L'Epomeo è la montagna più alta dell'Isola d'Ischia e la vetta si raggiunge solo a piedi o a dorso di asini e cavalli (Ph dilpe da Pixabay)
La primavera si sente nell’aria, porta con sé la voglia di uscire e ritrovare il contatto con sole e natura. Con le temperature che diventano più miti e le ore di luce che aumentano, perché non regalarsi un rilassante e rigenerante weekend, tra natura e benessere? Posto ideale per ricaricarsi e scrollarsi di dosso il grigiore dell’inverno è l’Isola d’Ischia, nel golfo di Napoli. 
 
L’Isola è di natura vulcanica e vanta moltissime stazioni termali naturali con acque alcaline, ed è uno dei maggiori centri termali di tutta Europa. 
Sebbene sia nota principalmente per le sue terme e per il mare cristallino, l’Isola offre diverse soluzioni di turismo, come suggerisce il portale Isoladischia.com, dove si possono trovare anche idee per itinerari naturalistici, in grado di conquistare gli appassionati di trekking, qualsiasi sia il loro grado di allenamento. Un weekend sull’isola saprà coniugare la voglia di muoversi e di stare a contatto con la natura, magari facendo lunghe passeggiate nella giornata di sabato, e il desiderio di benessere e relax, concedendosi una domenica tra terme e trattamenti.
 
Se non siete molto allenati, o se programmate una vacanza formato famiglia, anche con i vostri bambini, potete regalarvi una giornata sul monte Epomeo. 
Con i suoi 789 metri, è la cima più alta dell’isola, sulla quale si sale solo a piedi o in sella a cavalli e asinelli. Si parte da Serrara Fontana, per un percorso che sarà un vero e proprio viaggio tra i profumi delle piante locali, tra finocchietto selvatico, gialle ginestre ed erba cipollina. La prima tappa è al Miscillo souvenir dove incontrerete Agostino e i suoi cavalli, e potrete scegliere di proseguire a piedi o a cavallo.  
 
Raggiunta la vetta, oltre ad ammirare un paesaggio mozzafiato, troverete l’eremo di San Nicola, una piccola struttura in tufo che un tempo fungeva da chiesa e da ricovero. Si racconta che nel 1754, Giuseppe D’Argouth, all’epoca capitano del castello aragonese, rischiando di essere ucciso da due soldati fece un voto a San Nicola di Bari, chiedendo salva la vita. In cambio della grazia, sarebbe diventato un eremita. Così fu e così si ritirò sull’eremo morendovi nel 1778.
 
Se le salite ripide e i sentieri impervi non vi spaventano, mettetevi alla prova con i sentieri che corrono tra i Pizzi Bianchi. Queste rocce bianche sono un vero e proprio prodigio della natura, levigate dal vento, dominano su tutta l’isola. Vi si accede da Noia, una frazione di Serrara Fontana. Una volta arrivati in prossimità, la vegetazione cambia completamente, con una forte presenza di agave che cresce lungo i fianchi affacciandosi sui dirupi. 
 
Di difficile accesso e mimetizzato nell’ambiente, è l’eremo di Don Andrea. Articolato su due livelli, presenta un primo ambiente abitativo con un recinto per gli animali domestici, e un secondo ambiente, al piano superiore, con una piccola chiesetta con tanto di altare scavato all’interno di una nicchia. Da lì, un’apertura, si affaccia sulla costa dei Maronti testimonianza che dall’eremo si teneva sotto controllo la costa per evitare incursioni e attacchi dai pirati.
Dopo aver passato il sabato tra sentieri e salite, vi meritate sicuramente una domenica di totale relax, lasciandovi coccolare dalle acque termali, magari facendo qualche massaggio o trattamento di bellezza. Molti hotel dell’isola hanno al loro interno veri e propri centri benessere e piscine termali naturali. 
 
Come raggiungere gli imbarchi per l’isola?
 In aereo: dall’aeroporto di Napoli Capodichino si può raggiungere il Molo Beverello, dal quale partono i traghetti per l’isola. In taxi o utilizzando il servizio di bus navetta Alibus (per orari e tariffe consultate www.aeroportodinapoli.it).
In treno: la stazione Napoli Centrale dista pochi chilometri dagli imbarchi, che potete raggiungere in taxi o con il tram numero 1, il bus 152, che fermano direttamente al porto, oppure con il bus R2, scendendo alla fermata in piazza Municipio, a un centinaio di metri dal porto.
 
 

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