Viaggio alla scoperta del territorio pugliese nella stagione autunnale, quando non è più possibile stare al mare, ma si può approfittare per privilegiare l’entroterra e le sue bellezze.
Martina Franca, nota per l’architettura barocca e il festival musicale della Valle d’Itria, sorge sulle propaggini meridionali della Murgia, al confine delle province di Taranto, Brindisi e Bari.
La basilica di San Martino, eretta nella seconda metà del Settecento, sul luogo della precedente collegiata romanica, è la perla del barocco martinese.
Meravigliosa e maestosa è la facciata, sulla quale spicca l’immagine del patrono che divide il mantello con un mendicante ad Amiens. Nell’interno degni di nota sono l’altare maggiore in marmi policromi del 1773 di scuola napoletana, l’ampio cappellone del Santissimo Sacramento, un presepe opera di Stefano da Putignano e varie tele di Domenico Antonio Carella.
Altro luogo di interesse è il Palazzo Ducale. Iniziato nella seconda metà del Seicento per volontà del duca Petracone Caracciolo, in esso l’elemento rinascimentale si incrocia con il Barocco d’ispirazione leccese e l’impronta architettonica locale. Un tempo residenza dei duchi Caracciolo, attualmente è sede del Municipio. Notevoli all’interno le sale dell’Arcadia, del Mito e della Bibbia, che prendono il nome dai cicli di tempere che decorano le pareti.
Antica ed ancora oggi fiorente è la produzione di ceramica in Puglia, anche grazie alle ricche cave di argilla rossa presenti sul territorio.
Il principale centro di produzione ceramica è Grottaglie, in provincia di Taranto. Nel cuore di questa caratteristica cittadina, lungo la gravina San Giorgio, si è formato nei secoli un intero quartiere di esperti ceramisti i quali, ricavando laboratori e forni di cottura nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come frantoi, hanno saputo sviluppare una fiorente attività artigianale oggi riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Grottaglie stessa sorge su un territorio segnato dalla presenza di gravine, sui fianchi delle quali sono state scavate molte grotte, ne sono una testimonianza il centro storico che è completamente scavato nel tufo e le Cave di Fantiano, ora sede di un teatro all’aperto dove ogni anno si svolge il Festival Internazionale Musica Mundi di musica etnica e popolare.
Due i principali prodotti della tradizione grottagliese: i “Bianchi di Grottaglie”, manifattura artistica propria di un certo tipo di produzione elitaria caratterizzata dall’esaltazione della forma pura attraverso l’utilizzo dello smalto bianco stannifero, e la più caratteristica ceramica rustica e popolare, caratterizzata da una tavolozza cromatica costituita dal verde marcio, giallo ocra, blu e manganese.
Appartengono a questa produzione i famosi capasoni (da capase, cioè capace), contenitori di notevoli dimensioni foggiati in sezioni distinte e successivamente congiunti e destinati prevalentemente a contenere il vino. Ad oggi Grottaglie, con le sue numerose botteghe di ceramisti, è l’unico centro ceramico pugliese protetto dal marchio Doc (denominazione di origine controllata) ed inserita nel ristretto elenco delle 28 città della ceramica italiana.
Tra gli eventi di particolare interesse legati alla valorizzazione di questo prodotto artigianale si segnalano la Mostra della Ceramica in agosto e la Mostra del Presepe in dicembre, oltre alla prestigiosa esposizione permanente allestita al Museo della Ceramica nelle sale del Castello Episcopio. Sempre a Grottaglie Pietro Vitale lavora un materiale duttile come il gas vetro, realizzando oggetti artistici.