MAZZARRI FURIOSO. Il 2-2 interno dell’Inter contro il Bologna ha acuito la crisi dei nerazzurri, che non vincono da quattro turni. Mazzarri è tornato sotto processo e, solo dopo un lungo colloquio, è stato riconfermato da Thohir sulla panchina dei milanesi. Il principale problema dell’Inter sembra essere la carenza di veri top player. Tolto Palacio (in fisiologico calo), le supposte stelle nerazzurre, come Guarin ed Hernanes, danno troppo poco alla causa.
E, soprattutto, lo fanno troppo saltuariamente. Mazzarri, acclarato che difetta di armi per controllare il gioco a lungo, sta cercando disperatamente di dare equilibrio e grinta alla sua squadra. Questo sarebbe il ‘marchio di fabbrica’ dell’allenatore toscano che, però, sta faticando più del previsto a imporsi su un gruppo poco unito e probabilmente anche sopravvalutato.
LA RISCOSSA DI DESTRO. La Roma stravince a Cagliari (portando all’esonero di Lopez) e lo fa nel segno di Mattia Destro, autore di una tripletta e ora più che mai in ‘forma Mondiale’. L’ex attaccante del Siena, dopo il lungo infortunio, sta attraversando un momento d’oro. Una bella rivincita per un giocatore scartato dall’Inter e snobbato da Juventus e Milan (ai tempi di Siena e Genoa).
Destro è un attaccante particolare: non è dotato di un fisico esplosivo, né di una tecnica sopraffina. Però sa giocare splendidamente in verticale, sfruttando la rapidità di manovra della Roma e la capacità di accelerare tipica dei giallorossi. In questo momento Prandelli pare intenzionato a portarlo in Brasile, ma dovrà essere in grado di valorizzarne le peculiari caratteristiche.
SASSUOLO ANCORA VIVO. La bella vittoria del Sassuolo a Bergamo (contro un’Atalanta reduce da 6 vittorie), sancisce che il Sassuolo è ancora vivo. I neroverdi sono a sole tre lunghezze da Bologna e Chievo. Chi, invece, sembra essersi arreso è il Catania (esonerato Maran), ormai a -5 dalla salvezza e sempre più ‘grigio’ in campo.
NAPOLI PROVINCIALE? In settimana, ha tenuto banco la polemica tra Beppe Marotta e il Napoli: il dg della Juventus ha definito la grande festa dei partenopei per la vittoria sui bianconeri un atteggiamento da provinciale. Nonostante le risposte piccate dei vertici napoletani, il ko a Parma degli uomini di Benitez, sembra confermare come il Napoli non sia pronto per essere considerato una vera ‘grande’. Troppa la differenza tra la qualità delle partite di cartello e quelle ‘normali’ disputate dai partenopei.
Il principale imputato, per questa ‘debolezza mentale’ è di certo Rafa Benitez che però preferisce trincerarsi dietro una supposta mancanza di investimenti da parte della proprietà.