Traditional “bomboniere” come in many shapes and colors (Photo: Elitravo/Dreamstime)

If you grew up in an Italian home, you definitely had a bunch of them hidden in some drawer or, if they were particularly pretty, making a good display of themselves somewhere in the sitting room. Yes, I’m talking about the bomboniera.

This small, decorative object — it can be a box, but also a simple tulle sachet attached to any type of ornamental trinket — containing sugared almonds, (known as “confetti” in Italy), is typically given as a gift to guests at weddings, baptisms, and other special occasions. But where did this tradition come from, and how did it become such an integral part of Italian culture?

The word “bomboniera” comes from the French bombonnière, which in the 18th century referred to a precious box used to keep those times’ most popular candy, the bonbon. These boxes were particularly popular among noblewomen at the French court, who would carry them as a status symbol and as a way to indulge in a sweet treat between a gossip session about the king and the other. 

However, the tradition of the bomboniera was born much earlier, and not in France. Three centuries earlier in Italy, it was already common for future brides and grooms and their families to exchange jewel-like boxes filled with sugared almonds. But there was more to the tradition, back then, because the groom would also give his bride a coppa amatoria — which we could translate as “lovers’ cup” — a ceramic dish containing sugared almonds, as a symbol of fertility and prosperity for their future life together.

The habit then crossed the Alps and reached the court of Louis XIV of France, where the practice of giving elaborately crafted bomboniere as a sign of gratitude became popular. These boxes were often made of precious materials such as mother-of-pearl, painted ivory, enamel, and gold.

But it was not until 1896 that the bomboniera became the gift bride and groom make to their guests, and it was all thanks to the wedding of Prince Vittorio Emanuele of Naples, who would later become the King of Italy, to his queen, Elena of Montenegro. The guests of this grand event received bomboniere as presents, inaugurating the modern tradition we know. Nowadays, bomboniere are an integral part of Italian culture, and their significance is still tied to sugared almonds, which are considered a symbol of good luck and prosperity. Whether made of porcelain, glass, or other materials, these boxes are still given as gifts at weddings, baptisms, first Holy Communions, and confirmations to thank guests for their presence and to commemorate the occasion.

Bomboniere usually contain sugar-coated almonds, called “confetti” in Italian (Photo: Elitravo/Dreamstime)

But the tradition of the bomboniera is not limited to Italy alone: in fact, it has also become popular in other countries such as Greece, Portugal, the United Kingdom, Ireland, the United States, and Australia. Today, the bomboniera has evolved to include a wide range of different designs and styles, from classic and elegant to modern and whimsical; some are personalized with the names of the bride and groom or the date of the event, while others feature intricate designs and decorations. Regardless of their style, the underlying meaning of the bomboniera remains the same: a symbol of good luck, prosperity, and gratitude, and a keepsake to remember a moment of celebration and happiness. 

Of course, if we talk about bomboniere, we have to talk about sugared almonds. Known as confetti in the Belpaese, the habit of gifting almonds on special occasions apparently dates back to Roman times. But why are these nuts specifically used and what’s their true meaning in this context?

Well, as said, the use of almonds as propitiatory gift dates back to ancient times, when the Romans would offer them as a symbol of fertility and prosperity. Almonds were believed to have special properties that could bring good luck and ward off evil spirits, making them the perfect choice for wedding and baptismal gifts.

In Italy, the habit of using sugared almonds in bomboniere is as old as bomboniere themselves, as we can trace it back to the Renaissance, too. The five sugared almonds typically included in each gift box represent the five things people want for the newlyweds: health, wealth, happiness, fertility, and long life. Others, however, say they symbolize the five fingers of the hand, which we use to make the sign of the Cross during Catholic weddings and baptisms. There is more, though, because it’s not only the almonds to be symbolic, but also their hard, sugary shell: some believe the sweet and crunchy cover of confetti portrays the challenges and hardships that the newlyweds will face in their married life, while the almond inside represents the rewards coming once those hardships are faced together. 

And, while traditional confetti made with almonds are still people’s favorite, today you can find many other varieties, with some having colorful shells and other filled with fruit-flavored chocolate.

Se siete cresciuti in una casa italiana, sicuramente ne avevate un mucchio nascosto in qualche cassetto o, se erano particolarmente belle, facevano bella mostra da qualche parte in salotto. Sì, sto parlando della bomboniera. 

Questo piccolo oggetto decorativo – può essere una scatola, ma anche una semplice bustina di tulle attaccata a qualsiasi tipo di gingillo ornamentale – contenente confetti, viene tipicamente regalato agli invitati di matrimoni, battesimi e altre occasioni speciali. Ma da dove nasce questa tradizione e come è diventata parte integrante della cultura italiana?

