“Bentornati al Quirinale”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto al Quirinale i medagliati Olimpici e Paralimpici e una rappresentanza di atleti italiani che ha partecipato ai Giochi invernali di PyeongChang 2018, alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò, del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli e del Ministro per lo Sport, Luca Lotti.
L’Alfiere della squadra olimpica, Arianna Fontana e il portabandiera dell’Italia nella cerimonia di chiusura dei XII Giochi Paralimpici di PyeongChang, Giacomo Bertagnolli, accompagnato dalla guida Fabrizio Casal, hanno riconsegnato al Capo dello Stato le Bandiere nazionali con le firme degli atleti vincitori di medaglia olimpica e paralimpica.
“Complimenti. Avete vissuto un’esperienza di straordinaria intensità, entusiasmante per tutti voi. Non è stato soltanto un evento sportivo: le olimpiadi e le paralimpiadi sono un momento di raccolta della convivenza umana, un momento e un’occasione di pace, e lo si è visto in quei giorni”, ha detto il Presidente agli atleti. “Siete stati seguiti dall’Italia con molta partecipazione. Il fuso orario non consentiva di seguirvi sempre in diretta; alcuni lo hanno fatto con molta intensità, e anch’io sono riuscito a vedere qualche gara in diretta quando gli orari erano compatibili: ho visto i 500 metri di Arianna Fontana, una gara emozionante. Quando vi è stata la premiazione ho pensato, ancora una volta, quanto in quei pochi istanti di una gara così veloce e così breve si esprima la preparazione impegnativa, faticosa, di grande allenamento”.
“È quello che a volte sfugge a chi guarda le olimpiadi e le paralimpiadi: quanto vi è dietro – lo abbiamo già detto quando ci siamo incontrati qualche mese addietro – di sacrifici, di impegno, di preparazione, di attenzione alla concentrazione che vi è nelle atlete e negli atleti”, ha osservato Mattarella, che si è complimentato in particolare con Arianna Fontana, Sofia Goggia e Michela Moioli.
“Mi accorgo di avere ricordato tutte imprese femminili. È un bel dato – non me ne vogliano gli atleti uomini – che incoraggia le ragazze del nostro Paese a impegnarsi ancor di più”, ha commentato il Capo dello Stato. “Peraltro vi sono medaglie anche tra gli uomini, particolarmente nel secondo momento dei Giochi, quello paralimpico. Vedere Giacomo Bertagnolli e la sua guida – in registrata – è stato uno spettacolo straordinario, perché abbiamo fatto il tifo per voi tutti quanti. Rappresentate un modello di comportamento, una sorta di paradigma della vita, perché la vostra prestazione si basa sulla piena fiducia reciproca e questo è un esempio e un richiamo per tutti, al di là dello sport e al di là della disciplina in cui avete prevalso con così tante medaglie”.
“Complimenti a quanti sono qui, a chi non è venuto ma ha partecipato ai giochi olimpici e paralimpici. Credo che le medaglie siano una grande soddisfazione, sono importanti, sono un termometro del livello del nostro sport, ma – ha sottolineato Mattarella – lo spettacolo più bello è stato quello offerto da tutte le atlete e tutti gli atleti olimpici e paralimpici che hanno partecipato ai Giochi, dal loro impegno, dalla loro concentrazione, dalla passione che hanno riversato nei Giochi. È stato questo il valore più importante, quello di squadra. D’altronde il Coni e il Comitato Paralimpico esistono per questo: per assicurare un clima di squadra all’intero sport italiano, ed è un patrimonio per il nostro Paese. Non soltanto perché le olimpiadi e le paralimpiadi sono un momento che raccoglie tutta l’umanità insieme sui valori che uniscono, ma anche perché sono un richiamo all’impegno per tutti i nostri giovani”.
“Mi auguro – l’auspicio di Mattarella – che tante ragazze e ragazzi si impegnino sempre più, sul vostro esempio, nelle attività sportive olimpiche e paralimpiche e che questo renda via via sempre migliore il tessuto del nostro Paese. Grazie ad Arianna Fontana e a Giacomo Bertagnolli di avermi riportato le bandiere che avevo consegnato tre mesi fa: le bandiere con le vostre firme sono un magnifico ricordo per il Quirinale, ma sono anche – ha concluso –il segno che le avete onorate e avete tenuto alto il prestigio del nostro Paese. Di questo vi ringrazio a nome di tutti i nostri concittadini. Grazie, bentornati e complimenti”