Pizza Margherita, bandiera mondiale dell’Italia

Chillu jorno nu rré e na reggina, partettene a fore venettene ccà, fuie na festa e pe for’e balcone, nu sacco e bandiere pe tutt’a città, Masaniello purtaie nu babà, ma a riggina vuleve mangià, fuje accussì ca cu ll’acqu’e a farina, nu bellu guaglione a facette ncantà, po guardaie da bandiera e culure, pensaie nu numento dicette Maistà, mo ce metto ddoje pummerulelle, cu sta muzzarella e na fronna d’està, po nu furno vulett’appiccià, dduie minut’e va faccio assaggià, chella pizz’a nventaje pe’a reggina, perciò Margherita l’avetta chiammà…

Quel giorno un re e una regina, partirono da lontano e arrivarono qua, fu una festa e da sopra i terrazzi, tantissime bandiere per tutta la città, Masaniello portò un babà, ma la regina voleva mangiare, fu così che con l’acqua e farina, un bel ragazzo la incantò, poi guardò i colori della bandiera, pensò un momento e disse “Maestà, ora ci metto due pomodorini, con questa mozzarella e una foglia di basilico”, poi volle accendere un forno, “due minuti e ve la faccio assaggiare”, quella pizza l’inventò per la regina, perciò “Margherita” la dovette chiamare…

Nella sua canzone “Napule”, Gigi D’Alessio raconta la storia della nascita della famosissima pizza Margherita. Difatti, uno dei simboli culinari italiani è nato a Napoli e più precisamente nella reggia di Capodimonte. La tradizione vuole che nel giugno del 1889, il re Umberto I e sua moglie la regina Margherita vennero in vacanza in Campania. Cogliendo l’occasione della loro venuta e per celebrare la recente Unità d’Italia sotto i Savoia, l’inventivo pizzaiolo Raffaele Esposito creò una pizza richiamando il Tricolore grazie al verde del basilico, al bianco della mozzarella di bufala e il rosso del pomodoro. Infine, per onorare la regina, il pizzaiolo decise di nominarla “Margherita”.

Un’altra versione però, dice che Margherita di Savoia seppe della grande fama della pizzeria Brandi, il cui cuoco Raffaele Esposito fu chiamato a corte per cucinare per la regina. Cucinò quindi tre pizze con vari ingredienti ma quella che conobbe il successo piu clamoroso presso la regina fu quella al basilico, alla mozzarella di bufala e al pomodoro, e non solo per motivi patriottici. Perciò la pizza assunse il suo nome.

Inoltre, la pizzeria Brandi, fondata nel 1780, è ancora oggi attiva e si trova in salita S. Anna di Palazzo, una traversa di via Chiaia, a Napoli.

Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta: 500gr di farina, 25gr di lievito di birra, un bicchierino d’olio extravergine d’oliva, 1/2 cucchiaio di sale, 200ml d’acqua tiepida q.b.

Per la farcitura: 200gr di mozzarella di bufala, 200gr di pomodori pelati, olio extravergine d’oliva q.b., basilico fresco.

Preparazione:

Sbriciolate il lievito e scioglietelo nell’acqua tiepida, aggiungete mezzo cucchiaio di sale e un cucchiaio di olio. Versate sulla spianatoia la farina e fate la fontana, versateci l’acqua con il lievito ed impastate fino ad avere un impasto morbido ed elastico. Fate una palla e mettetela a lievitare coperta in luogo tiepido fino a quando avrà raddoppiato il volume. Con le mani infarinate ricavate dall’impasto delle palline da circa 130 gr l’una. Fatele

lievitare ancora coperte. Poi tiratele finemente con il matterello e mettete nelle teglie. Distribuite sulla base della pizza i pelati schiacciati con l’olio e la mozzarella tagliata a dadini. Irrorate con l’olio extravergine e infornate la pizza margherita a 220° fino a cottura (dai 15 ai 20 minuti).

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