Il calcio italiano si sta preparando a vivere un’altra sessione di calciomercato contraddistinta dalla necessità di risparmiare e di sanare i bilanci.
In questo senso, fulgido esempio è l’addio di Cavani al Napoli. L’uruguagio è passato al Paris Saint-Germain per 64 milioni di euro. A quelle cifre, De Laurentiis non poteva trattenerlo e nessun club italiano poteva cercare di acquistarlo. Ora il Napoli, però, ha i soldi per rifondarsi (Mertens è un buon inizio).
Anche il Milan ha provato a realizzare una ‘grande cessione’. A inizio estate, El Shaarawy è clamorosamente finito sul mercato. I rossoneri hanno dimostrato di non credere fino in fondo nell’attaccante esterno e sembravano desiderosi di monetizzare al più presto, prima che il ‘Faraone’ vedesse il suo valore ridursi. I 40 milioni chiesti da Via Turati, però, hanno spaventato un po’ tutti, e allora Adriano Galliani si è affrettato a ritirare lo svalutato attaccante dal mercato. Mosse quantomeno rivedibili. Ora i tifosi del diavolo si rassegnino a un’altra estate caratterizzata dal “se non parte nessuno, non arriva nessuno”: dopo aver liquidato capitan Ambrosini (colpo Fiorentina!) è arrivato Poli, piacciono Honda e Ljajic: difficile entusiasmarsi.
La Fiorentina sta lavorando alacremente: Jovetic e il citato Ljajic hanno numerose richieste e (soprattutto il primo) poca voglia di restare in viola. I Della Valle insistono nel non volerli lasciare partire ma, intanto, inseguono Mario Gomez per puntellare l’attacco.
Anche i campioni in carica della Juventus hanno dato la priorità al reparto offensivo che, attualmente, appare tanto rivoluzionato quanto sovrappopolato. Sono ar rivati Llorente e Tevez (‘soffiato’ al Milan, vero topplayer, ma con le caratteristiche giuste per far fare il salto di qualità ai bianconeri?), che si aggiungeranno a Matri, Quagliarella, Giovinco e Vucinic. Per il resto, difficile – con i bilanci di Serie A – poter trovare un giocatore in grado di spostare gli equilibri nello squadrone di Conte.
L’Inter, in attesa degli eventuali investimenti indonesiani, si è assicurata un allenatore preparato e carismatico come Mazzarri e sta cercando di innestare linfa verde in rosa. Salutato Cassano (colpo Parma) che, da ‘scippo’ al Milan si è rapidamente tramutato in problema, sono arrivati Icardi e Belfodil: giovani di sicuro avvenire, tatticamente simili e un po’ troppo acerbi.
Intanto i nerazzurri hanno liquidato la spina dorsale dell’Under 21 che era di loro proprietà. Scelte singolari.
C’è caos anche a Roma: Osvaldo e il rientrante Borriello sono separati in casa e i talenti giallorossi paiono desiderosi di cambiare aria, non protetti dalla società. La scelta di Garcia per la panchina pare un altro azzardo.
In un contesto dove c’è poca voglia di spendere e dominano gli scambi interni, l’arrivo di Biglia alla Lazio è interessante, così come il passaggio del duo Verre-Nico Lopez a Udine. Toni, intanto, cerca nuove motivazioni a Verona, mentre Gabbiadini vuole consacrarsi con la Samp. Lodi guiderà il Genoa.
In generale, però, sembra che avremo un campionato sempre più povero, da tutti i punti di vista.