che fu l’albergo del paese in passato, si trova ora lo storico e rinomato ristorante Antica Rocca, dove sarà possibile gustare un pranzo o una cena, se vi siete attardati fino a sera. Durante le estati calde le spesse pareti di questo palazzo d’epoca mantengono fresco l’ambiente e d’inverno ne preservano il calore. Fra queste mura che molto avrebbero da raccontarci, ci si dedica alla scoperta culinaria di Soncino.
La vicina Cremona offre un famoso salame da gustare come antipasto e il connubio perfetto è con la radice di Soncino: chi conosce questo prodotto della natura, ben sa delle numerose proprietà benefiche di questo cibo prettamente invernale, che però può essere rivisto in versione estiva se servito marinato o come sottoaceto di accompagnamento al salame. Queste radici, dal retrogusto amaro, si prestano a varie ricette ed utilizzi in cucina: per diffondere la conoscenza di questo prodotto locale, Soncino organizza una vera e propria sagra che ha luogo la quarta domenica di ottobre.
Visitare questo borgo e i suoi dintorni richiederà più di un giorno: la rocca, il borgo medievale con i suoi fregi, il museo archeologico Aquaria con le monete risalenti ai tempi dei Celti e dei Romani. La visita di Soncino deve comprendere anche la antiche chiese di questo borgo che sono dei veri e propri gioielli d’arte.
Si prenda per esempio San Giacomo. Questa chiesa fu costruita nel XIV secolo, le sue vetrate policrome sono uno spettacolo di luci e colori che creano atmosfere surreali. La chiesa di Santa Maria delle Grazie, sulla strada in direzione Cremona, in un angolo di mondo che sembra essere stato creato per lei, lontano dalla confusione e dall’urbanizzazione, conserva al suo interno i preziosi affreschi di Giulio Campi. Non da meno è la Chiesa di Santa Maria Assunta, che è addirittura la più antica diocesi di Cremona, la prima ad aver visto gli albori, su questa splendida terra, e l’unica che conserva gelosamente un dipinto di Matthias Stom.
Come succede in molti angoli della nostra penisola, è sorprendente vedere come ogni paese nasconda dei tesori inestimabili, che ci parlano del passato, di arte, di cultura o semplicemente di luoghi che è bello scoprire nella loro quotidianità e in quello che sanno regalare attraverso i loro prodotti tipici e le loro lavorazioni artigianali.