Dal Paradiso all’Inferno in sei minuti. Colpa di 360 secondi di black out totale che hanno relegato l’Italbasket di Simone Pia-nigiani non solo fuori dal gioco delle medaglie europee, ma addirittura fuori dai Mondiali di Spa-gna dell’anno prossimo, salvo clamorose sorprese.
Un destino amaro quello della nazionale di pallacanestro, che fino alla disarmante partita dei quarti di finale contro la Lituania aveva compiuto più di un mezzo miracolo.
Cinque vittorie su cinque nel primo girone, compresi tre trionfi contro nazionali di grosso calibro come Russia, Turchia e Grecia, poi due comprensibili passi falsi contro la Slovenia padrona di casa e i cugini della Croazia.
Ma la vittoria con la Spagna campione in carica dopo una rincorsa incredibile culminata con il dominio al supplementare a-veva alimentato le speranze dei tifosi, innamorati di una Nazio-nale in grado di fare male in di-fesa e in attacco. Almeno finché reggeva il fiato.
E la fatica, alla fine, ha compiuto il delitto perfetto.
In partita per tre quarti di gara contro i lituani, gli azzurri hanno patito un pesante passaggio a vuoto nei primi sei minuti dell’ultimo periodo, subendo un parziale di 15-0 da parte dei baltici che hanno messo in cassaforte la partita e il passaggio alle semifinali.
Un incubo che però non si è fermato ai quarti. Fondamentale per la qualificazione alla fase finale dei Mondiali 2014 era arrivare tra le prime sette squadre del torneo. Purtroppo per gli uomini di Pianigiani, la stanchezza non aveva finito di giocare brutti tiri agli azzurri.
Meno di 24 ore dopo il crollo con i lituani, gli azzurri hanno perso anche la semifinale per le qualificazioni dal quinto all’ottavo posto contro l’Ucraina di Mike Fratello, poi sesta dopo il ko con gli sloveni. L’ultimo appello era la partita per il settimo posto contro la ferita Serbia, travolta dalla Spagna nei quarti e alla disperata ricerca di un senso per il suo Europeo. Purtroppo per l’Italia, il fiato anche stavolta è stato dalla parte degli avversari e il 76-64 finale ha relegato i nostri fuori dal Mondiale spagnolo.
Il destino dell’Italia è adesso in mano alla federazione internazionale, che ha a disposizione quattro wild card di “ripescaggio” per le nazionali più meritevoli rimaste fuori dalla competizione.
L’ottimo comportamento della squadra nella prima fase, e le tante assenze che hanno condizionato l’andamento dell’Europeo azzurro fanno ben sperare in una scelta che non sarà forse onorevolissima, ma che riconoscerebbe il valore di una squadra che, se la prossima volta avrà fiato, potrà andare ancora lontano.