La parola “bomboniera” deriva dal francese bombonnière, che nel XVIII secolo indicava una preziosa scatola utilizzata per conservare il dolcetto più popolare dell’epoca, il bonbon. Queste scatole erano particolarmente popolari tra le nobildonne della corte francese, che le portavano con sé come status symbol e come modo per concedersi un dolcetto tra una sessione e l’altra di pettegolezzi sul re. 

Tuttavia, la tradizione della bomboniera è nata molto prima, e non in Francia. Già tre secoli prima, in Italia, era consuetudine che i futuri sposi e le loro famiglie si scambiassero cofanetti gioiello pieni di confetti. Ma la tradizione non si limitava a questo: lo sposo regalava alla sposa anche una coppa amatoria, un piatto di ceramica contenente confetti, come simbolo di fertilità e prosperità per la futura vita insieme.

L’usanza attraversò poi le Alpi e raggiunse la corte di Luigi XIV di Francia, dove si diffuse la pratica di regalare elaborate bomboniere in segno di gratitudine. Queste scatole erano spesso realizzate in materiali preziosi come madreperla, avorio dipinto, smalto e oro.

Ma fu solo nel 1896 che la bomboniera divenne il regalo che gli sposi facevano ai loro ospiti, e tutto questo grazie al matrimonio del principe Vittorio Emanuele di Napoli, che sarebbe poi diventato re d’Italia, con la sua regina, Elena di Montenegro. Gli ospiti di questo grande evento ricevettero in dono delle bomboniere, inaugurando la tradizione moderna che conosciamo. Oggi le bomboniere sono parte integrante della cultura italiana e il loro significato è ancora legato ai confetti, considerati simbolo di fortuna e prosperità. In porcellana, vetro o altri materiali, queste scatole vengono ancora regalate in occasione di matrimoni, battesimi, prime comunioni e cresime per ringraziare gli ospiti della loro presenza e per ricordare l’occasione.

Ma la tradizione della bomboniere non si limita all’Italia: si è infatti diffusa anche in altri Paesi come Grecia, Portogallo, Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti e Australia. Oggi la bomboniera si è evoluta fino a comprendere un’ampia gamma di modelli e stili diversi, da quelli classici ed eleganti a quelli moderni ed estrosi; alcuni sono personalizzati con i nomi degli sposi o la data dell’evento, mentre altri presentano disegni e decorazioni intricate. Indipendentemente dal loro stile, il significato di fondo della bomboniera rimane lo stesso: un simbolo di buona fortuna, prosperità e gratitudine, nonché un ricordo di un momento di festa e felicità. 

Naturalmente, se parliamo di bomboniere, dobbiamo parlare di confetti. Il confetto nel Belpaese, corrisponde all’abitudine di regalare mandorle in occasioni speciali che pare risalire all’epoca romana. Ma perché si usano specificamente queste noci e qual è il loro vero significato in questo contesto?

Come detto, l’uso delle mandorle come dono propiziatorio risale ai tempi antichi, quando i Romani le offrivano come simbolo di fertilità e prosperità. Si riteneva che le mandorle avessero proprietà speciali in grado di portare fortuna e allontanare gli spiriti maligni, rendendole la scelta perfetta per i regali di nozze e di battesimo.

In Italia, l’abitudine di utilizzare i confetti nelle bomboniere è antica quanto le bomboniere stesse, dato che possiamo farla risalire anche al Rinascimento. I cinque confetti tipicamente inclusi in ogni confezione regalo rappresentano le cinque cose che la gente desidera per gli sposi: salute, ricchezza, felicità, fertilità e lunga vita. Altri, invece, sostengono che simboleggino le cinque dita della mano, che usiamo per fare il segno della croce durante i matrimoni e i battesimi cattolici. Ma c’è di più, perché non sono solo le mandorle a essere simboliche, ma anche il loro guscio duro e zuccherino: alcuni ritengono che la copertura dolce e croccante dei confetti rappresenti le sfide e le difficoltà che gli sposi dovranno affrontare nella loro vita matrimoniale, mentre la mandorla all’interno rappresenta le ricompense che arriveranno una volta affrontate insieme quelle difficoltà. 

E se i confetti tradizionali a base di mandorle sono ancora i preferiti, oggi se ne trovano molte altre varietà, alcune con gusci colorati e altre ripiene di cioccolato al gusto di frutta.


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