Arriva il caldo a Milano e, diciamocela tutta, non è il caldo che trovereste in campagna, al mare o in montagna. In città il caldo è umido e insopportabile.
Così incomincia il fuggi fuggi nei weekend o l’assalto ai parchi, per chi decide di non imbarcarsi in interminabili code in uscita ed entrata dalla città. Se proprio non potete sopportare il sole rovente sull’asfalto, quel sole che fra un po’ scalderà a tal punto l’asfalto da catturare le impronte di chi dovesse avventurarsi sui marciapiedi nelle ore più calde con i tacchi, la soluzione è chiudersi in qualche luogo. Centro commerciale? Bar? Meglio invece puntare sulla cultura.
Milano è ricca di musei, mostre, gallerie: anche i suoi abitanti scoprono ogni giorno nuove location. Ci sono alcuni luoghi che sono in grado di stupire anche chi pensa di conoscere ormai approfonditamente la sua la città. Insomma anche d’estate a Milano non ci si annoia mai.
In pieno corso Magenta, ad esempio, laddove sorge la chiesa di Santa Maria delle Grazie che custodisce il prezioso dipinto de “L’ultima Cena” di Leonardo Da Vinci, vi è un luogo che racchiude tanti segreti del passato, da quando Milano è nata.
Superata la prima parte di corso Magenta ed arrivati all’altezza della basilica di San Maurizio al monastero maggiore, di fianco all’entrata della chiesa c’è l’ingresso del museo archeologico. Ecco qui la nostra magica meta!
Spesso siamo attirati dalla grandi mostre evento di Palazzo Reale, ma oltre a quelle, che sicuramente meritano di essere visitate, il museo archeologico, che scava nel passato della città meneghina andando alle sue radici, merita un’attenta visita.
Partiamo dal contesto: il museo è sito nell’ex convento del monastero maggiore di San Maurizio che risale al VIII secolo d.C. La partenza è già straordinaria!
Il percorso parte dalla Milano antica. Interessante è scoprire come la popolazione vivesse e quanto la struttura della città fosse differente: ci si può divertire a scoprire cosa ci fosse qualche secolo fa al posto delle attuali vie di grande shopping.
Una ricostruzione testimonia come la città abbia vissuto differenti epoche di sviluppo e cambiato il suo assetto in base alle esigenze del periodo storico di riferimento divendo, nei secoli, la metropoli che è oggi.
Il museo è diviso in sezioni e offre una visione ordinata e precisa di quale fosse la situazione storica della città in ogni periodo, con accenni storici, sociologici ed economici. Si parte dall’analizzare l’epoca di Cesare, passando per quella etrusca fino all’arrivo delle dominazioni barbariche fra cui i Longobardi. Questo scorcio sulle diverse culture permette di capire un po’ di più la città meneghina.
Il museo racchiude anche due gioielli architettonici. Appare all’improvviso, laddove meno ve lo aspettereste, una torre. Ebbene sì! Una torre poligonale a 24 lati con annesse mura. Si erge meravigliosa nel giardino interno del museo, creando subitaneo stupore. Non ci si aspetta una struttura architettonica di questo genere in un interno ma si spiega con il fatto che l’area era occupata da un edificio residenziale di I secolo d.C., dalle mura e dal grande circo romano adiacente al palazzo imperiale della fine del III secolo d.C., di cui si sono conservati consistenti reperti. Le mura di cui la torre ingloba una piccola porzione, furono costruite in età differenti: una prima fase fu quella dell’epoca cesariana per poi passare al III secolo d.C. quando Milano, allora Mediolanum, era la capitale dell’Impero Romano d’Occidente. All’interno della torre sono conservati affreschi del XIII – XIV secolo.
Altro gioiello architettonico di questo complesso, nel cuore del centro urbano, è la torre a base quadrata appartenente al periodo tardoromano che appare nel contesto del monastero.
L’ingresso corrisponde invece al chiostro seicentesco, che accoglie il visitatore con una serie d’imponenti resti architettonici, significativi di ciò che fu la splendida Mediolanum: capitelli fogliati in marmo microasiatico e sarcofaghi pagani e cristiani lungo le pareti, con i resti visibili della cinta muraria tardoantica (III d. C).
Il museo archeologico è cioè un pezzo di storia non solo negli oggetti che espone e nei percorsi che propone, ma anche nella sua stessa struttura architettonica. Visitarlo è un utile per avere una panoramica sull’evoluzione di una città che deve la sua identità a tutte le epoche che ha vissuto.