Tre storie di riscatto in un campionato a cui proprio il ritorno di tre campioni sta contribuendo a contrassegnare la ripresa.
 
BIRSA. “Valter Birsa titolare nel Milan è l’emblema di come la rosa dei rossoneri sia ormai priva di qualità”. Questa frase serpeggiava con insistenza tra i tifosi e gli addetti ai lavori, nelle scorse settimane. Effettivamente, la carriera dello sloveno non si può certo definire di alto livello, se non altro in Italia.
 Valter Birsa

 Valter Birsa

 
Birsa, trequartista-esterno mancino dotato di un sinistro potente e preciso, poteva vantare discrete annate in Francia dove, tra Sochaux e Auxerre, sembrava poter divenire un giocatore di sicura affidabilità. A confermare queste sensazioni, il bel Mondiale sudafricano disputato con la Slovenia. Nel 2011/12 il suo arrivo in Serie A e l’inizio dell’involuzione. 
 
Tra Genoa e Torino, lo sloveno ha messo assieme la miseria di 26 presenze in due anni. Vessato da qualche problema fisico di troppo, il centrocampista era però stato frenato principalmente da una mancanza di ‘carattere’, che ne aveva sempre reso difficilissima la collocazione tattica. In estate il ‘misterioso’ passaggio al Milan: un deciso ‘salto di qualità’, dopo due anni da dimenticare. 
 
Favorito dagli infortuni in serie che hanno interessato i rossoneri, Birsa ha cominciato a venire schierato con regolarità da Allegri. Progressivamente, lo sloveno ha ripagato la fiducia sfornando prestazioni sempre più solide, fino al gol decisivo messo a segno contro la Sampdoria. Che sia la svolta della sua carriera?
 
JONATHAN – La riscossa del fluidificante brasiliano è forse ancora più clamorosa: arrivato in Italia nel 2011 come prospetto interessantissimo, dopo buone annate tra Santos e soprattutto Cruzeiro, ha avuto un impatto con la Serie A a dir poco traumatico: 4 presenze nell’Inter poi una stagione, anch’essa molto negativa, in prestito al Parma. Nell’ultimo campionato, quello dell’Inter di Stramaccioni, le sue prestazioni erano addirittura crollate, tanto che, in una squadra costantemente nel mirino della critica, era diventato una sorta di capro espiatorio. 
 
Oggi, agli ordini di Mazzarri, Jonathan è tornato a essere uno degli esterni più interessanti della Serie A. Merito della ‘cura mentale’ che l’ex allenatore del Napoli ha riservato per tutto l’ambiente nerazzurro, ma anche dell’attenzione che Mazzarri riserva al gioco sulle fasce. Insomma, oggi nella ‘rinata’ Inter, Jonathan è uno dei principali protagonisti ed è tornato un esterno che segna e fa segnare. Alla riscossa, assieme al suo club.
 
BALZARETTI – Due anni fa, Federico Balzaretti era uno dei terzini più desiderati del mercato. Conteso in estate tra Milan e Psg, il laterale aveva deciso di lasciare il Palermo per accasarsi alla Roma di Zeman. Nella capitale, però, qualcosa si era inceppato. Complice la stagione disastrosa dei giallorossi, il terzino aveva rapidamente perso tutto: certezze sul campo, apprezzamenti in sede di mercato e posto in Nazionale. 
 
La sua annata 2012/13 è stata di un grigiore assoluto e inquietante, tanto è vero che in molti si aspettavano un veloce addio ai colori della Roma. Invece Balzaretti è rimasto e, agli ordini dell’accorto Garcia, è diventato un pezzo fondamentale della nuova e positivissima Roma. Apice della sua riscossa, il gol nel derby: dopo questa marcatura, tutto gli è diventato facile. I tifosi hanno ripreso a incitarlo con convinzione e le sue prestazioni sono tornate propositive e di qualità e, dopo un’annata durissima, vola con la sua Roma.
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