Non si è parlato solo di economia, politica internazionale, sicurezza mondiale, aerospazio e investimenti intercontinentali. È significativo che tra i temi toccati nell’incontro bilaterale alla Casa Bianca tra il Presidente americano Barack Obama e il Presidente del Consiglio italiano Enrico Letta, ci sia stato uno spazio apposito per il “Cultural Exchange and Heritage”.
 
Nell’Italian Heritage Month e nell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, ha un significato decisamente particolare e simbolico, come questo incontro al vertice.
 
Altrettanto significativi sono i dati emersi dall’incontro. Italia e America partecipano a un gran numero di programmi di scambio. L’Italia ospita circa 30,000 exchange students ogni anno ed è seconda solo alla Gran Bretagna come destinazione di studio all’estero per gli americani.
 
La Fulbright Commission, che si occupa di scambi culturali ed educativi tra i due Paesi, è una delle più anziane e corpose in Europa. Dalla sua attivazione nel 1948, più di 10,000 studenti, docenti e ricercatori, italiani e americani, hanno beneficiato di una borsa di studio. I programmi di tirocinio e i business exchange hanno portato giovani manager e imprenditori a frequentare negli Usa corsi di studio accademici e stage aziendali nei vari campi scientifici e ingegneristici. 
 
Dal 2001 poi, Usa e Italia sono partner in accordi bilaterali per proteggere la proprietà culturale e prevenire i traffici illeciti di opere d’arte e tesori archeologici.
 
Le due nazioni però, non stanno solo celebrando l’Anno della Cultura Italiana negli Usa con una lunga serie di mostre, conferenze, concerti, seminari che stanno dando agli americani (e non solo agli italoamericani) stimolanti occasioni di conoscere l’Italia attraverso l’arte, la storia, il design, l’innovazione scientifica e tecnologica.
 
Stanno mostrando cos’è l’Italia oggi. La sua capacità di sviluppare energie innovative e utili a livello mondiale. Perchè l’Heritage non è solo passato ma quel che ha seminato il presente.
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