La Juventus ha dominato la Serie A: nonostante il bel gioco della Roma e i rinforzi del Napoli, non c’è mai stata partita. La macchina bianconera non si è mai inceppata, gli uomini di Conte hanno acquisito delle certezze tattiche e una costanza di rendimento tali che, anche basandosi su uno stile di gioco tutt’altro che propositivo o spettacolare (di questo si è pagato dazio in Europa), il Campionato è stato stravinto.
La sfida per Conte – in caso di conferma – sarà ‘riscrivere’ la Juventus, per renderla una squadra offensiva, in grado di giocare a viso aperto in Europa.
Per il momento, però, è giusto celebrare il terzo Scudetto consecutivo, analizzando la stagione dei singoli protagonisti.
BUFFON 8 – Rendimento costante e impeccabile, con l’aggiunta (fondamentale per un portiere di una grande squadra) di ‘miracoli’ nei momenti decisivi.
STORARI 6 – Solo 5 presenze, ma senza sbavature. Alternativa sicura.
CHIELLINI 8 – Marcatore senza fronzoli, dal fisico possente e dal temperamento gladiatorio. Stagione impreziosita anche da tre gol.
CACERES 7,5 – Si è presto confermato la prima alternativa ai difensori titolari. Piace soprattutto per la versatilità.
OGBONNA 5 – Delusione. Arrivato come grande colpo per svecchiare il reparto, ha trovato pochissimo spazio. Preoccupante, però, come il suo rendimento sia stato in costante calo.
PELUSO 6 – Sempre pronto all’opera.
BARZAGLI 8 – Gli anni cominciano a pesare, ma l’affidabilità in campo non cala mai.
BONUCCI 7,5 – Si prende sempre qualche rischio, ma è un vero regista arretrato per la squadra. Prezioso.
LICHTSTEINER 8 – Ti accorgi di quanto sia indispensabile quando manca. Generoso, instancabile e sempre concentratissimo. Sulla destra non ha rivali
POGBA 7,5 – Un po’ troppo supponente rispetto allo scorso anno. Resta dotato di numeri da fuoriclasse, ma non pare sempre disposto al sacrificio necessario.
MARCHISIO 7 – Stagione non facile: mai prima scelta, ha vissuto un inverno decisamente complesso. Finale in gran crescendo.
PADOIN 6,5 – Preziosissimo jolly per i finali di gara.
PIRLO 8 – Qualche difficoltà dinamica in più rispetto al recente passato (che si è tradotta in una regia di qualità un po’ meno costante), ma anche gol pesantissimi nel momento chiave della stagione.
ASAMOAH 8 – Dominante sulla sinistra. Nella fase centrale della stagione ha saputo abbinare, alla consueta forza, tanta qualità.
VIDAL 8 – Gli 11 gol hanno mascherato un rendimento meno costante del solito. Però avere lui in campo è come avere un ‘bomber’ in più.
ISLA 5,5 – Non si è mai ‘preso’ la Juve e, ora, pare troppo tardi per invertire la tendenza.
PEPE SV -.
VUCINIC 7 – Accantonato e poi ceduto, è stato reintegrato in rosa solo per le ‘bizze’ dell’Inter. Non ha comunque mai fatto mancare il proprio apporto, no-nostante non sia più stato protagonista vero.
TEVEZ 9,5 – Gol a grappoli, palloni recuperati a profusione, impegno costante per 90’ a prescindere dall’avversario. Il vero valore aggiunto della Juve 2014.
GIOVINCO 6,5 – Beccato a lungo dai suoi stessi tifosi, ha ‘abbassato la testa’, lavorato tanto e ottenuto buone soddisfazioni (oltre alla stima di Conte).
LLORENTE 7,5 – Avvio difficile, grande crescita e finale in calo. I gol non sono mai mancati, ma resta l’idea che non sia propriamente il tipo di attaccante ideale per il sistema di gioco praticato da Conte.
OSVALDO 5 – Altra delusione. Arrivato a gennaio per conquistarsi il Mondiale, ha fatto davvero molto poco per meritarselo.
QUAGLIARELLA 5,5 – Separato in casa e, di fatto, a lungo fuori rosa, ha fatto quello che ha potuto in un ambiente che lo ha evidentemente sfiduciato.
CONTE 8,5 – Leader carismatico che vive di tensioni e di costanti ‘sensi di accerchiamento’. La Juventus è il suo specchio sul campo. Ora, se resterà anche l’anno prossimo, dovrà cambiare molto: è necessario un gioco migliore, per essere davvero competitivi in Europa.