JUVENTUS 36 PUNTI – VOTO 9. Il miracolo di Allegri è riuscito: l’addio di Conte non si è pagato. Anzi: la squadra gioca meglio (quasi completata la traslazione verso la difesa a 4) e ha passato il turno in Champions. Alla faccia di scettici e critici. Qualche scricchiolio solo nelle ultime settimane.
 
ROMA 35 PUNTI – VOTO 8,5. Sempre ad altissimo livello, ma con qualche tensione in più. Garcia è più nervoso, Totti non segna e molti dei nuovi innesti non stanno rendendo. Con un po’ di fortuna, ha approfittato dei mezzi passi falsi della Juve, ed è in piena corsa. Ma l’anno scorso era più bella. 
 
LAZIO 26 PUNTI – VOTO 8 – Lontana dagli occhi dei riflettori (nonostante il presenzialismo di Lotito), la Lazio è una squadra solida e rodata. Che vince. La classifica medio-alta è affollatissima, però arrivare così in alto a Natale è un bel successo. 
 
SAMPDORIA 26 PUNTI – VOTO 8 – Mihajlovic condottiero imperioso, giocatori rilanciati (Okaka, Romero) e un gioco a tratti affascinante. Se le ‘bizze’ societarie non dovessero incidere in negativo, ci sarà spazio per sognare. Soprattutto in un campionato così livellato verso il basso.
 
GENOA 26 PUNTI – VOTO 8,5 – Il Genoa gioca bene, con tecnica e velocità e sa fare risultato anche contro le grandi. Quest’anno una realtà. Speriamo che Preziosi non rompa il giocattolo. 
 
MILAN 24 PUNTI – VOTO 6 – Dopo l’avvio lanciato, ci si aspettava qualcosa di più. Ma questa non è certo una super-squadra. Inzaghi deve osare e sperimentare, in vista del futuro. Serve un bomber. 
 
NAPOLI 24 PUNTI – VOTO 5 – In un campionato così povero, è inconcepibile vedere i partenopei così in basso: con qualche ritocco in mezzo al campo, sarebbero da terzo posto sicuro. La sensazione è che De Laurentiis sia lontano e Benitez più che esautorato. Crisi in vista?
 
FIORENTINA 23 PUNTI – VOTO 5,5 – Tanti, troppi infortuni. Ma anche un’allegria perduta e una produttività offensiva tutta da reinventare. Gomez è un caso umano. Montella ha ancora voglia di lottare per la ‘Fiesole’?
 
UDINESE 21 PUNTI – VOTO 6,5 – Dopo l’ottimo avvio, una brusca frenata. Ma i bianconeri giocano bene e con tranquillità di classifica. Un bel successo per il redivivo Stramaccioni. 
 
PALERMO 21 PUNTI – VOTO 6,5 – Dopo il brutto avvio, Iachini ha invertito la rotta. La squadra gioca bene e con attenzione. Ma il grande successo dell’allenatore rosanero è essere ‘sopravvissuto’ alle ire del presidente Zamparini. 
 
INTER 20 PUNTI – VOTO 5 – Rosa inconcludente, sbilanciata e sopravvalutata. Mercato errato. Mazzarri aveva le sue colpe, ma Mancini non sta facendo molto meglio. Anzi. Urgono investimenti, ma Thohir la pensa in modo diverso. 
 
SASSUOLO 19 PUNTI – VOTO 6,5 – Con una mentalità lontanissima da quella italiana, Di Francesco fa sempre ‘giocare’ la sua squadra. La rosa, però, è di livello alto: è il momento del salto  di qualità. 
 
VERONA 17 PUNTI – VOTO 5 – La rivoluzione operata dopo le grandi cessioni estive (Iturbe, Romulo) non ha pagato: tanti buoni giocatori, ma nessuno davvero incisivo. Toni segna meno. Stagione dura. 
 
EMPOLI 16 PUNTI – VOTO 6,5 – Giocattolino dai costi ridotti e dall’elevata spettacolarità. Sarri ha creato un gruppo splendido, che sa giocare al calcio. Difficile dire se basterà per centrare la salvezza, ma onore al tentativo. 
 
TORINO 14 PUNTI – VOTO 5,5 – Le partenze di Immobile e Cerci pesano troppo. I granata arrancano in zona gol e Ventura non si ‘schioda’ dal proprio difensivismo. Buon per il Toro che la concorrenza sia molto più debole. 
 
ATALANTA 14 PUNTI – VOTO 5 – La squadra non ingrana. Perso Bonaventura, Gomez, chiamato a sostituirlo, è un fantasma. Denis sempre a secco. La classifica comincia a fare paura, nonostante alcune ‘partitone’.
 
CHIEVO 13 PUNTI – VOTO 5,5 – L’arrivo di Maran al posto di Corini ha dato una piccola scossa. La rosa a disposizione è parecchio deficitaria. Stringere i denti. 
 
CAGLIARI 12 PUNTI – VOTO 5 – Zeman non paga più. Poca verve offensiva, ancora lacune difensive. Non sembra nemmeno che la rosa sia adatta per il credo del boemo. C’è da aver paura.
 
CESENA 8 PUNTI – VOTO 5 – Di Carlo per Bisoli in panchina. Ma la sensazione è che l’organico sia da ‘buona squadra di B’. Salvezza uguale miracolo. 
 
PARMA 6 PUNTI – VOTO 4 – Disastri amministrativi, cessione della società, infortuni in serie e zero rinforzi: ecco come dall’Europa League sfumata a tavolino, si è sprofondati a un passo dalla retrocessione. A gennaio servirebbe una rivoluzione. 
 
N.B. Il pagellone è stato redatto prima della 16° giornata.

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