Come spesso accade, nonostante le aspettative (generate dalla posizione in classifica delle due squadre), il derby di Roma è stata una partita poco spettacolare, molto nervosa e povera dal punto di vista tecnico.
La Roma, perso Salah per infortunio e rispettando il gioco della Lazio, ha impostato il match in modo piuttosto accorto, schierando una difesa a tre bloccata, protetta da due fluidificanti e due mediani.
Inzaghi, invece, non ha snaturato la sua Lazio, puntando sul tridente e sulla velocità del gioco offensivo messa in mostra nelle ultime settimane.
Per gran parte della partita, pur senza dominare, sono stati i Biancocelesti a fare meglio: tante occasioni, anche se non clamorose create, un gioco più fluido, pochi rischi corsi in difesa.
Poi però Spalletti ha ridisegnato la Roma, tornando al 4-2-3-1, e ha raddrizzato la partita. Dopo un rigore reclamato e un gol fallito da Dzeko, la Roma ha saputo rompere gli equilibri. Ma ciò è stato possibile solo grazie a due errori individuali commessi dai giocatori laziali.
Al 19’ del secondo tempo, dopo una buona chiusura al limite dell’area, Wallace si è inventato un improvvido dribbling in uscita su Strootman. Il centrocampista non ha abboccato e, tolta facilmente palla al difensore laziale, ha freddato Marchetti con un tocco sotto. Dopo un parapiglia a metà campo (costato il ‘rosso’ a Cataldi, che sedeva in panchina), è arrivato il raddoppio (32’): una conclusione dai 25 metri di Nainggolan ha trovato Marchetti del tutto impreparato.
Sotto per 2-0, la Lazio non ha avuto la forza di rientrare in partita e il derby è scivolato via, nelle mani della Roma.
I Giallorossi, così, hanno ottenuto una potente iniezione di fiducia, che si riverbererà sul prosieguo del Campionato, a partire dallo ‘scontro tra seconde’ contro il Milan.
Spalletti, nel post partita, si è tolto più di un sassolino dalle scarpe, riconoscendo le difficoltà in avvio di gara e chiedendo all’ambiente di smettere con le critiche feroci ad Emerson.
Sul fronte Lazio la delusione è notevole: Inzaghi non ha nascosto il rammarico: dopo aver costretto la Roma a cambiare sistema di gioco, dopo non aver concesso nulla ai Giallorossi, perdere un derby per evidenti errori individuali fa particolarmente ‘male’.
Il timore principale dell’allenatore biancoazzurro è che una sconfitta maturata in questo modo possa lasciare strascichi, mortificando un gruppo che sin qui aveva reso oltre le più rosee aspettative.