Antica Macelleria Falorni, in the village of Greve in Chianti (Photo: Factotumvideo/Dreamstime)

In Italy, you don’t find only nice stores, you find very old ones, too. Mind, trade and commerce have a long history everywhere in the world, but there aren’t many places where you can find ateliers, restaurants, or cafés operating for more than – or the best part of – a century (although I am sure that there are a store or two in London or Paris that would give some of the entries in this article a run for their money!).

The difference, perhaps, lies in how, here in Italy, we have several associations that gather together and protect the integrity of historical stores, restaurants, cafés and businesses, both at a national and local level. Among them, we can mention the Locali Storici d’Italia, the Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma, the Associazione Esercizi Storici e Tradizionali Fiorentini, or the Registro delle Imprese Storiche Italiane, put together by Italy’s Chamber of Commerce. The Locali Storici d’Italia, in particular, created an excellent guide and a website to lead the curious tourist to some true national treasures, symbols of the solidity trade can have, when based on quality and commitment.

The historical Romanengo confectionery store in Genoa, founded in 1780 (Photo: David Pillow/Dreamstime)

For instance, Manuela Soressi, an author for the popular culinary magazine Sale&Pepe, wrote that Italy holds the Guinness record for the oldest commercial activity still in business: Enoteca al Brindisi, in Ferrara (Emilia-Romagna) opened, according to sources, in 1100! Apparently, it began business during the construction of the city’s cathedral to offer refreshments to those working on the site. Throughout its history, Soressi continues, the enoteca has had a long list of famous customers, including poets Torquato Tasso and Ludovico Ariosto, and astronomer Nicolaus Copernicus. Not bad at all! In the same article, we learn that Italy is also home to the longest-established hotel still in activity, the Hotel Cavalletto in Venice, where travelers to the Serenissima have been relaxing and resting since the 13th century.

Moving on to stores, we should certainly mention the Confetteria Romanengo in Genoa, which has been serving the city with its sweet delicacies since 1780. Among its most famous estimators iconic composer Giuseppe Verdi and the King of Italy Umberto I of Savoia who, when still a prince in 1857, demanded Romanengo’s candied fruit for his wedding reception. Incidentally, Umberto was the husband of Margherita di Savoia, the royal muse behind the creation of the eponymous pizza. In more recent years, Genoese songwriter and poet Fabrizio De André mentioned Romanengo in one of his songs… A popularity that just doesn’t fade!

If you are in the South and have a sweet tooth, as well as a passion for history, you should visit the Cioccolateria Gay Odin in Naples, a true example of “fusion” chocolate-making, if you think it was opened at the end of the 19th century by Isidoro Odin, a Piedmontese confectioner of Swiss descent, and his wife Onorina Gay. Through its long history, the cioccolateria had some very important customers, including the great Oscar Wilde, who spent time in Naples towards the end of his life, and Eduardo De Filippo, a true icon of Neapolitan theater. Thanks to its history and its Liberty-style interiors dating from 1922, the Cioccolateria Gay Odin became officially a National Patrimony in 1993.

Cioccolateria Gay-Odin, in Naples since 1894 (Photo: Mazerath/Shutterstock)

From chocolate to cakes and bread: in Bari, the Panificio Fiore has been offering delicious bread, pizzas and focaccias to locals and tourists for more than a century. Its location, just a stone’s throw from the Basilica di San Nicola, in Bari’s città vecchia, the historical city center, makes it a perfect place to stop for a slice of street food while sightseeing.

Emilia-Romagna, we all know it, is the place for filled pasta and salumi, so it’s not surprising at all that one of Italy’s oldest delicatessens opened in its capital, Bologna, exactly 90 years ago. Tamburini has been offering fresh tortellini, tortelli, mortadella, salami and more since 1932. In Tuscany, more precisely in Greve di Chianti, not far from Florence, we find the Antica Macelleria Falorni a butcher’s with more than two hundred years of activity on its shoulders. Here, you can find traditional Tuscan cold cuts, like salame di cinghiale (wild boar salami), finocchiona di Cinta or the finocchiata di Montefioralle. All products and meats sold in the macelleria come from the Falorni family’s farm. Here, everything is 100% local and sustainable.

Even when we move away from food, we can find historical places to visit and buy from. The Antica Farmacia Sant’Anna, managed by the friars of the homonymous convent, has been selling homemade herbal remedies since the 1600s. Our subscribers may remember a lovely interview we made with Frate Ezio, the head herbalist at the pharmacy, just a couple of years ago.

The counter of a traditional butcher shop like Antica Macelleria Falorni in Greve in Chianti (Photo: Konstantinos Papaioannou/Dreamstime)

We are in Italy, so how could we finish this article without mentioning fashion and its capital, Milan? Here, Ditta Guenzati has been selling luxury fabrics and clothes since 1768. The Guenzati family’s aim had been, since the very beginning, that of attracting a refined – and wealthy – clientele, largely represented by the up-and-coming Milanese bourgeoisie of the 18th century. Since the 1960s, Ditta Guenzani became synonymous with “British Style” fashion: if you’re looking for something you can sport at high tea with King Charles, rest assured you’ll find it here!

In Italia non si trovano solo bei negozi, ma anche negozi molto antichi. Certo, il commercio e l’artigianato hanno una lunga storia in tutto il mondo, ma non sono molti i luoghi in cui si possono trovare atelier, ristoranti o caffè che operano da più di un secolo (anche se certamente a Londra o a Parigi ci sono un paio di negozi che darebbero del filo da torcere ad alcuni di quelli citati in questo articolo).

