M Accelerator è il programma promosso da Mediars in partnership con la Regione Lazio che si svolgerà a Los Angeles a partire da Gennaio 2017 attraverso il quale giovani talenti italiani potranno realizzare concretamente le loro aspirazioni imprenditoriali venendo a studiare business e marketing negli States. Il bando che ha reso concretamente possibile tutto ciò si chiama “Torno Subito” ed è rivolto ai giovani dai 18 ai 35 anni residenti nel Lazio.
“Torno Subito” ha proprio lo scopo di offrire un’esperienza all’estero a ragazzi con un progetto o un’idea da sviluppare i quali, una volta tornati in Patria, avranno tutte le conoscenze necessarie per iniziare da subito la loro startup. Questo progetto è realizzato grazie all’impegno e alla tenacia di Mediars, fondazione non profit che nasce in Italia nel 2006, e in particolare del suo direttore Alessandro Marianantoni che inizialmente la concepisce come un hub creativo multidisciplinare con un focus nella formazione e produzione artistica e una grande enfasi sull’innovazione tecnologica.
Oggi Mediars è tutto questo e molto di più. E’ uno studio di design multidisciplinare con sede anche a Los Angeles e che vanta progetti in diversi settori dall’intrattenimento al marketing ma anche all’arte, come ad esempio il “Pasadena Waterfall”, un’opera d’arte pubblica per la città di Pasadena alta circa 17 metri che consiste in una installazione interattiva che promuove la riduzione dei consumi delle risorse naturali. Con questa iniziativa Mediars si candida a diventare un incubatore e acceleratore di idee che permette di creare un ponte virtuale tra Italia e Usa, grazie al quale molti giovani potranno realizzare i propri sogni alla conquista metaforica del vecchio West, ovviamente andata e ritorno.
Dott. Marianantoni, il progetto “Torno Subito” darà la possibilità ai giovani talenti italiani di formarsi negli States: ci vuoi spiegare in che modo partecipate all’iniziativa e che programma offrite?
A Los Angeles Mediars è da tre anni partner del progetto della Regione Lazio “Torno Subito”. Da quest’anno grazie alla collaborazione con lo studio legale Sassan Masserat, Kaplan International, Italian Trade Agency e l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles abbiamo creato M Accelerator un programma per sviluppare l’auto imprenditoria giovanile.
Altri partner molto interessanti si stanno unendo insieme a imprenditori e investitori italiani e non, tutti con una storia da raccontare e questo è il tipo di testimonianze che vogliamo portare in classe ai giovani italiani. Il programma offre strumenti di immediata applicabilità per sviluppare un’idea in un possibile progetto imprenditoriale. Il corso è molto ambizioso, in tre mesi offre un ampio spettro di discipline dalla comunicazione fino al business.
Tra gli oltre cento ragazzi che ci hanno scritto abbiamo selezionato quelli più motivati. Vogliamo offrire ai partecipanti gli strumenti che permetteranno loro di strutturare sia un business che marketing plan, creando una campagna di digital marketing. Non solo, parte molto importante del corso saranno anche le lezioni sul pitching, ovvero come si presenta un progetto agli investitori.
Che tipo di requisiti devono avere i ragazzi per poter accedere al bando? Come si svolgerà il programma?
È molto importante che i ragazzi possano creare dei gruppi multidisciplinari così da formare team di lavoro eterogenei e avere un’ottima esperienza di lavoro in gruppo. Valutiamo curricula provenienti dai settori della tecnologia, business, comunicazione, ma anche dal settore artistico-culturale, in particolare per chi ha progetti di offerta culturale e di intrattenimento.
Data la nostra esperienza principale, diamo preferenza a progetti che riguardano: l’innovazione tecnologica, la sostenibilità ambientale, l’intrattenimento e l’industria 4.0. Il corso inizia a gennaio 2017 e avrà una durata di tre mesi. Alla fine del corso i progetti più interessanti saranno presentati a un pubblico selezionato di imprenditori e investitori.
Ai ragazzi che guardano agli U.S.A. come la terra delle opportunità che cosa direbbe?
Direi che tutti avremmo bisogno di trascorrere almeno un periodo della nostra vita all’estero, credo sia un’esperienza estremamente importante nella formazione di un giovane.
Gli U.S.A. per la cultura che rappresentano sono ovviamente visti come una terra delle opportunità. L’Italia, al di là del malcontento sempre presente, sarebbe in grado di offrire opportunità ai giovani, penso all’industria turistica fino alle punte d’eccellenza della scienza e dell’innovazione tecnologica, purtroppo però nei numeri queste opportunità rimangono ristrette a pochi.
Che cosa i giovani italiani possono trovare qui che manca nel nostro Paese?
Ho sempre visto questa città come fonte di ispirazione, sicuramente lo è in alcuni campi come quello tecnologico-artistico a me vicino, ma gli Italiani qui trovano soprattutto un sistema che per molti aspetti funziona. Inoltre, ad LA si innesca un meccanismo attraverso il quale è possibile crederci ancora di più, a differenza dell’Italia dove è molto difficile per un giovane mantenere una forte motivazione, soprattutto se si proviene da “città minori”, come la maggior parte dei nostri candidati per il corso.
Che cosa vorrebbe trasmettere ai partecipanti?
Provengo da un’esperienza accademica in cui oltre alle attività di ricerca e di produzione mi sono occupato di fondare e curare molti programmi internazionali sia qui a Los Angeles che in Italia, tutti progetti multidisciplinari che mettevano insieme creatività, cultura, tecnologia e produzione con partecipanti da ogni Continente.
I giovani italiani, come del resto anche gli altri, sono ricchi di entusiasmo e creatività e con il corso M Accelerator vogliamo costruire su queste basi anche una solida conoscenza dal punto di vista del business e del mercato. Offriremo competenze tecnico-pratiche necessarie, ma saremo soprattutto dei facilitatori, mettendo a disposizione esempi e modi per organizzare e permettere a questi ragazzi di essere “autonomi” e partire da subito con la creazione della propria idea.