Il Lisippo, la statua di bronzo ripescata casualmente al largo di Fano il 14 agosto 1964, da un peschereccio italiano, fu acquistato dal Getty Museum di Malibù nel 1977 per una cifra vicina ai 4 milioni di dollari. Oggi è uno dei tanti capolavori che arricchiscono le collezioni del museo californiano ma anche una delle più famose opere contese di cui l’Italia chiede la restituzione.

Lo scorso 3 dicembre la Corte di Cassazione ha respinto integralmente il ricorso dei legali del museo statunitense contro la decisione presa a giugno dal Giudice per le indagini preliminari di Pesaro, Giacomo Gasparini, di confiscare il bronzo.

Alberto Bonisoli, ministro dei Beni culturali, ha presieduto il comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali, convocato in via straordinaria, per fare il punto sulla restituzione delle opere d’arte trafugate che appartengono all’Italia.

“Oggi sono molto contento”, ha dichiarato il Ministro Bonisoli. “Abbiamo portato questo progetto di diplomazia culturale a un altro livello. Il primo concreto risultato è che abbiamo trovato un livello di dialogo molto attivo e anche molto collaborativo con altre amministrazioni dello Stato. Una prima occasione – ha proseguito il Ministro – riguarda il “vaso di fiori” di van Huysum. Noi daremo il quadro completo dal punto di vista normativo e giuridico ai nostri colleghi della Farnesina e poi saranno loro, assieme alle controparti della Repubblica Federale Tedesca a trovare una soluzione che dovrebbe arrivare in tempi abbastanza brevi.

L’ultimo risultato – ha detto ancora il ministro – è per la statua di Lisippo, che in questo momento si trova all’estero ma è stata esportata in modo improprio e, secondo la nostra legislazione, deve ritornare allo Stato italiano. Quello che oggi abbiamo deciso è che chiederemo ai musei italiani una mappatura e di segnalarci tutte le attività di collaborazione con il Getty in modo da avere il quadro completo e, in base a questo, poi decidere come ragionare su soluzioni che possono essere accettabili ad entrambe le parti”.

Durante la riunione si è convenuto ampliare il comitato alla partecipazione permanente di rappresentanti del Ministero degli Esteri e del Ministero della Giustizia, amministrazioni dello Stato determinanti per favorire il raggiungimento di importanti risultati nel settore della diplomazia culturale.


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