Rendere integralmente percorribile quello che si presenta come il più grande sistema transalpino a mobilità slow. 705 Km di percorso e 33 tappe in terra piemontese, un unicum che si innerva sulle grandi direttrici d’Europa: la Francigena (Canterbury, Roma e Gerusalemme) e la Via Jacobi, il tratto svizzero tedesco del Cammino verso Santiago. Avendo come fulcro quegli straordinari poli di fede, storia ed arte che sono i Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, patrimonio UNESCO, in un ambiente ad elevatissimo valore culturale, naturalistico e turistico. Questo l’obiettivo della Regione Piemonte che ha lanciato il progetto del “Devoto cammino dei Sacri Monti”.
Sulla cartina ufficiale dei Cammini Italiani pubblicata dal Mibac, il Piemonte è presente con brevi percorsi in area alpina e naturalmente con la lunga dorsale della via Francigena che attraversa da nord a sud la Regione nel suo antico percorso tra Canterbury, Roma e oltre sino a Gerusalemme. Quella mappa è destinata ad essere presto decisamente implementata. Questo è l’auspicio e l’obiettivo dell’Assessore regionale Antonella Parigi e dell’Ente Sacri Monti del Piemonte grazie al nuovo percorso.
“Con questo Progetto il Piemonte diventa protagonista della rete europea dei Cammini”, auspica l’assessore Parigi. “Un comparto del turismo che in tutta Europa mostra grande vitalità. Il Cammino di Santiago ha assegnato, lo scorso anno, più di 300 mila Compostele ad altrettanti pellegrini che ne avevano percorso tutte le tappe canoniche. E gli italiani, tra i pellegrini dei 147 Paesi ospiti, hanno rappresentato il gruppo più folto. La Francigena cresce a 2 cifre ogni anno. In Italia si moltiplicano i percorsi: da est arriva la Romea Strata e ovunque Cammini e Vie che richiamano antiche devozioni o consuetudini che affondano nel tempo. Tutti itinerari da conquistare passo dopo passo, tra i quali il Cammino dei Sacri Monti potrà avere un ruolo da protagonista”.
Aggiunge la presidente dell’Ente Sacri Monti, Renata Lodari: “abbiamo voluto unire, congiungere, cammini dalla tradizione millenaria, vie di Peregrinatio, come quella che unisce i Sacri Monti di Varallo e Orta, da secoli percorse e vissute dalle popolazioni delle vallate. Vie ovunque punteggiate da segni del Sacro, chiese e cappelle, piccoli sacelli, cippi, Crocefissi. Con l’obiettivo di comporre, meglio ri-comporre, un Cammino che unisce tutti e sette i Sacri Monti del Piemonte ma che, utilizzando l’antico traghetto sul Verbano, si espande verso quelli lombardi di Varese e Ossuccio e il Santuario della Madonna del Sasso. Ma territori anche unici per importanza e bellezza, com’è testimoniato dal fatto che chi percorrerà il Devoto Cammino incrocerà nel suo percorso ben 20 luoghi o contesti che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità: una concentrazione altrove impensabile”.
Regione e Ente Sacri Monti hanno affidato la individuazione del Devoto Cammino dei Sacri Monti a Franco Grosso, uno specialista del settore, esperto di promozione territoriale e ideatore del Cammino di San Carlo