Domenico Modugno è un simbolo nazionale, ma la sua fama superò presto i confini nazionali per diffondersi in tutto il mondo, come dimostrano le tante cover di “Volare” (su Wikipedia se ne citano 127), eseguite, tra gli altri, da artisti del calibro di Barry White, David Bowie, Andrea Bocelli, Frank Sinatra, Frank Zappa, Gipsy King, Dean Martin, Luciano Pavarotti, The Platters e Louis Armstrong.
La svolta avvenne nel 1958, un anno frenetico per l’artista italiano, che passò dal successo nazionale alla grande popolarità internazionale, con tournée negli Stati Uniti e in America Latina, incisioni discografiche estere e apparizioni nei programmi televisivi di maggiore successo.
Durante la prima edizione dei Grammy Awards, tenutasi il 4 maggio 1959 all’Hollywood’s Beverly Hilton Hotel, Modugno vinse due Grammy: per il miglior disco dell’anno (record of the year) e per la canzone dell’anno (song of the year), ottenendo anche la nomination per il miglior cantante maschile (best vocal performance, male), nello stesso periodo ricevette, dalla sua casa discografica, tre dischi d’oro per l’interpretazione, il motivo e per il disco più venduto.
Tra i cantanti pop, soltanto due italiani sono riusciti a vincere il Grammy. Oltre a Modugno, nel 2006, Laura Pausini vinse il premio per il miglior album pop latino con “Escucha”, edizione in spagnolo di “Resta in ascolto”. In seguito la cantante romagnola vinse altri due Grammy nel 2007 e nel 2009.
Gli americani soprannominarono Modugno: “Mr. Volare”, e anche la sua canzone divenne nota con questo titolo (più immediato de “Il blu dipinto di blu”). Il singolo rimase primo nelle Billboard statunitensi per ben tredici settimane consecutive, record tuttora ineguagliato per una canzone italiana.
La notizia dei successi di Modugno negli U.S.A. fece clamore anche in Italia. L’Espresso nell’agosto del 1958 scrisse nei titoli in copertina: Modugno ha conquistato l’America; e alla fine dell’anno i dati di vendita furono esaltanti, raggiungendo le 800.000 copie in Italia e oltre 22 milioni nel resto del mondo.
L’industria del disco americana ricevette un nuovo impulso dalle richieste di “Volare”, la Decca Records, stampava 60 mila copie al giorno del disco e contemporaneamente erano eseguite altre 15 incisioni da diverse case discografiche. Il precedente best seller americano era di 30 mila copie giornaliere. In poco più di due mesi furono vendute due milioni di copie.
Riportiamo un estratto dell’articolo del Garfield News del 21 agosto 1958: “Domenico Modugno’s recording of “Nel blu dipinto di blu” on Decca Records has been not only a personal triumph for the Italian star, but has revitalized the entire music industry. According to Decca, letters and telegrams have poured into its offices attesting to the fact that Modugno’s is the recording that has brought an end to the recession in the sale of retail records. An Italian Gypsy Prince has been totally responsible for creating the greatest amount of excitement and interest ever experienced in the recording industry”.
Il successo del cantante italiano in America fu tale che diciotto anni dopo la sua prima tournée, la Chrysler produsse un modello di automobile chiamata “Volarè” (con tanto di “è” per indicare “l’accento di qualità” della vettura), che rimase in produzione per numerosi anni.
Ecco come il cantante raccontava il boom del suo successo negli Stati Uniti: “In una stazione radio del Michigan o dell’Indiana, arrivò un signore con il disco mio e lo mandò in onda, il giorno dopo si ebbero duemila telefonate di gente che voleva risentirlo. Fu rimandato in onda e il giorno appresso arrivarono altre duemila telefonate, l’exploit di “Volare” nacque così”.
Modugno partecipò al popolarissimo Ed Sullivan Show, il programma televisivo più popolare degli Stati Uniti, che ebbe il merito di fare conoscere Elvis Presley e anni dopo decretò il successo U.S.A. dei Beatles. Seguii un lungo tour che toccò numerose città, tra cui: Boston, Buffalo, Los Angeles e New York.
Il cantante italiano fu sempre ricevuto con il massimo degli onori, tanto che ricevette le chiavi d’oro della città di Washington, il martello dello speaker del senato di Washington, la cittadinanza onoraria di varie città come Sommer Point (New Jersey) e Arkansas City, oltre alla stella di sceriffo a Buffalo.
Dopo il successo di “Volare” la Decca Records pubblicò negli Stati Uniti un secondo album che prese il titolo dal famoso singolo: “Nel blu dipinto di blu” (Volare) and other Italian favorites. Ma le versioni contenute nel disco sono le stesse delle incisioni italiane: Modugno è uno dei due cantanti che hanno pubblicato i loro dischi negli Stati Uniti senza cantare in inglese (l’altro è Renato Carosone).
La copertina del disco mostra un disegno di Modugno mentre canta e suona la chitarra con il mare sullo sfondo; nel retro invece vi è un testo in inglese con alcune notizie sull’artista, fra cui quella non veritiera relativa alla sua discendenza da una famiglia di zingari (descendent of Italian gypsy royalty), che di conseguenza fu spesso riportata anche dalla stampa.
Domenico Modugno tornò negli Stati Uniti a New York nel 1984, dove per ben due settimane rappresentò con successo l’Italia nella serie di recital “International Music Stars” al Nederlander Theater di Broadway, cantando per due ore, ogni sera, una selezione delle sue più belle canzoni.
Sono passati vent’anni dalla sua scomparsa ma Modugno è ancora con noi.
L’ultimo omaggio è arrivato al recente Festival del Cinema di Venezia dove è stato presentato il film “Hungry Hearts” del regista Saverio Costanzo, con protagonista l’attore Adam Driver, che canta in italiano: “Tu si ‘na cosa grande”, uno dei tanti capolavori dell’artista pugliese.