Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Houston, ultima tappa della sua visita negli Stati Uniti d’America, si è recato al Johnson Space Center, centro della NASA in cui ha sede il Mission Control Center che dirige tutti i voli spaziali.
Accolto al suo arrivo dal Capo del Protocollo della NASA, Susan Anderson, ha visitato il Centro accompagnato dagli astronauti italiani, Samantha Cristoforetti, Roberto Vittori, Paolo Nespoli, Luca Parmitano e Walter Villadei, e da una rappresentanza del Sonny Carter Training Facility, del Neutral Buoyancy Laboratory, dello Space Vehicle Mockup Facility e del Christopher C. Kraft, Jr. Mission Control Centers.
Il viaggio era iniziato con l’incontro con il presidente Obama, era proseguita al Capitol Hill, dove si è tenuto un colloquio con il Presidente della Camera dei Rappresentanti, Paul Ryan, e con la Minority Leader, Nancy Pelosi, insieme ad una rappresentanza bipartisan e bicamerale della leadership del Congresso.
La tappa newyorkese della sua visita è invece iniziata alle Nazioni Unite. Nel Palazzo di Vetro il Capo dello Stato ha incontrato il Presidente dell’Assemblea Generale, Mogens Lykketoft e il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. Successivamente ha deposto un mazzo di fiori al Memoriale dell’11 settembre al Ground Zero.
Alla Columbia University ha poi relazionato sul tema “Leadership in the age of change: managing current development in the Mediterranean through Europe” spiegando che leadership significa saper rispondere alle sfide: “L’Italia predilige – ha detto – una leadership collegiale di idee e valori ed è impegnata a favore della pace e el benessere di tutti i popoli”.
Dopo un sopralluogo al museo dell’immigrazione di Ellis Island, è stato ricevuto alla City Hall dal sindaco Bill de Blasio che, nell’occasione, ha proclamato l’11 febbraio 2016 giorno dedicato al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.
Nei giorni scorsi Mattarella ha incontrato al Museo Guggenheim di New York la comunità italiana, alla presenza del Governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo. Il Capo dello Stato ha ringraziato “la collettività italiana e italo-americana per il caloroso benvenuto che ha voluto rivolgermi in occasione della mia prima visita negli Stati Uniti”. Mattarella, in numerosi passaggi del suo intervento, ha inoltre ribadito come le relazioni tra Italia e Usa siano strette, e siano il prodotto di un articolato intreccio di relazioni politiche, economiche e culturali.
Mattarella ha sottolineato che “la città di New York ha rappresentato a lungo un porto di approdo per i connazionali alla ricerca di migliori condizioni di vita rispetto a quelle offerte dal nostro Paese alla fine dell’800 o all’indomani delle due Guerre Mondiali. L’America -ha aggiunto – ha aperto loro le porte, dimostrando come accoglienza ed integrazione rappresentino la spina dorsale di qualunque società che voglia definirsi autenticamente democratica, libera e forte”.