A Montepulciano, detta non a caso la ” perla del Rinascimento”, la Fortezza , il Giardino di Poggiofanti e il Tempio di San Biagio diventano attrattive imperdibili per il turista alla ricerca di mete artistico-culturali.
Fino al 17 settembre, il Comune di Montepulciano e la Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, con l’organizzazione di Opera Civita, presentano la mostra Leonardo da Vinci: Visions che si articola in una duplice sede espositiva: presso la fortezza sono ospitate le riproduzioni delle macchine di Leonardo, mentre presso il Giardino di Poggiofanti è collocata una straordinaria ricostruzione in scala 1:1 del Monumento Equestre in memoria di Francesco Sforza. Questa ricostruzione del gigantesco cavallo, alto oltre sette metri, è caratterizzata dalla fedeltà ai disegni di Leonardo e al processo di fusione da lui ideato. Realizzato in materiali compositi e struttura in acciaio, è alto 7,80 metri per un ‘estensione totale di circa 10 x 4 metri con un peso complessivo di 20.000 kg.
Leonardo da Vinci: Visions è il risultato dell’esperienza espositiva delle mostre Gli ingegneri del Rinascimento (1995), L’automobile di Leonardo (2004) e La mente di Leonardo (2006), ideate dal Museo Galileo di Firenze e curate dal suo direttore, Prof. Paolo Galluzzi.
Visions invita ad esplorare il modo di pensare di Leonardo da Vinci e la sua concezione unitaria della conoscenza come sforzo di assimilare con ardite sintesi teoriche e con geniali esperimenti le leggi che governano tutte le meravigliose operazioni dell’uomo e della natura.
La mostra presenta alcuni ambiziosi progetti di Leonardo che ben illustrano la sua attitudine a cimentarsi con temi di complessità inaudita. Sogno dell’uomo fin dai tempi più antichi, il volo prende forma nei suoi studi e nelle macchine da lui disegnate. Leonardo si misura anche con l’idea di conferire il movimento a oggetti inanimati: il carro semovente e il leone meccanico sono eloquente testimonianza dei risultati dal potenziale fortemente innovativo che egli raggiunse. Infine, il progetto per la gigantesca statua equestre in bronzo in memoria di Francesco Sforza costituisce un’ulteriore prova dell’eccezionale intelligenza e tenacia con le quali Leonardo affrontava le più audaci sfide tecnologiche e artistiche.
Un’altra bellezza del paese e ‘ il Tempio di San Biagio, capolavoro dell’architettura italiana del Rinascimento maturo, che oggi le Opere Ecclesiastiche Riunite hanno reso più accogliente, sicuro e vigilato.
Con la progressiva crescita de visitatori a Montepulciano e a seguito di produzioni cinematografiche in cui la chiesa e la città sono diventati magnifici set, è sorta la necessità di una maggiore tutela del luogo con la presenza assidua di una custodia e di un’offerta più ampia dei servizi aggiuntivi. In questa prospettiva, all’ingresso del Tempio, si trova una nuova struttura che si confà all’elegante architettura dell’interno che riflette le armoniche proporzioni esterne.
Con il biglietto d’ingresso viene consegnata un’audiovideoguida in cui il visitatore, attraverso uno strumento digitale, puo’ seguire testo/immagine e la spiegazione del monumento in relazione alle fotografie di riferimento. La novità di questo racconto e’ l’intervento dello stesso architetto, Antonio da Sangallo, detto il Vecchio, che presenta il suo capolavoro, il Tempio di San Biagio, a coloro che ascoltano l’audiovideoguida. D’altra parte l’architetto fiorentino è colui che più ha delineato l’aspetto di Montepulciano, in cui eleganti palazzi si susseguono nelle vie cittadine offrendo prospettive sorprendenti. Per questo la visita prosegue nel centro storico della città con l’ausilio di una app. Dopo la visita del Tempio di San Biagio, il visitatore può continuare il suo percorso scaricando tramite il proprio smartphone l’app-guida di Montepulciano, con testi brevi, ma efficaci, corredati da immagini.
Le Opere Ecclesiastiche Riunite di Montepulciano si sono avvalse di un gestore, Opera-Civita, per il nuovo riordinamento dei servizi, auspicando una fruizione più consapevole del Tempio da parte dei turisti. Qui paesaggio e architettura, patrimonio di una terra ricca di storia e di cultura, si confondono in forme armoniche e danno vita ad uno scenario unico. La chiesa si colloca infatti al centro di un prato pianeggiante là dove la Val d’Orcia s’innesta nella Val di Chiana e la sua posizione, fuori della città, in mezzo a uno scenario naturale d’impareggiabile bellezza, ne evidenzia la grandiosità.