La sosta natalizia del Campionato di Serie A ha interrotto il torneo a una giornata dal termine del girone d’andata. La situazione di classifica è quindi abbastanza delineata da permettere di trarre bilanci precisi. Se alcune squadre, in questo momento, stanno cominciando a sognare un Campionato ‘sopra le righe’, altre società si guardano con preoccupazione alle spalle, cercando di non venire ‘risucchiate’ verso la zona retrocessione.
 
Al momento, per quanto visto fin qui, sembra lecito considerare coinvolte nella lotta per la salvezza le squadre che occupano le ultime sette posizioni in classifica. Esse sono racchiuse in soli sette punti e, per motivi differenti, presentano ognuna dei punti deboli che, alla lunga, potrebbero rivelarsi decisivi.
 
IN SALVO? – Da questa poco invidiabile corsa, mi sento di escludere Chievo e Torino. I veronesi, si trovano 3 punti sopra il Bologna e a 6 punti dal terz’ultimo posto. Tra loro e la zona retrocessione ci sono ben 5 squadre. Insomma: salvo tracolli clamorosi, si tratta di numeri troppo ampi per essere facilmente colmati. Il Toro, invece, ha sì 2 punti in meno dei clivensi, ma pare anche dotato di un organico superiore a quello delle dirette concorrenti. Non fosse stato vessato dagli infortuni e avesse trovato un vero ‘uomo-gol’, starebbe molto più in alto.
  Bergodi è il nuovo tecnico del Pescara

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RISCHIO CONTROLLATO – Bologna (14esimo a 18 punti), Sampdoria (15esima a 17) e Cagliari (17esimo a 16). Sono squadre che non possono stare tranquille, ma che non dovrebbero avere problemi a uscire dalle secche. I felsinei giocano fin troppo bene per la posizione di classifica che occupano. E si sono dimostrati in grado di battere anche delle big. Sembrerebbe sufficiente aumentare in ‘cattiveria’ per salvarsi. La Samp ha cambiato allenatore, affidandosi alle certezze di Delio Rossi. Presto ritroverà Maxi Lopez che, una volta sbloccatosi, saprà fare la differenza. Il Cagliari, dopo il rilancio avuto con l’arrivo del duo Pulga-Lopez in panchina, è incappato in un ciclo nero, che lo ha fatto sprofondare. Però, se il mercato di gennaio non si rivelerà ‘sanguinoso’, la rosa degli isolani dovrebbe mettere al riparo da brutte sorprese.
 
ALLARME ROSSO –  Diverso il discorso che riguarda Pescara, Palermo, Genoa e Siena. Gli abruzzesi (16esimi a 17 punti) stanno giovandosi del buon lavoro di Bergodi. Ma sembrano sempre avere l’organico più fragile della Serie A. Se il mercato di riparazione non porterà qualche innesco di livello, il Pescara potrebbe presto tornare a essere in difficoltà.
 
Il Palermo – nonostante i progressi fatti con Gasperini – non sembra ancora aver accettato il ridimensionamento ‘imposto’ dalle scelte societarie. E una squadra che si trova a lottare per la salvezza senza aspettarselo, rischia sempre. E molto.
Il Siena paga la rincorsa all’azzeramento della penalizzazione. E non sembra aver fatto una gran mossa allontanando Cosmi dalla panchina. Per quanto la grinta di Iachini non si discuta, l’ex tecnico del Perugia sembrava un valore aggiunto per i toscani.
 
Il Genoa, infine. Attualmente è proprio il ‘Grifone’ la squadra che pare più in difficoltà. Il cambio di allenatore non ha sortito effetti apprezzabili e un mercato condotto con poca lungimiranza, ha portato in rossoblù un gruppo di giocatori ben lungi dal poter essere definito ‘squadra’. Se ci aggiungiamo qualche problema individuale di troppo. il quadro rossoblu si tinge sempre più di colorazioni fosche.
 
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