Se pensate che Milano sia una città movimentata solo durante le famose settimane della moda siete molto lontani dalla realtà. Milano è sempre in movimento, ma lo è soprattutto sotto le fiere e una delle più importanti è sicuramente il Salone del Mobile.
Questa fiera è un evento che coinvolge un circuito a livello mondiale di designer, architetti, arredatori e appassionati del genere. Questo è sicuramente uno dei settori che affascina maggiormente anche i non addetti al lavoro. Spesso il confine tra design e arte è molto sottile e quasi impalpabile.
Torniamo però alle strade della metropoli meneghina. Lo scenario è analogo alla fiera della moda: traffico raddoppiato, mezzi potenziati, una fiumana di persone che si spostano, apparentemente senza un ordine prestabilito ma è solo apparenza: tutto ha un senso. I locali propongono manifestazioni, feste. Il Fuori Salone, ovvero un fitto calendario di eventi che si sviluppa fuori dai padiglioni fieristici, coinvolge anche gli estranei alla manifestazione.
Via Durini, in zona San Babila, una delle vie più gettonate di questa settimana, soprattutto per la numerosa presenza di marchi di design, è pronta da mesi. Quest’anno la settimana del mobile è stata particolarmente viva: sono state fatte le famose prove generali dell’Expo 2015 oramai alle porte. Da maggio a ottobre 2015 Milano sarà la sede dell’Expo 2015, ma tutta la nazione sarà coinvolta in questo appuntamento. In ogni caso con la settimana del mobile la città e i milanesi hanno avuto un’anteprima di come saranno i prossimi mesi e della capacità di Milano e dintorni di gestire un numero di visitatori superiore al solito.
Proviamo a fare un bilancio di questa settimana. L’affluenza è stata elevata con una percentuale in crescita del pubblico cinese. Ovviamente il salone del mobile è sempre un importante punto di riferimento per sondare e capire le nuove tendenze dell’abitare. Uno degli stili maggiormente gettonati nella fiera di quest’anno è stato il vintage e il revival, per la grande gioia dei bottegai sui Navigli e di tutti i negozi di antiquariato, vintage e recupero oggetti antichi sparsi per Milano che in qualche modo risentiranno in positivo di questo rinnovato amore per il “vecchio”. In realtà questa sembra essere la conferma ad una tendenza che ultimamente si stava diffondendo.
Le case proposte dagli architetti e dagli interior design sulle riviste non sono solo più orientate ad un minimalismo essenziale, ma si arricchiscono con tocchi di vissuto. Nei negozi di arredamento per il grande pubblico, di fianco allo stile shabby che aveva preso piede, si sta affiancando il bohemien industriale che prevede il recupero di spazi ex industriali da arredare spesso con oggetti “ vecchi” o riprodotti come tali dall’industria e venduti a prezzi decisamente elevati.
Il vintage costa più del nuovo! Come però rinunciare a quel lampadario originario anni Settanta o riprodotto sulla falsa riga di quegli anni, che da un tocco speciale alla nostra sala?
La Triennale di Milano propone una interessante mostra sul design nostrano che esponeva nomi quali quello di Ettore Sottsass, designer che lavorò attivamente negli anni Quaranta e Cinquanta. Il nome e lo stile di Sottsass è ricorso più volte nella settimana del mobile 2015. Questo sottolinea ancora una volta questo rinnovato interessamento per il design del passato.
Che ne dite di fare un salto nel Fuori salone? Gli eventi sono stati tantissimi: il FAI ha organizzato gite in bicicletta per scoprire la Milano Liberty in zona Porta Venezia. Un’iniziativa che speriamo possa ripetersi anche in seguito, perché evidenzia una parte della città di grande interesse architettonico. Sempre per rimanere in tema il Green Island Alveari urbani ha coinvolto, in zona Garibaldi, quaranta designer internazionali per realizzare dei progetti atti ad ospitare le api in città. Vi sembra strano o eccentrico? No, semplicemente un tentativo sperimentale architettonico di integrare l’ambiente naturale a quello urbano. Non è il primo e non sarà l’ultimo.
Quali sono le zone che sono state maggiormente coinvolte? Brera Design District dove fermarsi in uno dei locali a godere della notte che incalza. Zona Tortona con il Tortona Design around, dove scoprire la nuova zona trendy di Milano risorta dalle sue ceneri dopo anni di degrado: oggi è una meta immancabile per i modaioli. San Babila con gli show room nel quadrilatero della moda, Via Durini e Corso Matteotti. Porta Venezia con lo stile liberty ma anche le manifestazioni Porta Venezia Design tra i suoi palazzi signorili. La zone delle 5 vie in zona Cordusio dove le botteghe artigianali mostrano le vecchie professioni e un design che ha un sapore genuino. Infine la Chinatown di Milano, zona Sarpi, che con il suo Oriental Design week ha dato un sapore esotico in un contesto di perfetta integrazione urbana. Ci si è sbizzarriti non poco!