Per amore, solo per amore. La carriera della pluricampionessa di pattinaggio artistico italiana, Carolina Kostner, rischia di subire un brusco e lungo stop. 
 
Il Tribunale Nazionale Antidoping del Coni ha punito in maniera esemplare l’atleta azzurra rea di aver in qualche modo coperto l’allora compagno Alex Schwazer coinvolto nel più assurdo, doloroso, inconfutabile caso di doping sportivo nella storia dell’atletica italiana. Un anno e quattro mesi di stop conditi da un tocco di percettibile esagerazione che solo la giustizia del Belpaese sa e può regalare in casi mediatici come questi.
 
“Ho visto che il Tribunale mi ha assolto dalla contestazione di omessa denuncia e credo che i giudici hanno capito che io con il doping non c’entro niente – ha dichiarato dopo la sentenza la Kostner –  ma questo non mi basta. Mi sento ferita e quello che mi infastidisce maggiormente è che il mio nome possa essere in qualche modo associato al doping, sapendo quanto io sia distante da questa pratica scorretta e sleale, pericolosa per la salute e, soprattutto, contraria allo spirito sportivo”. 
 
Un grido come al solito discreto ma allo stesso tempo perentorio quello lanciato dalla campionessa altoatesina che continua a ritenersi completamente innocente di fronte alle accuse: “Non ho parole per descrivere la delusione, l’umiliazione e il dolore che provo come atleta e come persona – ha proseguito – ma ringrazio tutte le persone che mi sono state e mi sono vicine ed in particolare la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio e il suo presidente Andrea Gios, per l’affetto di cui sento di avere tanto bisogno e che mi darà la forza per continuare a combattere. Avere tante persone che mi credono mi conforta. Questa volta è veramente dura, ma mi rialzerò come ho fatto in tante altre occasioni”. 
 
La squalifica di sedici mesi di Carolina Kostner è iniziata venerdì 16 gennaio e tutto sommato, per come pareva essersi messa la vicenda, potrebbe essere ritenuta soddisfacente visto e considerato che la prima richiesta era stata di quattro anni e tre mesi di stop dall’attività agonistica.
 
Ma la battaglia legale non si fermerà perché la Kostner intende uscire completamente pulita da una vicenda che rischia di macchiare in maniera indelebile la sua carriera: “Contenta di certo non sono, anzi sono molto amareggiata e molto delusa – ha concluso la campionessa altoatesina – sono determinata ad andare fino in fondo, fino all’ultimo grado di giustizia”.
 
Sulla stessa falsa riga della Kostner, anche l’avvocato Fontana che ha già pronto il primo ricorso: “Il Tas che stabiliva la piena consapevolezza dell’illecito è stato smentito e questo è un dato positivo da cui partire. Adesso faremo sicuramente ricorso”. 

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