Il pareggio di S. Siro tra Milan e Napoli – risultato giusto, frutto di una partita più intensa che bella – sembra aver definitivamente sancito la fine della rincorsa dei rossoneri verso il secondo posto. Quattro punti di distacco, a questo punto della stagione, sembrano davvero troppi.
Il calendario non pare poter favorire gli uomini di Allegri e, soprattutto, il Milan sembra un po’ in riserva di energie, mentre il Napoli ha ritrovato delle certezze (nel gioco e nella facilità di finalizzazione) che solo qualche settimana fa sembravano perdute. Il calo della forza atletica del Milan è sotto gli occhi di tutti. Per l’intera stagione, anche nei momenti peggiori, i rossoneri hanno sempre corso tantissimo.
Soverchiando per possesso palla e chilometri macinati quasi ogni avversario. Nelle ultime settimane, invece, questa tendenza sembra essersi affievolita. Il Milan fa più fatica a mantenere le distanze giuste tra i reparti. E, inevitabilmente, ne risente tutta la manovra. E se si considera la recente latitanza dei campioni più rappresentativi, la situazione del Milan non pare certo rosea. Infatti Balotelli, dopo quella con il Napoli, rischia di saltare per squalifica altre due gare; Niang, dopo il famoso palo di Barcellona, è in pesante involuzione; Robinho ha ormai ‘chiuso’ col mondo Milan; Boateng è lontano parente della mezz’ala dinamica della scorsa stagione e anche El Shaaraway appare in crisi.
Proprio il ‘Faraone’, escluso a sorpresa nel big match contro il Napoli, rischia di rappresentare un piccolo caso. Dopo l’arrivo di Balotelli, lo ‘spazio realizzativo’ dell’esterno si è inevitabilmente ridotto. Ma la convivenza e il feeling tra i due attaccanti non sono mai sembrati in discussione. Dopo la gara con il Napoli, però, Allegri ha parlato di «stanchezza mentale» del ‘Farone’, spiegando come la gestione dei giovanissimi sia sempre delicata. El Shaarawy si è montato la testa? Lo scopriremo solo nelle prossime settimane, ma qualche piccolo dubbio sembra poterci essere.
Di contro il Napoli sembra essersi davvero dato una scossa. Mazzarri ha rigenerato una squadra che nelle ultime quattro giornate, approfittando anche di un calendario agevole, ha ripreso a macinare punti e gioco. A S. Siro, come spesso accade ai partenopei ospiti di una grande, non si è visto un Napoli d’assalto. Ma, rispetto al solito, gli azzurri hanno saputo amministrare la partita abbastanza tranquillamente.
Fondamentale è stato il pareggio agguantato subito: le sicurezze di un Milan che fin lì, pur senza essere travolgente, aveva fatto la gara, si sono sciolte. E il Napoli ha potuto incanalare la partita verso un utile pareggio. Se Cavani si è visto poco, il moto perpetuo di Pandev e la super grinta di Behrami hanno impressionato. Dzemaili non è un vero e proprio regista – e si è visto – ma l’estro di Hamsik, per quanto innescato di rado, ha supplito. Soprattutto, ha impressionato la sicurezza difensiva dei partenopei.
Mancano sei partite alla fine del torneo. I quattro punti in più dei partenopei (cinque, se si considera che con un arrivo alla pari il Napoli la spunterebbe per la miglior differenza reti), in queste condizioni di forma, potrebbero davvero bastare.