La Toscana è sicuramente un regione conosciuta a livello internazionale: le sue spiagge, come le sue colline, vengono prese d’assalto sia da turisti stranieri che locali. Arte, mare, sole, cultura, enogastronomia e terme rendono questa regione ideale per ogni periodo dell’anno. Ovviamente le varie tipologie di vacanze possono essere mescolate tra loro creando delle piacevoli varianti.
Il magnifico golfo di Baratti, di fronte all’Isola d’Elba e su cui domina il paese di Populonia, un conosciuto borgo toscano da cui la visuale sul Tirreno è di 360 gradi, ospita uno dei siti archeologici di maggiore rilievo per lo studio e la conoscenza delle popolazione etrusca. Protagonisti indiscussi del passato della toscana, gli Etruschi furono una popolazione autoctona, in certi aspetti più progredita rispetto ai romani: per esempio nei rapporti sociali fra uomini e donne.
Gli scavi archeologici presenti in questa località livornese comprendono un agorà, quindi una parte alta della città antica e diverse sezioni adibite a necropoli.
Le necropoli comprendono differenti tipologie di tombe. Sono numerosi i percorsi per scoprire questo luogo del passato. La necropoli delle grotte è una porzione di questa vasta area archeologica. Essa è raggiungibile tramite un sentiero che si snoda in un bosco in salita che purtoppo rende la visita un percorso non adatto per chi ha problemi motori e fisici.
Durante la prima parte del tragitto è possibile ammirare delle tipologie di piante che compongono la caratteristica macchia, sapientemente spiegate da cartelli botanici illustrativi, tipiche della vegetazione del posto.
Camminare nei boschi è sempre piacevole e si unisce all’emozione della scoperta.
Giunti alla terrazza del belvedere la vista si staglia verso l’orizzonte, dove è possibile ammirare il meraviglioso golfo di Baratti, lambito da una spiaggia lunga e sabbiosa, meta di molti turisti e campeggiatori che desiderano godersi la bellezza delle coste toscane. Da questa terrazza inoltre è ben visibile la parte centrale dei reperti della Necropoli delle Grotte, dove la struttura delle tombe è rimasta intatta e crea un insieme interessante.
Per raggiungere questa area centrale degli scavi servono ancora dieci minuti di camminata. Una guida, ad ogni ora circa, attende i visitatori per approfondire la conoscenza di questo luogo e di alcuni aspetti di questa civiltà, il cui culto per i morti era una parte importante della vita sociale. Tutta questa cura per i defunti era dovuta al fatto che gli Etruschi avevano la percezione che ci fosse una sopravvivenza oltre la morte.
La necropoli delle grotte è formata da tombe a camera: esse sono molto differenti dai tumoli e dalle grotte a edicola, che invece si possono ammirare nella Necropoli di San Cerbone, che si trovano in una limitrofa area. Tutti questi percorsi nelle necropoli, sono visitabili anche in un solo giorno dopo essersi armati di scarpe da tennis, macchina fotografica e una bottiglietta d’acqua.
Sulla via del ritorno dalla necropoli delle grotte, si incontrano tombe raggiungibili attraverso una dromos ovvero una sorta di discesa, in cui sono stati ricavati dei gradini. Alcune di esse hanno ancora all’interno dei dipinti, ma non sono accessibili al pubblico. Bisognerà quindi dare spazio alla fantasia. Queste tombe a camera erano molto diffuse soprattutto nel VIII secolo a.C ed erano tipiche dell’aristocrazia etrusca.
Spesso gli scavi archeologici non sono così ben conservati come in questo luogo, che invece può dare una testimonianza forte e completa di una popolazione del passato che fu di grande importanza a livello economico, sociale e politico per tutto il territorio circostante.
Poter scoprire la nostra storia con reperti di oltre duemila anni, che tangibilmente ci portano a contatto con il passato, è al contempo emozionante e costruttivo perchè ci fa capire il nostro processo evolutivo e come lo stato attuale sia un insieme di conquiste, sconfitte, eventi e situazioni e che la nostra epoca sia a sua volta una tappa del risultato sociale che i nostri pronipoti, un giorno, troveranno intorno a loro. Nel bene o nel male.