Si ferma a 49 la striscia di risultati utili consecutivi della Juventus.
Il primo KO (dopo che l’ultimo fu a Parma, nel maggio 2011) arriva contro l’Inter, in un ‘derby d’Italia’ che mette di fronte anche la prima e la seconda in classifica. Nella stessa notte, finisce anche l’inviolabilità dello Juventus Stadium. La sconfitta fa male non solo perché interrompe la caccia al record di imbattibilità del Milan di Capello. Infatti il rovescio con l’Inter, riapre ufficialmente il campionato.
STRAMACCIONI CONDOTTIERO. Nella vittoria nerazzurra a Torino, si vede pesantemente la mano di Stramaccioni, che prepara la gara con grande accortezza e la vince utilizzando le armi tipiche della Juventus, oltre a una buona dose di coraggio.
COMPATTEZZA, FISICO E TRIDENTE. L’Inter emula lo schieramento difensivo della Juventus: i 3 difensori centrali nerazzurri, supportati dai due fluidificanti e coperti da altrettanti mediani, impongono agli uomini di Conte di fronteggiare una squadra sempre densa e compatta nella fase difensiva. Che non ha paura, fatto molto raro, di ‘metterla sul fisico’ contro i campioni d’Italia. Proprio potenza e corsa, infatti, sono ‘marchi di fabbrica’ della Juventus. Solo che, in questi fondamentali, l’Inter vista in campo sabato, non ha nulla da invidiare ai bianconeri. Anzi, pare persino più brillante. A spaccare la partita, però, ci pensa il coraggio di Stramaccioni che schiera il tridente: un reparto, quello dell’ attacco nerazzurro, che non ha eguali nel nostro campionato e che, al momento, è nettamente superiore a quello dei bianconeri.
SVISTE E POLEMICHE. La Juventus era comunque passata in vantaggio dopo un minuto, grazie alla rete di Vidal assistito da Asamoah. Proprio il ghanese, però, aveva ricevuto il pallone in fuorigioco. La velocità dell’azione rendeva possibile l’errore arbitrale ma, quando Tagliavento, poco dopo la mezz’ora, ha risparmiato il secondo giallo a Lichtsteiner, il nervosismo ha cominciato a serpeggiare per il campo. Solo che, alla lunga, è l’Inter che se ne è giovata. La Juve ha perso mordente e l’arbitro ha cambiato il proprio metro di giudizio, diventando maggiormente severo coi padroni di casa.
SECONDO TEMPO PRINCIPESCO. Il secondo tempo dell’Inter è un cocktail perfetto degli ingredienti citati. Con Milito grande protagonista. Tutto l’attacco nerazzurro gioca alla grande (con qualità e abnegazione nei ripiegamenti), ma il vero eroe della partita è il Principe che trascina letteralmente la squadra e firma una preziosa doppietta.
E ORA? La Juventus resta in vetta alla classifica. Ma con meno certezze e un solo punto di distacco sull’Inter. In più, ci sono le incombenze di Champions, dove la situazione è tutt’altro che rosea. L’imperativo è ritrovare un gioco ‘sicuro’ e i gol continui delle punte. L’Inter, invece, vola sulle ali dell’entusiasmo e della qualità delle proprie punte. Se il tridente non si ‘disinnescherà’ vedremo certamente i nerazzurri protagonisti fino alla fine.