La differenza, forse, sta nel fatto che qui in Italia abbiamo diverse associazioni che riuniscono e tutelano l’integrità di negozi, ristoranti, caffè ed esercizi storici, sia a livello nazionale che locale. Tra queste, possiamo citare i Locali Storici d’Italia, l’Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma, l’Associazione Esercizi Storici e Tradizionali Fiorentini, o il Registro delle Imprese Storiche Italiane, istituito dalla Camera di Commercio Italiana. I Locali Storici d’Italia, in particolare, hanno creato un’ottima guida e un sito web per condurre il turista curioso verso alcuni veri e propri tesori nazionali, simboli della solidità che il commercio può avere, quando si basa su qualità e impegno.

Per esempio, Manuela Soressi, autrice della popolare rivista culinaria Sale&Pepe, ha scritto che l’Italia detiene il record del Guinness per la più antica attività commerciale ancora in attività: L’Enoteca al Brindisi ha aperto a Ferrara (Emilia-Romagna), secondo le fonti, nel 1100! Pare che abbia iniziato l’attività durante la costruzione della cattedrale della città per offrire ristoro ai lavoratori del cantiere. Nel corso della sua storia, continua Soressi, l’enoteca ha avuto una lunga lista di clienti famosi, tra cui i poeti Torquato Tasso e Ludovico Ariosto e l’astronomo Nicola Copernico. Niente male! Nello stesso articolo, apprendiamo che l’Italia è anche la patria dell’albergo più longevo ancora in attività, l’Hotel Cavalletto di Venezia, dove i viaggiatori della Serenissima si rilassano e riposano dal XIII secolo.

Passando ai negozi, non possiamo non citare la Confetteria Romanengo di Genova, che dal 1780 serve la città con le sue dolci prelibatezze. Tra i suoi estimatori più famosi figurano il compositore Giuseppe Verdi e il Re d’Italia Umberto I di Savoia che, ancora principe nel 1857, richiese i canditi di Romanengo per il suo ricevimento di nozze. Per inciso, Umberto era il marito di Margherita di Savoia, la musa reale dietro la creazione dell’omonima pizza. In anni più recenti, il cantautore e poeta genovese Fabrizio De André ha citato Romanengo in una sua canzone… Una popolarità che non accenna a diminuire!

Se vi trovate al Sud e siete golosi, oltre che appassionati di storia, dovete visitare la Cioccolateria Gay Odin di Napoli, un vero e proprio esempio di cioccolateria “fusion”, se pensate che fu aperta alla fine dell’Ottocento da Isidoro Odin, pasticcere piemontese di origini svizzere, e da sua moglie Onorina Gay. Nel corso della sua lunga storia, la cioccolateria ha avuto clienti molto importanti, tra cui il grande Oscar Wilde, che soggiornò a Napoli verso la fine della sua vita, ed Eduardo De Filippo, vera icona del teatro napoletano. Grazie alla sua storia e ai suoi interni in stile Liberty del 1922, la Cioccolateria Gay Odin è diventata ufficialmente Patrimonio Nazionale nel 1993.

Dal cioccolato alle torte e al pane: a Bari, il Panificio Fiore offre da oltre un secolo pane, pizze e focacce deliziose a cittadini e turisti. La sua posizione, a pochi passi dalla Basilica di San Nicola, nella città vecchia di Bari, il centro storico della città, lo rende un luogo perfetto per fermarsi a mangiare un pezzo di street food mentre si visita la città.

L’Emilia-Romagna, lo sappiamo tutti, è il luogo della pasta ripiena e dei salumi, quindi non sorprende affatto che una delle più antiche gastronomie italiane abbia aperto nel suo capoluogo, Bologna, esattamente 90 anni fa. Dal 1932 Tamburini offre tortellini freschi,

tortelli, mortadella, salumi e altro ancora. In Toscana, più precisamente a Greve di Chianti, non lontano da Firenze, troviamo l’Antica Macelleria Falorni, una macelleria con più di duecento anni di attività sulle spalle. Qui si possono trovare i salumi della tradizione toscana, come il salame di cinghiale, la finocchiona di Cinta o la finocchiata di Montefioralle. Tutti i prodotti e le carni venduti nella macelleria provengono dall’azienda agricola della famiglia Falorni. Qui tutto è 100% locale e sostenibile.

Anche quando ci allontaniamo dal cibo, possiamo trovare luoghi storici da visitare e da cui acquistare. L’Antica Farmacia Sant’Anna, gestita dai frati dell’omonimo convento, vende rimedi erboristici fatti in casa fin dal 1600. I nostri abbonati ricorderanno la bella intervista che abbiamo fatto a Frate Ezio, il capo erborista della farmacia, un paio di anni fa.

Siamo in Italia, quindi come potremmo concludere questo articolo senza parlare della moda e della sua capitale, Milano? Qui, Ditta Guenzati vende tessuti e abiti di lusso dal 1768. L’obiettivo della famiglia Guenzati è stato, fin dall’inizio, quello di attirare una clientela raffinata – e facoltosa – rappresentata in gran parte dall’emergente borghesia milanese del XVIII secolo. A partire dagli anni Sessanta, Ditta Guenzani è diventata sinonimo di moda “British Style”: se cercate qualcosa da sfoggiare all’high tea con Re Carlo, state certi che lo troverete qui!


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