A Gorizia recital della Musini, interprete dannunziana nel mondo
Una serata speciale a Gorizia. A 150 anni dalla nascita del Vate, le parole, i gesti, le opere del più grande poeta d’Abruzzo, sono tornate a vivere grazie al recital/concerto di Daniela Musini “L’Abruzzo nel cuore: omaggio a Gabriele d’Annunzio e alla sua terra natìa”.
La Musini, acclamata in tutto il mondo quale interprete dell’opera dannunziana e della figura della Duse (si è esibita nel 2012 anche al Consolato d’Italia a Philadelphia e a Pittsburgh), ha portato in scena, in prima nazionale, il suo nuovo spettacolo.
“Inizia da Gorizia, nella splendida e dannunziana terra friulana, da cui il Vate partì per la storica conquista di Fiume, la mia personale celebrazione del 150° della nascita dell’Imaginifico – dice l’attrice abruzzese – ho creato un recital/concerto incentrato sul forte e indissolubile legame che lui sempre avvertì con il suo e mio Abruzzo e che magnificò attraverso capolavori immortali; interpreto, pertanto, le pagine più vibranti ed emozionanti dedicate alla sua terra, a sua madre, alla sua Pescara, al suo mare. Ma uno spazio importante è riservato ad alcune sue amanti che ebbero anch’esse un legame con l’Abruzzo, come Barbara con cui visse una carnalissima stagione d’amore a San Vito Chietino, Maria Gravina, che lo seguì a Francavilla e, naturalmente, la Duse che avrebbe voluto essere la ferina Mila di Codra de “La figlia di Iorio”. Le musiche che eseguo al pianoforte sono davvero emozionanti e punteggeranno i momenti più suggestivi dello spettacolo”.
Il recital, fortemente voluto dall’Associazione degli Abruzzesi e Molisani in Friuli e dal suo presidente Roberto Fatigati, ha il patrocinio, della Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo, della Presidenza del Consiglio Regionale del Molise, della Provincia di Gorizia, del comune di Gorizia, della città di Pescara, del Comune di Ronchi dei Legionari e della Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”.
Daniela Musini, prima del recital/concerto ha consegnato al sindaco friuliano Ettore Romoli, a nome del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, un’opera in cristallo con l’effige di Gabriele d’Annunzio a suggellare l’amicizia tra le due città in nome del grande poeta.