“Usare il nome di Dio per uccidere è una bestemmia”. Papa Francesco nell’Angelus domenicale ha espresso dolore per gli attacchi terroristici che hanno insanguinato la Francia venerdì 13 novembre, solidarietà ai cittadini francesi e fraterno cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime e dei feriti.

“Tanta barbarie ci lascia sgomenti e ci si chiede – ha detto il Pontefice a poche settimane dall’apertura del Giubileo, in una San Pietro blindata e tra i possibili obiettivi di nuovi attentati – come possa il cuore dell’uomo ideare e realizzare eventi così orribili, che hanno sconvolto non solo la Francia ma il mondo intero Dinanzi a tali atti intollerabili, non si può non condannare l’inqualificabile affronto alla dignità della persona umana. Voglio riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell’odio non risolve i problemi dell’umanità”.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama dal G20 in Turchia ha detto: “Quello sferrato contro Parigi è un attacco a tutto l’Occidente. I cieli sono stati oscurati. Raddoppieremo i nostri sforzi in collaborazione con gli altri membri della coalizione per arrivare ad una soluzione pacifica in Siria che possa alleviare le sofferenze di tanta gente”.  


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