Alla St. Peter’s Church e alla Casa Italiana di Los Angeles, l’annuale Festa di San Pio. L’Italo-Americano ha intervistato la presidente della San Padre Pio Society, Maria Decemvirale Bruno.
 
A migliaia di chilometri da Pietralcina e San Giovanni Rotondo, la devozione per il santo delle stimmate è molto forte. Cosa rappresenta per gli italiani di Los Angeles?
Onoreremo San Pio con una messa in Italiano alle ore 11  nella nostra Chiesa Italiana di St. Peter’s. La statua di San Pio sarà deposta su una nuvola di fiori, in una chiesa piena di fedeli. Dopo  ci sarà la processione per le vie di Los Angeles. Poi, nella sala della Casa Italiana, in quanto presidente della San Padre Pio Society, darò il benvenuto a 450 persone per un pranzo e un ballo conviviale.
 
Tra gli ospiti ci saranno il vice Console Italiano Massimiliano Gori, Luisa Lualdi della delegazione consolare e il tenore Gino Gaudio che canterà gli inni nazionali. Seguirà un bel programma di intrattenimento con la musica del Duo Domino e una lotteria a premi. Con quanto raccolto, tolte le spese, daremo una grande offerta alla Chiesa di St. Peter’s e manderemo soldi al reparto pediatrico dell’ospedale che San Pio ha voluto costruire a San Giovanni Rotondo in Puglia. 
 
Qual è il significato della festa? E quanto sono importanti questi momenti, non solo religiosi ma anche comunitari, per tenere insieme gli italoamericani e per non perdere i legami con le proprie radici?
La festa di Padre Pio ogni anno è sempre più grande. Per chi ha fede, e crede in San Pio, il 18 settembre è un giorno particolare per tanta gente, specie per i miracolati. Infatti, dopo tante sofferenze, parteciperà alla festa una socia di 92 anni che San Pio ha salvato da un cancro e questo è inportante dirlo: anche oggi i Miracoli esistono e bisogna pregare e avere fede. 
 
La San Padre Pio Society è attiva anche durante il resto dell’anno. Cosa fa per la comunità?
La San Padre Pio Society è molto attiva e organizza meeting ogni 2 mesi con cene per i soci. Ci si incontra, ci si abbraccia. Si parla e si ride ed è bello vedere questa gioia. Dopo una preghiera per gli ammalati e i defunti, si parla di quel che c’è in programma. A novembre, per la Festa del Ringraziamento, ad esempio, ci uniremo alla Chiesa per raccogliere soldi o riempire cestini di alimenti per le famiglie povere.
 
A dicembre, per Natale, organizzeremo una bella festa in cui verranno i bambini che vanno a scuola per inparare la nostra lingua. Indosseranno cappellini di Babbo Natale e canteranno canzoni natalizie e dello Zecchino d’oro. Poi arriverà Babbo Natale che porterà regali per piccoli e grandi. A maggio, per il compleanno di Padre Pio, sempre alla Casa Italiana e sempre per aiutare la Chiesa, faremo un pranzo con l’intrattenimento di cantanti. Tre anni fa un gruppo ha portato in scena una commedia teatrale sul palco di Casa Italiana.
 
Da quanti anni è presidente della San Padre Pio Society e quanti soci ha? Chi si vuole associare come deve fare?
Sono Figlia Spirituale di Padre Pio con certificato, timbro e firma del vescovo di San Giovanni Rotondo. Con il gruppo di preghiera, una volta al mese, recitiamo il Rosario in Chiesa, di fronte alla statua di San Pio. Preghiamo per le tante persone che stanno male da cui ricevo telefonate e a cui cerco di dare conforto insieme alla mia segretaria Angela, che manda cartoline di auguri di buona salute.
 
Sono presidente da 9 anni e la San Padre Pio Society ha circa 200 soci. Vorrei ringraziare il mio comitato per l’aiuto e i preziosi consigli che mi danno durante l’anno: Pasquale Bruno, vice presidente; Tonia Tenerelli, recording segretary; Angela Gallidoro correspondence segretary; Joseph Cici treasurer; Joseph Deligio membership; Mike Cascarano sentinel; Mike Foschetti parliamentarian; Trustees: Piero Gallidoro, Nick e Maria D’Egidio, Ada Iezza, Donato Tenerelli, Angelique Dalbis, Principessa Vittoria Cascarano e soprattutto il nostro parroco Padre Luis Piran. Grazie di vero cuore, che Dio vi benedica e che non manchi mai dalla nostra vita la presenza di San Padre Pio.
 
Recentemente si è tenuta alla City Hall una fiaccolata di solidarietà per le vittime del terremoto nell’Italia Centrale. Gli Italiani losangelini sono molto sensibili e in tante altre occasioni hanno dimostrato di sostenere gli italiani in difficoltà come nel terremoto dell’Aquila o dell’Emilia. 
Ho ricevuto un invito speciale dal Console Generale d’Italia Antonio Verde per partecipare alla fiaccolata in memoria delle vittime del terremoto del Centro Italia. Eravamo un grande gruppo sulla scalinata del Comune di Los Angeles con le candele in mano e i bambini davanti con le bandierine italiane. Per me è stata una grande emozione specialmente durante la preghiera  toccante di monsignor Antonio Cacciapuoti e nei minuti di silenzio per le vittime.
 
Mi sono messa a piangere e al telegiornale di Abc7, che mi è venuto incontro, ho parlato di quanto ci tocchino il cuore momenti tragici come è stato questo terremoto che ha colpito di notte,­ facendo così tante vittime e danni. Noi italiani di Los Angeles ci siamo uniti per dare conforto alle vittime con le preghiere. A breve però, faremo una colletta con la Chiesa di St Peter’s: manderemo aiuti alle famiglie di Amatrice che hanno perduto tutto.  
 

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